Dal volume fotografico alla mostra: dal 12 luglio il Mart ospita l’allestimento fotografico ‘Trentino Unexpected’. Per una visione collettiva.

Fino al prossimo 9 novembre, il Mart di Rovereto ospita Trentino Unexpected, mostra che trasforma il volume fotografico omonimo, presentato al Salone del Libro di Torino, in un viaggio visivo attraverso il Trentino. Curata da Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia a Venezia, l’esposizione raccoglie gli scatti di sei fotografi che raccontano il territorio con sguardi unici, lontani dai cliché.
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Nelle sale, quindi, troviamo i lavori di Simone Bramante, Francesco Jodice, Gabriele Micalizzi, Roselena Ramistella, Massimo Sestini e Newsha Tavakolian. Nata dalla collaborazione tra Trentino Marketing e Gribaudo, con il sostegno del Mart, la mostra celebra il Trentino come un mosaico di paesaggi, storie e valori, intrecciando estetica, identità e sostenibilità.
Trentino Unexpected è, dunque, un progetto che unisce fotografia, arte e narrazione territoriale. Il tutto a partire dal volume a stampa che è un invito a scoprire un Trentino autentico, fatto di boschi, ghiacciai, vigneti e castelli, ma anche di volti e tradizioni. La mostra porta esattamente questa visione negli spazi del Mart, con 86 fotografie suddivise in sei sezioni, una per ogni autore, che esplorano il territorio attraverso stili diversi, dall’arte al fotogiornalismo.

“Il Trentino contiene paesaggi e storie, natura e attività produttive, panorami e relazioni”, sottolinea Curti, evidenziando la complessità del progetto. “L’idea era quella di estendere una mappatura gigante sui temi principali che compongono la poetica del Trentino. E ad ognuno abbiamo affidato il compito di sviluppare queste tematiche [per le quali] ciascuno ha messo a disposizione il proprio sguardo. La somma di tutti questi sguardi ha dato vita, credo, a un Trentino inaspettato”.
Tre temi, sei sguardi
Ogni fotografo offre una prospettiva unica, ma il racconto si articola attorno a tre macrotemi:
- estetica del paesaggio, che reinterpreta i luoghi con un approccio valoriale;
- identità territoriale, che legge il paesaggio alpino attraverso i volti e le storie delle persone
- sostenibilità, un tema trasversale che invita a una riflessione responsabile.
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Le sezioni, diverse per formati – dai medi alle gigantografie, da quadrerie a display innovativi – riflettono l’originalità di ciascun autore. Se Simone Bramante cattura la poesia dei paesaggi trentini, Francesco Jodice ne esplora le narrazioni culturali. Gabriele Micalizzi documenta quindi i cambiamenti sociali mentre Roselena Ramistella si sofferma sulle radici rurali. E ancora, Massimo Sestini offre vedute aeree mozzafiato, mentre Newsha Tavakolian indaga l’intimità delle comunità.

Trentino Unexpected si inserisce nella tradizione del Mart, che da sempre esplora temi come la montagna, il paesaggio e l’attualità attraverso la fotografia. La mostra richiama l’eredità di maestri come Sebastião Salgado, la cui esposizione in corso al Mart unisce bellezza e denuncia. Un dettaglio suggestivo: una sala affaccia sul Giardino delle sculture del Mart, con vista sul monte Stivo e la cima Cornetto del Bondone, rafforzando il legame con il territorio.
Immagini da Ufficio Stampa / In copertina: Gabriele Micalizzi, Mano di fabbro (ironsmith’s hand), Luciano e Ivan Zanoni, Caldes, 2024-2025 © Gabriele Micalizzi