Reduce dall’esperienza ad ‘Amici 21’, Alex pubblica il suo primo EP dal titolo ‘Non siamo soli’ con la neoanata etichetta 21co. La nostra intervista.

loading

‘Non siamo soli’ è il primo EP di Alex, cantautore e musicista che il pubblico televisivo ha iniziato a conoscere nella scuola di Amici 21. Arrivato in finale, il comasco cresciuto tra la provincia italiana e Londra, ha raccolto in questo progetto d’esordio la sua storia di artista fino a oggi, a partire dalla traccia ‘manifesto’ Sogni al cielo. E chi lo avrebbe detto, un anno fa, che oggi avrebbe tenuto fra le mani il suo primo album?

“Fino a otto mesi fa non avrei mai pensato di poter uscire con un EP in così poco tempo”, ci confessa Alessandro non nascondendo il sorriso. “Se mi guardo indietro, vedo la stessa persona. Ho gli stessi pensieri e mi sento comunque lo stesso. Cambia soltanto un po’ di consapevolezza, forse ora so meglio cosa riesco a fare mentre prima era un po’ un cercare di fare”.

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Alex | (@imalexwyse)

Alex nella scuola di Amici

Merito anche del percorso vissuto nella scuola televisiva di Maria De Filippi. “Ti dico, a me la casetta un po’ manca – spiega Alex-  Va bene che sei tanto sotto pressione, o meglio ti ci senti nell’insieme, però ti senti al sicuro, e non hai nessun tipo di timore dell’esterno. Ti senti sempre in qualche modo aiutato e non cammini da solo. Però a camminare da solo ci sono sempre stato abituato, e adesso non è un problema”.

“Penso di aver centrato quello che volevo, perché semplicemente mi sono sempre comportato essendo me stesso in tutte le situazioni”, continua l’artista. “Sono contento di qualsiasi cosa e non cambierei nulla, semplicemente sono sempre stato io, non ho mai cambiato il mio di essere per le cose attorno anche se, in tanti contesti, avrei potuto farlo. Ma non riesco ad andare contro la mia persona”.

“Non la chiamerei insicurezza – ci dice Alex a proposito del suo carattere – A volte viene distinto l’essere timido con l’essere riservato solo perché una persona non si sente di dire determinate cose. Io ero timido verso i 16 anni, poi ho iniziato a capire chi fossi e che posso affrontare le cose in modi diversi. Che posso vivere la vita un po’ come è: essendo una, bisogna vivere tutto”.

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Alex | (@imalexwyse)

E ancora: “Ad Amici fai cose che non hai mai fatto. Io, per esempio, non avevo mai cantato davanti a così tante persone, non mi sono mai sentito con la sensazione dell’essere giudicato. Sono cose che ti aiutano a capire anche come sarebbe stato il mondo, che non sta alle regole di nessuno. E mi ha cambiato anche un po’ nel modo di scrivere: prima era solo un parlare a me stesso per buttare fuori quello che sentivo ma sempre per me. Ora c’è il pubblico, è strano ma bello ”.

‘Non siamo soli’, il primo EP di Alex con l’etichetta 21co

Alex tiene ora fra le mani il suo primo lavoro, ‘Non siamo soli’. “L’EP chiude tutta la mia vita prima e durante Amici – ci racconta – perché tante canzoni sono state scritte prima della scuola. È un po’ la mia vita, il mio modo di pensare che nasce più o meno due anni, e sono contento di essere arrivato a questo punto con questo disco. È una cosa bellissima, che non chiamerei neanche soddisfazione perché ancora non ho realizzato tanto per dirlo però è la cosa più grande che mi è successa fino adesso ed è un sogno”.

LEGGI ANCHE : – Luigi Strangis, è uscito l’EP d’esordio: «Un regalo agli altri e a me stesso»

Anche in merito alla scelta della neonata etichetta 21co, rispetto alle altre major che si erano fatte avanti per metterlo sotto contratto, Alex ha le idee chiare. “Credo che indipendentemente dall’etichetta, grande o piccola, un artista debba comunque fare il suo”, afferma. “Una persona deve sempre focalizzarsi sul suo essere e sul fare le sue canzoni. Non voglio vivere in un mondo in cui debba sperare che qualcuno aiuti l’arte, deve essere una cosa tua che senti dentro”.

“Mi sono sentito di scegliere come etichetta 21co, indipendentemente dalla grandezza delle altre che mi hanno proposto, perché è più concentrata e meno dispersiva”, spiega Alex. “Posso decidere più cose io come ho fatto fino adesso. Poi mi voglio sempre sentire me stesso e, andando avanti, mi piacerebbe molto sperimentare a livello di produzione, fare cose nuove che rimangano coerenti con la mia persona e la mia musica”.

E mentre il cassetto va riempiendosi di nuove canzoni, ora per il giovane artista è tempo di incontrare i fan. “Non vedo l’ora di poter toccare le persone che mi hanno visto crescere all’interno del programma, di parlare con loro”.

Foto da Ufficio Stampa ABOUT