Dal prossimo 25 ottobre, la Fabbrica del Vapore celebra l’arte spagnola del Novecento con oltre 300 opere dei suoi più grandi maestri.

La Fabbrica del Vapore annuncia la mostra I Tre Grandi di Spagna: tre visioni, un’eredità che dal 25 ottobre prossimo riunirà a Milano oltre 300 opere di Pablo Picasso, Joan Miró e Salvador Dalí. Curata da Joan Abelló, Vittoria Mainoldi e Carlota Muiños, l’esposizione esplora le avanguardie del Novecento attraverso il fermento catalano e il dialogo con Parigi.

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In esposizione, svariate serie complete come la Suite Vollard di Picasso e la Femme di Miró, insieme a prestiti dal Museu Nacional Centro de Arte Reina Sofia, dal Museu Picasso – A Coruña e collezioni private.

Dalì, Face of the Great Masturbator, arazzo copia
Dalì, Face of the Great Masturbator, arazzo copia

Il percorso si aprirà con le origini comuni dei tre artisti nella Catalogna di fine Ottocento, influenzata dal Modernismo e dal Noucentisme. Le prime opere riflettono, infatti, la rottura con i canoni accademici, culminando nel trasferimento a Parigi, epicentro delle avanguardie. Cuore della mostra è, quindi, il periodo surrealista che lega i percorsi dei tre maestri.

Ampio spazio è, infatti, dedicato a Guernica di Picasso (1937), manifesto contro la guerra, con bozzetti preparatori, fotografie di Dora Maar sulla sua creazione e Sueño y Mentira de Franco, denuncia del franchismo. Le opere coeve catturano il clima del 1937, segnato da violenza e dittature spagnole fino agli anni ’70. Dalí e Miró rispondono con visioni oniriche, mentre l’esposizione esplora l’eclettismo tecnico: pittura, scultura, grafica, poesia, cinema e arti applicate si fondono, sfidando le classificazioni.

Pablo Picasso, Retrato de una dama – Según Lucas Cranach el Joven, Linoleografia
Pablo Picasso, Retrato de una dama – Según Lucas Cranach el Joven, Linoleografia

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La mostra si propone come una vera e propria indagine sulla parabola dei tre artisti come specchio del Novecento, tra guerre e dittature. L’eredità catalana – terra d’origine per Miró e Dalí, di iniziazione per Picasso – si intreccia con Parigi, generando simboli che influenzano la cultura visiva odierna. L’esposizione, con il suo approccio inedito, invita proprio a rileggere il loro contributo come un dialogo tra epoche, dove il modernismo catalano incontra il surrealismo, l’astrazione e l’innovazione.

Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: Joan Mirò, La Triple roue II

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