Midge Ure arriva in Italia con il ‘Voice and Visions Tour’, in cui ripercorre gli album ‘Rage in Eden’ e ‘Quartet’ degli Ultravox.

loading

Midge Ure torna (finalmente) in concerto in Italia con due date del suo Voice and Visions Tour. La prima tappa è il Viper Theatre di Firenze mercoledì 26 ottobre, mentre il 27 ottobre l’artista sarà ai Magazzini Generali di Milano. Uno show imperdibile soprattutto per i fan degli Ultravox, visto che Midge Ure riproporrà i momenti salienti degli album Rage In Eden e Quartet, in occasione del quarantesimo anniversario dalla loro release. Non è un caso che il nuovo tour faccia seguito alla tournée 1980 Vienna / Visage, con cui Ure e la sua Band Electronica hanno portato il disco Vienna in giro per il mondo nel 2019 e 2020.

«Per me è stato interessante su più livelli. – ci dice – Questa musica ha quasi 40 anni, ed è interessante scoprire in che modo io percepisco oggi le canzoni. Di solito non le riascolto mai. Ma, dato che devo suonarle, le ho dovute riascoltare e impararle di nuovo. In parte hanno senso, in parte non le capisco perché nel frattempo sono cambiato. In tutta onestà, questo tour doveva essere fatto due anni fa. Ha più senso logico per me che, subito dopo il tour del 2019 sull’album Vienna, si fosse organizzata questa tournée. Poi è arrivata la pandemia e non abbiamo potuto fare nulla. Alla fine è bello farlo ora perché per due anni non ho potuto fare ciò che faccio sempre e davo per scontato. È scomparso tutto ed è stato terrificante. Studiare ora queste canzoni è stato bellissimo».

Midge Ure ci spiega anche che, tra Rage in Eden e Quartet, c’è una fondamentale differenza. Il primo fu scritto nelle campagne tedesche, in uno studio in cui gli Ultravox si sono chiusi per tre mesi pensando solo a creare. «Questo ha dato a Rage in Eden una sfumatura dura, che in Quartet non c’è», ci spiega. Quartet – del 1982 – fu infatti supervisionato da George Martin e da altri producer.

«Ne uscì un disco fin troppo pulito – dice Midge Ure – e in qualche modo preferisco Rage in Eden».

Ovviamente, a distanza di decenni, i brani hanno comunque bisogno di nuova vita. Anche per questo, sul palco con Midge Ure ci sarà l’India Electric Company.

«Sul palco con me – ci spiega – ci sarà il batterista con cui lavoro da 25 anni. Ci conosciamo molto bene. Poi ci sarà l’India Electric Company. Apriranno il concerto con un loro set, hanno tantissimo talento. Sono fantastici, suonano tantissimi strumenti e sono giovani. Ed è bellissimo, perché come un vampiro posso risucchiare la loro gioventù. Posso vedere il mondo attraverso i loro occhi. Ma vi assicuro che abbiamo creato insieme la cosa più vicina agli Ultravox che potrete mai ascoltare. Siamo concentrati sui due album e poi facciamo un po’ di cover. Ho passato tanto tempo a cercare un suono che fosse il migliore possibile. Quindi l’atmosfera sarà magica, le luci saranno atmosferiche, la musica è quella che ti aspetti. È un live molto autentico. Non sarà una copia di ciò che abbiamo fatto già, altrimenti sarebbe noioso. Vogliamo che il suono sia potente e drammatico, proprio come sono io».

Midge Ure

Midge Ure, l’atmosfera giusta per Rage in Eden e Quartet

Lo show si preannuncia dunque iconico e indimenticabile. Ma non aspettatevi le classiche hit. In Germania, ad esempio, Dancing With Tears in My Eyes è continuamente richiesta. «L’ho fatta troppe volte e ora è come se fossi lontano da quel brano», dice Midge Ure.

LEGGI ANCHE: Ligabue torna negli stadi: annunciati San Siro e Olimpico nel 2023

«Ho ricevuto qualche commento in proposito. Dicevano Mi è piaciuto, ma mancava questa canzone. Non le posso suonare tutte, soprattutto ora che sto cercando di fare cose nuove, diverse dalle precedenti. Allo stesso modo, in Italia tutti vogliono sentire Breathe. No! Non fa parte di ciò che sto provando a fare adesso. So che molti artisti suonano sempre le loro hit, ma per questo concerto voglio concentrarmi su questi due album. A meno che non succeda un miracolo, non ci saranno hit. È come infilare a forza un pezzo di puzzle che non va in quella posizione».

Di sicuro, Midge Ure ci dice però di aver imparato qualcosa dal tour precedente.

«Faremo una produzione piena. – conclude – Vogliamo creare l’atmosfera giusta per le canzoni. Prima non abbiamo potuto farlo nel modo giusto e ci tenevo a farlo per questo tour. Disegnare le luci, ad esempio, è importante. Fossi venuto solo in Italia, non avrei potuto pensare a una produzione simile. Ma siccome ora c’è un tour europeo, posso farlo. Eppure è difficilissimo comunque da fare dopo la Brexit. È pazzesco, perché siamo stati così stupidi? Ma ci portiamo tutto dietro e tutti vedranno lo stesso show. Credo sia importante perché la gente non ricorda la musica, ma l’evento. E l’atmosfera fa parte dell’evento».