Il Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo della Repubblica di Corea (MCST) inaugura ufficialmente Designer’s Table, il programma di collaborazione tra giovani designer ideato per celebrare l’Anno dello Scambio Culturale Corea–Italia 2024-2025. La cerimonia di lancio, trasmessa in diretta dal Dongdaemun Design Plaza (DDP) di Seoul, segna l’inizio di un percorso di ricerca che mette in dialogo estetica, artigianato e cultura gastronomica.
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Il progetto è ospitato dalla Korean Foundation for International Cultural Exchange (KOFICE, Presidente Park Chang Sik) e curato da alcune delle figure più rilevanti del design contemporaneo coreano e italiano. A Seoul l’allestimento è firmato da Yeo Miyoung, CEO di Studio D3, in collaborazione con Design House Co. Ltd., storica casa editrice e pioniere del giornalismo di design in Corea dal 1976. A Milano, invece, concept e curatela sono affidati all’architetta e consulente Jihye Choi, direttrice di Magma Project, che guiderà l’intero impianto espositivo e organizzativo.
Un tavolo come spazio d’incontro tra culture
Designer’s Table nasce con un obiettivo preciso: trasformare il design in un linguaggio di scambio, mettendo a confronto 12 giovani designer selezionati dai due Paesi. Per cinque mesi i partecipanti lavoreranno sull’interpretazione artistica e progettuale delle rispettive tradizioni gastronomiche, accompagnati da sessioni di mentoring e workshop con maestri riconosciuti del settore.
Sul palco del DDP saranno presenti i 12 designer vincitori e quattro mentor d’eccezione: per l’Italia, l’architetto Ico Migliore – fondatore dello studio internazionale Migliore+Servetto, professore al Politecnico di Milano e tre volte Compasso d’Oro – e Mario Trimarchi, designer e poeta delle forme, vincitore del Compasso d’Oro nel 2016 con la caffettiera Ossidiana di Alessi. Per la Corea, i mentori saranno Yeo Miyoung e Park Sungjae, CEO della filiale coreana di Flos, ponte naturale tra l’illuminazione italiana e il design orientale.
La figura di Ico Migliore merita un’attenzione particolare: tredici Red Dot Award, progetti urbani iconici come il Blue Line Park di Busan e due nomine come ambasciatore del design italiano in Corea. Trimarchi, invece, porta nel progetto una riflessione sul design come strumento poetico, capace di intessere emozione e memoria nelle cose.
I dodici designer selezionati
Tra identità materiche, biodesign, narrazione e sperimentazione, i profili selezionati sono un mosaico di sensibilità contemporanee.
I vincitori italiani
- Guglielmo Brambilla (Bergamo & Seoul) – Designer di oggetti, esplora i rituali quotidiani e il significato culturale della materia.
- Marlisa Marasco (Cimigliano & Pavia) – Architetta e designer, intreccia memoria e tradizione in forme poetiche e intime.
- Mara Bragagnolo (Genova) – Interior designer con focus sul design inclusivo e percettivo, specializzata in Olfactive Spatial Design.
- Giulia Vecchiato – SURI Studio (Venezia) – Ricerca nel gioiello contemporaneo e nella scultura, guidata dal ritmo lento dell’acqua veneziana.
- Gianluca Sestini (Firenze) – Designer urbano, indaga la relazione tra persona e oggetto come atto di consapevolezza.
- Giulia De Franco (Milano) – Product designer con focus sulla biomimetica e sui biomateriali, tra sostenibilità e sperimentazione.
I vincitori coreani
- Euna Lee (Seoul & Sydney) – Designer e illustratrice che indaga la relazione tra narrazione visiva e spazio quotidiano.
- Heeueon Rha – Ricerca la giocosa percezione degli oggetti attraverso media fisici, digitali e AI.
- Jisu Jeong – Crea oggetti che invitano al tatto e alla memoria sensoriale, esplorando il movimento silenzioso della materia.
- Junghyun Kim – Persegue un design che emoziona, lasciando tracce di curiosità e stupore.
- Jungyeon Shin – Tra tradizione, località e consumo, lavora al confine tra discipline e materiali.
- Subin Seol (Seoul & London) – Unisce artigianalità e narrazione, trasformando il design in un mezzo di racconto.
Due mostre tra Seoul e Milano
I lavori dei 12 designer saranno presentati in due esposizioni parallele:
- Seoul – Dal 12 novembre al 31 dicembre 2025, nell’ambito del Seoul Design Festival presso il Seochon Lounge.
- Milano – Dal 20 al 30 novembre 2025, all’interno dell’iconico concept store 10 Corso Como, tempio internazionale della cultura visiva e del design.
Un rappresentante del Ministero della Cultura coreano ha commentato: «Questo progetto non sarà una semplice mostra, ma un nuovo modello di diplomazia culturale basata sul design e sulla diffusione dell’onda coreana. Mostrerà il potenziale e la sostenibilità delle collaborazioni creative tra i Paesi».
Un tassello dell’Anno dello Scambio Culturale Corea–Italia
Il progetto si inserisce nel più ampio programma avviato ufficialmente il 3 maggio 2024, quando a Roma il Ministro coreano Yoo In-chon e la Sottosegretaria italiana Maria Tripodi hanno firmato il protocollo d’intesa per l’Anno dello Scambio Culturale Reciproco 2024-2025.
Dopo mesi di mentorship, ricerca e dialogo tra culture, Designer’s Table rappresenta la sintesi più tangibile di questo ponte creativo tra Oriente e Occidente.