Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma e Shanghai si incontrano per un dialogo artistico globale nella mostra ‘2025 East and West’. Fino al 14 settembre.
Fino al 14 settembre 2025, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAM) di Roma ospita 2025 East and West: International Dialogue Exhibition – From Shanghai to Rome, mostra che intreccia l’arte contemporanea cinese di Shanghai con la collezione storica italiana. In esposizione più di 70 opere di oltre 40 artisti per un evento che celebra i 700 anni dalla morte di Marco Polo e il 55° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina.
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Obiettivo della mostra è rinnovare, dunque, il dialogo euroasiatico. Attraverso il raffronto tra maestri italiani del XX secolo – Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Amedeo Modigliani, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi, Alberto Burri, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Mario Schifano – e artisti cinesi contemporanei. Accanto a loro, nomi internazionali di oggi, come Maurizio Cattelan e Rudolf Stingel, e talenti emergenti italiani quali Daniela De Lorenzo e Alessandro Piangiamore.

“La mostra è una preziosa occasione per conoscere l’arte di un grande Paese come la Cina, lontano ma protagonista sulla scena internazionale. E paragonarla con le coeve espressioni creative italiane”, dichiara Renata Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale. Un’occasione, dunque, per annullare i confini geopolitici ed esplorare il linguaggio artisico come strumento che risponde alle urgenze attuali. “In un contesto globale segnato da profondi cambiamenti, Cina e Italia condividono la sfida del rinnovamento culturale e dell’identità”. Così Zeng Chenggang, Presidente dell’Associazione degli Artisti di Shanghai e Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Shanghai.
Tradizione e innovazione
L’arte cinese in mostra riflette una tradizione millenaria reinterpretata con uno sguardo al futuro. Opere come Il passero vola verso il sole di Jiao Xiaojian, Sogno di Dunhuang – Guanyin dalle Mille Mani di Tang Yongli e Lettura di Epigrafi a Pingshan di Wang Tiande fondono tecniche antiche con visioni moderne.
Presenti poi, le sculture di Zeng Chenggang, ispirate agli Eroi di Liangshan del romanzo Water Margin, che evocano resistenza e giustizia. Mentre lavori come Impressione moderna di Gao Chuan e Serie Vista Mare di Mao Donghua catturano l’energia delle metropoli cinesi. L’astrazione segnica di Ding Yi e Li Lei si affianca ai paesaggi contemplativi di Bai Ying e Ni Wei che esplorano il rapporto con la natura.

Come osserva il co-curatore Gabriele Simongini, “le opere degli artisti legati a Shanghai ci portano ad attraversare un mondo in divenire, compreso fra due confini. Il primo è la tradizione, il secondo è una proiezione nel futuro. Specchio di un Paese che nel corso degli anni ha compiuto una crescita economica e tecnologica impressionante. In questo territorio, irrorato da quella che potremmo definire come tradizione in costante divenire e in trasformazione, si cerca un volto per un presente sempre più inafferrabile. E in molti fra i lavori esposti è fondamentale vedere come tecniche quanto mai antiche siano al contempo valorizzate con rispetto ma anche spinte a varcare i limiti della tradizione. Per affrontare le sfide del presente, sia formalmente che tematicamente, con nuovi scenari visionari”.
L’arte italiana ‘risponde’ con il Futurismo, la Metafisica, l’Informale e l’Arte Povera, offrendo così un contrappunto storico. Le opere di Balla e Boccioni dialogano con la sperimentazione di Cattelan, mentre Morandi e Fontana si confrontano con le visioni cinesi, creando un ponte tra tradizione e modernità.


Tre nuclei tematici per un dialogo globale
La mostra si articola in tre sezioni:
- Riflessi dello Spazio-Tempo esplora la modernizzazione in Italia e Cina. Il Futurismo e la Metafisica italiana sfidano la narrazione lineare, mentre gli artisti cinesi rielaborano inchiostro e realismo per bilanciare tradizione e contemporaneità.
- Espansione del Pensiero si concentra sulla materialità come linguaggio. Sculture e installazioni italiane e cinesi trasformano i materiali in metafore del pensiero, affrontando temi come identità ed ecologia.
- Generazione dell’Immaginario intreccia esperienze personali e memorie locali, creando paesaggi visivi che uniscono astrazione e figurazione, da Morandi a Jiang Jianzhong, che omaggia Diane Arbus, fino alle sculture iperrealiste di Wei Kun.

È chiaro, dunque, come 2025 East and West intenda suscitare una riflessione sulla complessità culturale globale, costruendo un confronto che valorizza le radici culturali di ciascun artista. Tanto più importante in quanto celebra l’anniversario plusecolare del legame storico tra Italia e Cina.
La mostra alla GNAM è curata da Gabriele Simongini e Zhang Xiaoling; organizzata dal Ministero della Cultura, dalla Galleria Nazionale e dalla Shanghai Academy of Fine Arts e dalla Shanghai Artists Association, con il supporto di Zhong Art International. Con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e Roma, e della RUFA.
Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: Zeng Chenggang , Loto · Acqua, 2000, Acciaio inox, 240 × 400 × 200 cm., NordArt, Kunst in der Carlshütte gGmbH, Büdelsdorf, Germania