‘Brassaï. L’occhio di Parigi’ ad Aosta: 150 opere iconiche dal 19 luglio al 9 novembre 2025 al Centro Saint-Bénin.

Dal 19 luglio al 9 novembre 2025 il Centro Saint-Bénin di Aosta ospita Brassaï. L’occhio di Parigi, una grande retrospettiva dedicata a uno dei più importanti fotografi del Novecento, protagonista indiscusso della scena culturale parigina e testimone sensibile di un’epoca. Con oltre 150 stampe d’epoca, sculture, documenti e oggetti personali, la mostra offre uno sguardo inedito sull’universo visivo di Brassaï, pseudonimo di Gyula Halász, artista ungherese che fece di Parigi la sua patria adottiva e la sua musa.

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L’esposizione, curata da Philippe Ribeyrolles – studioso e nipote del fotografo – è promossa dall’Assessorato Beni e attività culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta e prodotta da Silvana Editoriale. L’inaugurazione è in programma per venerdì 18 luglio alle ore 18.

Brassaï, Coppia di innamorati sotto un lampione, 1932 © Estate Brassaï Succession-Philippe Ribeyrolles

L’occhio che ha visto Parigi come nessun altro

Brassaï è stato capace di catturare come pochi altri lo spirito della capitale francese tra le due guerre. Le sue immagini notturne della Ville Lumière – dai quartieri popolari ai bistrot, dai ritratti degli amici artisti ai dettagli urbani come i graffiti – hanno definito un’estetica precisa, umanista e poetica. La sua fotografia è una sinfonia di contrasti: ombra e luce, solitudine e convivialità, realtà e sogno.

Fedele compagno di passeggiate era l’obiettivo, con cui si addentrava nei vicoli bui, nei locali affollati e nei bordelli della città. La sua Parigi è un luogo brulicante di umanità, popolato da prostitute, clochard, operai, bohémien e artisti. Un mosaico notturno, reso eterno nel volume Paris de Nuit (1933), considerato una pietra miliare della fotografia francese.

Couple avec matelot Pont de la Tour Eiffel ca.1932 © Estate Brassaï Succession-Philippe Ribeyrolles

Legami con l’arte e il surrealismo

Brassaï frequentava gli ambienti culturali più effervescenti della capitale: Montparnasse era il suo crocevia. Amico e ritrattista di Pablo Picasso, Salvador Dalí, Henri Matisse, ma anche di poeti come Breton, Éluard e Desnos, collaborò con la rivista surrealista Minotaure e fu uno degli interpreti più originali del legame tra fotografia e psiche, tra reale e fantastico.

Il curatore Ribeyrolles sottolinea come «esporre oggi Brassaï significa rivisitare quest’opera meravigliosa in ogni senso, fare il punto sulla diversità dei soggetti affrontati, mescolando approcci artistici e documentaristici. Significa immergersi nell’atmosfera di Montparnasse, dove tra le due guerre si incontravano numerosi artisti e scrittori, molti dei quali provenienti dall’Europa dell’Est, come il suo connazionale André Kertész. Quest’ultimo esercitò una notevole influenza sui fotografi che lo circondavano, tra cui lo stesso Brassaï e Robert Doisneau».

Tra le sezioni più sorprendenti della mostra, un focus sarà dedicato ai graffiti parigini che Brassaï immortalò con spirito quasi etnografico, precorrendo l’interesse per l’art brut. Questi scatti furono esposti anche al MoMA di New York nella mostra Language of the Wall del 1956, sotto la direzione di Edward Steichen.

Couple au bal des Quatre Saisons, rue de Lappe (500dpi) © Estate Brassaï Succession-Philippe Ribeyrolles

Collaborazioni internazionali e riconoscimenti

Oltre al forte legame con l’ambiente surrealista e con gli artisti dell’avanguardia europea, Brassaï stabilì anche un rapporto duraturo con il mondo editoriale americano. Per la rivista Harper’s Bazaar, diretta dal visionario Aleksej Brodovič, realizzò ritratti indimenticabili degli intellettuali e artisti del suo tempo. Queste fotografie confluiranno poi nel volume Les artistes de ma vie (1982), pubblicato due anni prima della sua morte.

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Brassaï si spense a Parigi il 7 luglio 1984, mentre lavorava a un libro su Marcel Proust. È sepolto al cimitero di Montparnasse, nel cuore della città che lo accolse e che lui contribuì a rendere eterna.

Brassaï, la mostra ad Aosta: un viaggio nella Parigi notturna tra fotografia e poesia

La mostra Brassaï. L’occhio di Parigi sarà accompagnata da un catalogo bilingue italiano-francese, curato da Ribeyrolles per Silvana Editoriale, con testi di Daria Jorioz, Silvia Paoli e Annick Lionel-Marie (prezzo: € 36,00). Un’occasione unica per riscoprire lo sguardo del fotografo che più di ogni altro ha saputo raccontare la Parigi visibile e invisibile.

INFO MOSTRA
Centro Saint-Bénin, Via Festaz 27, Aosta
19 luglio – 9 novembre 2025 | Inaugurazione 18 luglio ore 18
Biglietti: Intero 8 €, Ridotto 6 € – Gratis under 18
Orari: martedì-domenica, 10:00-13:00 / 14:00-18:00
Info: 0165 275937 – www.regione.vda.it

Foto preview: Brassaï, Scalinata a Montmartre, 1937 © Estate Brassaï Succession-Philippe Ribeyrolles

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