La collezione della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi approda in Corea del Sud con una grande mostra internazionale guidata dal ‘Ritratto di signora’ di Gustav Klimt.
Piacenza arriva nel cuore di una delle capitali culturali più dinamiche del mondo. Con la mostra The Miracle of Klimt and Other Treasures from the Ricci Oddi Gallery, ospitata al My Art Museum di Seoul, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi porta in Corea del Sud uno dei nuclei più rappresentativi dell’arte italiana tra Otto e Novecento, guidato da un’opera-simbolo: il Ritratto di signora di Gustav Klimt.
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L’esposizione, visitabile dal 18 dicembre 2025 al 22 marzo 2026, è stata inaugurata alla presenza di oltre 300 ospiti tra istituzioni, operatori culturali, collezionisti e stampa coreana e internazionale. A introdurre l’evento il direttore del My Art Museum Yi Taegun, sottolineando il valore culturale e simbolico dell’arrivo a Seoul di una collezione profondamente identitaria per una città come Piacenza.
«Essere a Seoul oggi è un’occasione straordinaria per Piacenza – ha dichiarato la sindaca Katia Tarasconi – perché questa mostra porta il nome della nostra città, con la sua arte e la sua storia, sulla ribalta internazionale, consentendo di avviare relazioni e collaborazioni preziose sotto ogni punto di vista».

Klimt e la Ricci Oddi al My Art Museum di Seoul
Il fulcro dell’esposizione è il celebre Ritratto di signora di Gustav Klimt, capolavoro assoluto della Ricci Oddi e tra le opere più iconiche dell’intera collezione. Presentato per la prima volta al pubblico coreano, il dipinto ha già catalizzato una straordinaria attenzione mediatica, contribuendo a un risultato significativo: oltre 40.000 biglietti venduti in prevendita ancora prima dell’apertura ufficiale.
Accanto a Klimt, la mostra presenta circa 70 opere che raccontano l’evoluzione della pittura italiana tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, offrendo una panoramica ampia e articolata delle diverse scuole regionali.
Il Ritratto di signora e il suo valore simbolico
Curata da Lucia Pini, direttrice della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, con Stefano Bosi, l’esposizione è costruita secondo un percorso scientifico rigoroso ma accessibile, pensato per accompagnare il pubblico coreano nella scoperta della complessità dell’arte italiana del periodo.
«Il Ritratto di signora – spiega Lucia Pini – costituisce il fulcro della mostra non solo per il suo valore assoluto, ma perché rappresenta in modo emblematico la capacità di un’opera di attraversare il tempo, la storia e la geografia, stratificando significati e generando nuove letture».
Il dipinto di Klimt diventa così non solo un’icona, ma una chiave di lettura capace di mettere in dialogo tradizione europea e sensibilità contemporanea asiatica.

L’arte italiana tra Ottocento e Novecento in Corea del Sud
Il percorso espositivo alterna pittura di figura e paesaggio, restituendo la pluralità di linguaggi e poetiche che hanno caratterizzato l’arte italiana in un periodo di profonde trasformazioni. La selezione rispetta il gusto e le scelte del fondatore Giuseppe Ricci Oddi, mantenendo intatta l’identità della collezione anche nel contesto internazionale.
L’operazione si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione e internazionalizzazione del museo piacentino, fortemente sostenuto anche dal presidente della Ricci Oddi Massimo Toscani. Il prestito delle opere al My Art Museum avviene infatti sulla base di un accordo che prevede un corrispettivo economico di circa 220 mila euro, una risorsa significativa destinata alla tutela e alla sostenibilità del patrimonio museale.
Piacenza sulla scena culturale internazionale
L’iniziativa ha già ottenuto un’ampia copertura da parte dei principali media coreani, tra cui Seoul Shinmun, NEWSIS, Siminilbo, Arts n Culture e beNews, confermando l’interesse del pubblico asiatico per il patrimonio artistico italiano.
«Questa mostra dimostra come anche una città di dimensioni contenute possa dialogare con i grandi circuiti culturali internazionali», ha ribadito la sindaca Tarasconi, sottolineando il ruolo della cultura come strumento di diplomazia e promozione territoriale.
Con The Miracle of Klimt, Piacenza rafforza così la propria presenza su uno dei palcoscenici culturali più vivaci del mondo, contribuendo a consolidare i rapporti culturali tra Italia e Corea del Sud e riaffermando il valore dell’arte come linguaggio universale.
Foto: Comune di Piacenza