Dal 17 novembre l’EDEN House of Art di Soho ospita ‘Accardi meets Dalí’, la personale di Angelo Accardi che mette in dialogo il maestro catalano con il nuovo pop surrealismo. Un viaggio visionario tra memoria, ironia e immaginazione.
New York si prepara a vivere un mese all’insegna del surrealismo più vibrante e visionario. Dal 17 novembre al 17 dicembre, negli spazi dell’EDEN House of Art di Soho, Angelo Accardi presenta Accardi meets Dalí, una personale che intreccia l’immaginario del maestro catalano con le sperimentazioni contemporanee del pop surrealismo italiano. Una mostra che, dopo l’Ambrosiana di Milano e la 60° Biennale di Venezia, proietta la ricerca di Accardi nel cuore pulsante della scena artistica statunitense.
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Il progetto nasce come un dialogo impossibile e allo stesso tempo inevitabile. Dalí, padre del surrealismo europeo, e Accardi, che del pop surrealism ha fatto il proprio linguaggio di libertà, giocano sul terreno dell’immagine come territorio elastico, liquido, deformabile.
A New York questo incontro immaginario si traduce in un allestimento immersivo. Il percorso, infatti, vede le tele dell’artista italiano diventare varchi, finestre su un paesaggio mentale che rievoca le atmosfere daliniane attraverso un raffinato trompe-l’œil che avvolge lo spazio espositivo.

«In un mondo dominato dall’ossessione per l’immagine e dal gusto per l’iperbole – sottolinea il curatore Nino Florenzano – la figura di Salvador Dalí appare oggi incredibilmente attuale. Nella sua lunga carriera, l’artista catalano ha anticipato il concetto di brand artistico. La costruzione consapevole di un’immagine pubblica spettacolare, teatrale e immediatamente riconoscibile. All’Eden House of Art [Angelo Accardi] dà vita a un racconto che si muove tra ironia e vertigine visiva, dove l’omaggio si intreccia alla dissacrazione»
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Da Porto Cervo a New York
La mostra prosegue idealmente il percorso avviato nell’estate 2025 a Porto Cervo, quando Accardi – in collaborazione con Dalí Universe – ha presentato i primi “mash-up” tra le sue opere e le sculture monumentali del genio spagnolo. A Soho questo dialogo prende forma in una narrazione più ampia, culminando nel grande trittico Rendez-Vous (180×540 cm), simbolo dell’intera esposizione. Qui le icone accardiane incontrano le figure daliniane in un teatro sospeso tra sogno e leggerezza, restituendo la forza visionaria di un immaginario che sfugge alle categorie.

Angelo Accardi, oggi tra gli artisti italiani più attivi sulla scena internazionale, continua così il suo percorso di esplorazione della cultura visuale contemporanea, mescolando memoria, citazione e ironia per costruire scenari che interrogano il nostro rapporto con l’immagine. Con Accardi meets Dalí, New York celebra un doppio omaggio: da un lato il mito eterno di Salvador Dalí, dall’altro lo sguardo contemporaneo che ne rinnova la potenza.
Immagini Courtesy dell’artista da Ufficio Stampa