Scopri 10 capolavori dedicati al bacio: da Canova a Klimt, Brâncuși, Magritte e oltre. Un viaggio tra arte, storia e sentimento per la Giornata Mondiale del Bacio.
Non una, ma ben due sono le date che si contendono – o almeno lo hanno fatto per un po’ di tempo – il titolo di Giornata dedicata al bacio. Una scuola di pensiero, infatti, la festeggia il 13 aprile a ricordo del bacio record più lungo della storia con protagonista una coppia thailandese incollata per oltre 46 ore. Ebbene, quel primato fu poi battuto in Inghilterra il 6 luglio 1990 (le ore furono 58) e, da allora, in tale giorno ricorre il National Kissing Day, ricorrenza successivamente adottata anche in altri Paesi.
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Sia quel che sia, la consideriamo una doppia occasione per celebrare quell’apostrofo rosa che suggella un amore o un’amicizia. Tema, quello del bacio, che l’amore ha spesso raccontato nel corso dei secoli in varie sfumature, lasciandoci opere immortali che commuovono, ispirano e fanno sognare. In questo viaggio simbolico, esploriamo dieci tra i più celebri baci nella storia dell’arte, tra pittura e scultura, dal Settecento fino alla modernità.
Il Bacio – Francesco Hayez (1859)
📍 Pinacoteca di Brera, Milano

Tra le più celebri rappresentazioni del bacio nell’arte italiana, il capolavoro di Francesco Hayez è un’icona del Romanticismo. Realizzato nel 1859, Il Bacio racconta molto più di un momento d’intimità: è una metafora patriottica, dove l’abbraccio tra i due giovani amanti simboleggia l’unione dell’Italia durante il Risorgimento. L’abito medievale, l’atmosfera sospesa e la luce teatrale conferiscono alla scena un’aura quasi cinematografica. Esposto alla Pinacoteca di Brera (Milano), è diventato un emblema dell’amore romantico, della passione e dell’ideale di libertà. Un bacio che attraversa il tempo, carico di storia e sentimento.
Il Bacio – Gustav Klimt (1907-1908)
📍 Österreichische Galerie Belvedere, Vienna

Oltre il confine alpino troviamo un altro iconico bacio, quello di Klimt, tra le opere più famose mai dedicata all’amore. Realizzato tra il 1907 e il 1908, questo dipinto rappresenta l’apice della cosiddetta fase dorata dell’artista austriaco. I due amanti, avvolti in una coltre d’oro e motivi decorativi ispirati all’arte bizantina e giapponese, si fondono in un abbraccio estatico. La scena è intima ma universale: simbolo dell’unione tra maschile e femminile, spirito e corpo. Conservato al Belvedere Superiore di Vienna, Il Bacio è un’icona globale dell’amore eterno, della sensualità e della fusione tra anime.
Il Bacio – Auguste Rodin (1889-1889)
📍 Musée Rodin, Parigi

Il gruppo scultoreo di Auguste Rodin, intitolato Le Baiser, è una delle più potenti rappresentazioni tridimensionali del bacio nell’arte. Commissionato nel 1880, nelle intenzioni iniziali avrebbe dovuto fare parte del complesso monumentale La Porta dell’Inferno. La versione che fu, poi, portata a compimento venne realizzata tra il 1888 e il 1889 e raffigura Paolo e Francesca, gli sfortunati amanti descritti da Dante nella Divina Commedia. Il marmo sembra vivo: corpi nudi si avvinghiano in un gesto sospeso tra passione e tragedia. La delicatezza dell’atto contrasta con la forza drammatica della materia, in un equilibrio straordinario tra erotismo e malinconia. Oggi è visibile al Musée Rodin di Parigi, meta imperdibile per gli amanti dell’arte e della poesia dei gesti.
Amore e Psiche – Antonio Canova (1787-1793)
📍 Louvre, Parigi

Prima del bacio, quell’attimo sospeso. La scultura Amore e Psiche di Antonio Canova, realizzata tra il 1787 e il 1793, è un capolavoro del Neoclassicismo. Ispirata al mito greco, rappresenta il momento in cui Eros risveglia Psiche con un bacio. I corpi si sfiorano con armonia perfetta, in una spirale di tenerezza e tensione emotiva. L’equilibrio tra linee morbide e leggerezza compositiva rende l’opera una delle più amate del Louvre. Qui il bacio è promessa di resurrezione, unione spirituale prima ancora che fisica: l’amore che salva, che trasforma, che eleva.
A Pair of Lovers – Kitagawa Utamaro (1795)
📍 Non in esposizione

Nella tradizione dell’ukiyo-e giapponese, Kitagawa Utamaro rappresenta amanti immersi in paesaggi delicati e stagionali. La stampa A Pair of Lovers non rappresenta il momento esatto del bacio, ma ha tutta l’atmosfera intima e pudica di un incontro fatto di sussurri e tenerezze tra due innamorati. Elegante e sensuale, l’opera esprime l’amore come armonia naturale e silenziosa.
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Il bacio – Brassai
📍 Vari archivi e collezioni fotografiche

Brassaï, maestro della fotografia notturna parigina, cattura una scena rubata tra due innamorati colti in un momento di spensieratezza e giocosità. Lo scatto – esposto di recente anche in Italia, in occasione della mostra Brassai. L’occhio di Parigi al Museo Civico di Bassano del Grappa – è solo una delle celebri immagini con cui l’artista immortalò la capitale francese e la vita quotidiana nella Ville Lumière. Un bacio moderno, spontaneo, senza retorica: amore urbano in bianco e nero.
Il bacio – Edvard Munch (1897)
📍 Munch Museum, Oslo

Non solo Il grido. Eppure, anche in un tela dedicata al bacio, è ben riconoscibile tutta la tensione stilistica che caratterizza il capolavoro più noto di Munch. In questo intenso dipinto, l’artista mostra due figure che si baciano e si fondono letteralmente l’una nell’altra, perdendo i contorni individuali. La tela – realizzata nel 1897, cinque anni dopo Il bacio con la finestra dedicato al medesimo soggetto – indaga amore, morte e angoscia. E il bacio diventa struggente: annullamento, desiderio e perdita dell’identità. Un’immagine (è conservata al Munch Museum di Oslo) potente del lato oscuro della passione.
Romeo e Giulietta – Frank Dicksee (1884)
📍 Southampton City Art Gallery

Una delle rappresentazioni più romantiche del bacio shakespeariano più celebre di sempre. Frank Dicksee, pittore inglese nato nel XIX secolo, si formò inizialmente con il padre prima di entrare alla Royal Academy Schools nel 1871. Fortemente influenzato dal gusto preraffaellita per il Medioevo, i colori vivaci e l’attenzione minuziosa ai dettagli, Dicksee ritrae Romeo e Giulietta in un abbraccio struggente. Tra sete, broccati e chiaroscuri. Il bacio è insieme promessa e addio, eterno e tragico. Un inno all’amore giovane e assoluto, votato di recente come “opera più romantica della Gran Bretagna”. Si trova alla Southampton City Art Gallery.
Il bacio – Constantin Brâncuși (1907–1908)
📍 Muzeul de Artă din Craiova, Romania

Il Bacio di Brâncuși è una delle prime sculture moderne a rappresentare l’amore in forma astratta e primitiva. Due figure umane stilizzate secondo un approccio proto-cubista si fondono in un blocco compatto di pietra calcarea, con i corpi abbracciati e gli occhi allineati, fusi in un’unica entità. Il gesto è essenziale ma potente: unione totale, semplicità arcaica, spiritualità dell’amore. Quest’opera – la cui versione originale si trova al Museo d’Arte di Cracovia – rivoluzionò la scultura del primo Novecento per il suo linguaggio ridotto all’essenza. È considerata una delle prime rappresentazioni simboliste e minimaliste del bacio nella storia dell’arte.
L’abbraccio – Egon Schiele (1917)
📍 Österreichische Galerie Belvedere, Vienna

Chiudiamo questo itinerario tornano a Vienna. Nel 1917, l’espressionista austriaco Egon Schiele realizzò L’abbraccio (UMarmung), una tela intensa e intimista che celebra l’unione carnale e spirituale tra due amanti. I corpi nudi, avvolti in un abbraccio profondo al limite dell’angoscioso, riflettono una potenza emotiva senza filtri, tipica dello stile di Schiele. L’opera, realizzata a pochi anni dalla conclusione della Prima guerra mondiale, è permeata da una tensione tra tenerezza e tragedia, tra eros e vulnerabilità. I tratti nervosi e contorti del disegno accentuano l’impressione di passione e fragilità, offrendo una lettura intensa e personale del bacio come resa assoluta.
Dall’amore romantico all’eros, dalla tragedia al mistero, il bacio è stato rappresentato nell’arte con infinite sfumature. Simbolo di unione, passione, desiderio, ma anche di trasgressione, salvezza o perdita, ogni opera citata offre una chiave di lettura diversa, ma tutte parlano al cuore. In occasione della Giornata del Bacio, queste opere ci ricordano la potenza di un gesto semplice, eppure capace di contenere l’intera gamma delle emozioni umane.
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