Al Museo di Roma in Trastevere arriva ‘Legami intangibili’: 28 reportage fotografici per raccontare le feste popolari italiane, tra tradizione e nuovi sguardi.

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Che cosa resta oggi delle feste popolari? Qual è il loro significato in un’Italia che cambia, in cui i riti collettivi sembrano dissolversi ma tornano a sorprendere per vitalità e forza aggregativa? È da queste domande che nasce Legami intangibili. Ventotto paesaggi festivi in mostra, la nuova esposizione del Museo di Roma in Trastevere, visitabile per tutta la stagione autunnale.

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Il progetto è il risultato di un’importante operazione di documentazione visiva promossa dall’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura, vincitore del bando Strategia Fotografia 2022 della Direzione Generale Creatività Contemporanea. Obiettivo: proteggere, salvaguardare e valorizzare il patrimonio immateriale italiano attraverso la fotografia, considerata qui non solo come mezzo di archiviazione ma come strumento critico capace di restituire nuovi sguardi e riflessioni.

A Màschkarata, San Mauro Cilento SA © Archivio ICPI – ph Di Maio

Legami intangibili, la mostra: 28 reportage fotografici sulle feste popolari italiane

I ventotto reportage oggi costituiscono un vero e proprio Fondo Fotografico nazionale e portano la firma di Marina Berardi, Barbara Di Maio, Francesco Faraci, Francesco Francaviglia e Fausto Podavini. I loro scatti attraversano l’Italia da nord a sud: dalla corsa dei nudi di Lentini – che Francaviglia fotografa 55 anni dopo il celebre reportage di Ferdinando Scianna – ai Misteri di Campobasso, dai paesaggi di contestazione dei bambini di Brancaccio immortalati da Faraci fino al Maggio di Accetura, raccontato da Podavini. Berardi amplia il concetto di festa includendo i paesaggi virtuali del Lucca Comics & Games, aprendo così una riflessione sul festivo contemporaneo.

Cantamaggio, nord-est dell’Umbria © Archivio ICPI- ph Berardi

A rendere unica la mostra è anche il suo carattere partecipativo: durante il periodo di apertura saranno organizzati incontri, giornate di studio e presentazioni del catalogo che raccoglie immagini e riflessioni antropologiche. Non un semplice percorso espositivo, dunque, ma un laboratorio vivo, che invita comunità, antropologi e fotografi a interrogarsi insieme su come tramandare le tradizioni e mantenerle vitali.

Curata da Fabio Fichera e Cinzia Marchesini con l’équipe diretta da Leandro Ventura, Legami intangibili è un’occasione preziosa per riscoprire il valore sociale e identitario della festa, non come reliquia del passato ma come patrimonio vivo, in continua evoluzione, capace di raccontare chi siamo oggi.

Foto Preview: ‘U pisci a mari, Acitrezza CT © Archivio ICPI – ph Faraci

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