Da lunedì 17 ottobre, torna su DeAJunior l’appuntamento con ‘MindfulCamp’: alla conduzione della seconda stagione c’è Margot Sikabonyi. La nostra intervista.

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C’è un nuovo appuntamento quotidiano che grandi e piccoli farebbero bene a segnarsi in agenda. Dal 17 ottobre, da lunedì a venerdì alle 14:05, DeAJunior propone MindfulCamp 2, seconda stagione del programma che vede Margot Sikabonyi alla guida dei nuovi episodi. Dopo l’ottimo riscontro della precedente edizione condotta da Giulia Bevilacqua, tornano, così, le pillole di mindfulness nella tenda più gioiosa del piccolo schermo.

Volto noto della tv, insegnante di yoga, health coach e mamma, Margot è accompagnata dai piccoli Elijha e Zelda coinvolti in una serie di giochi con cui imparare a gestire le emozioni e le sensazioni, concentrandosi sull’attimo presente. “Da madre e da spettatrice credo che questo programma sia necessario”, esordisce Sikabonyi. “Il suo pregio è quello di fornire una mente consapevole in un’età che è quella della formazione. Questo diventa un superpotere per il bambino. Lo sappiamo noi grandi che siamo esasperati dalla pienezza”.

 
 
 
 
 
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“La cosa bellissima – prosegue la conduttrice – è che si entra nel problema normalizzandolo, accogliendo quello che il bambino sta provando senza farlo sentire sbagliato. Non c’è giudizio ma accoglienza dei sentimenti qualsiasi essi siano. Affrontare rabbia e frustrazione come normali è importantissimo . Grazie a pillole molto brevi riusciamo a dare un senso di accoglienza anche a dolore, rabbia e frustrazione per ascoltarla e aiutare a trasformarle in superpoteri. Con qualcosa che abbiamo tutti: il respiro, di cui diventare padroni”.

“Ogni puntata cerca di portare l’attenzione su un aspetto specifico: sensi, emozioni, corpo”, spiega l’attrice. “I bambini ci chiedono quella presenza, per loro è una possibilità ma lo è anche per l’adulto. In questo, i piccoli ci insegnano tanto e i miei figli son i miei più grandi maestri”.

Un insegnamento che vale per i bimbi ma che non è mai troppo tardi fare proprio anche per i grandi. “Oggi non pensiamo più di avere tempo per fermarci a contare i petali di un fiore e dare al bambino quella possibilità, con l’adulto al suo fianco, fa succedere qualcosa di grandissimo”, svela ancora Margot Sikabonyi. “La comunicazione, l’ascolto vero e la presenza che la mindfulness insegna non appartengono ai guru sulla montagna ma sono la scelta di stare presenti, esserci nel momento. La formula è semplice, il problema è che non decidiamo di darci l’opportunità di metterla in pratica”.

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“Un contenitore tv dove si vuole costruire un’integrità con mente pura manda un messaggio prezioso che si basa su comprensione  vera”, prosegue la mental coach. “Oggi tutto ci è scontato e dovuto e niente ci basta mai quindi la corsa per riempire il vuoto che sentiamo è continua. Insegnare a dire grazie costruisce un assetto nuovo nei bambini, è essere gentili con se stessi e poi verso gli altri. Perché se sto bene con me stesso, questo si espanderà verso l’esterno che mi circonda”.

“Quando mi hanno chiamato per MindfulCamp 2, ho detto: finalmente! Trovo incredibile che nella tv anche generalista non si affronti questo tipo di temi”, osserva Sikabonyi. “Parliamo sempre di stress e di ansie ma non li stiamo affrontando realmente. Quindi dico che chi gestisce i mezzi di comunicazione dovrebbe imparare a usarli bene”.

MindfulCamp 2 è in onda da lunedì 17 ottobre, dal lunedì al venerdì alle ore 14.05 su DeAJunior (Sky, 623). La serie – disponibile anche on demand e in streaming su Now – si si sviluppa in venti episodi ed è realizzato da KidsMe, la children content factory del gruppo De Agostini Editore. La sigla è cantata da Margot Sikabonyi con i bambini del Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna.

Foto da Ufficio Stampa DeAJunior