Si intitola ‘Faiv’ il nuovo album di Dani Faiv. Un punto di svolta, tanta musica e featuring inediti. La nostra intervista.

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Il concetto del tempo che scorre, la differenza tra essere e apparire ma soprattutto tanta musica. Faiv, il quinto album in studio di Dani Faiv, rappresenta per l’artista spezzino indubbiamente un punto di svolta nella sua produzione. Uscito il 3 giugno, l’album contiene 16 tracce e tanti featuring, per dimostrare – a se stesso e al pubblico – di poter uscire dalla propria zona di comfort.

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«Volevo ripartire alla grande, dimostrando che non volevo rimanere nella mia comfort zone e basta. – ci dice Dani Faiv – È stata una sfida anche con me stesso, perché non ero così sicuro. Però ho sempre cantato, perché non farlo anche nel mio disco? Un brano però deve sempre colpirmi. Deve avere potenza come Venezia. Ho voluto dimostrare a me e al pubblico che posso fare altro, o quantomeno provarci».

A differenza dei progetti precedenti, Faiv ha avuto una gestazione – anche per questo motivo – un po’ più lunga. «Ci ho messo due anni per un po’ di cose che mi sono successe nella vita, però almeno un anno e mezzo ci voleva tutto» ci dice Dani Faiv. Spiegandoci che «il progetto è stato stravolto» e che «è stato un lavorone valorizzare ogni traccia, qualcosa che mancava secondo me negli altri dischi. Ogni canzone qui ha il suo special, il suo concetto. Per renderla proprio canzone al 100%».

Faiv, il concetto del tempo

«Ormai è tutto veloce e tutto così corto. I social stessi puntano ad accorciare tutto, da YouTube ai Reel e a TikTok. La gente è veloce perché la soglia dell’attenzione è scesa. Purtroppo è così. Penso che si debba valorizzare di più ciò che abbiamo, pensare più a noi stessi. Voglio Essere, punto perché oggi è più facile apparire. In un mondo immaginario, se tutti fossimo invece di apparire forse staremmo meglio. Ma è una riflessione che faccio con me stesso».

Dani Faiv

Con queste parole Dani Faiv ci sembra quello che sembra un po’ essere il concept alla base di queste tracce. Il tempo sì, ma come anche il concetto stesso ci renda nulla più che un punto. Un elemento che ritroviamo anche nella cover.

«Come ogni disco e canzone, anche la copertina per me è arte. E mi piace che l’arte sia soggettiva e che ognuno possa interpretarla a proprio modo. Questa cover può avere due interpretazioni. Da un lato proteggo la mia parte vecchia, riprendendo la cover di Scusate se esistiamo. Dall’altro forse abbraccio un computer. Mi sto tenendo a lui e viceversa. E poi volevo dare l’idea che da lontano ero un punto».

I featuring

Anticipato dai singoli Anno Zero, Luna Nera, Facce Vere con Nayt e Foto Di Noi feat. Drast (Psicologi), Faiv è l’album in cui Dani Faiv ha sperimentato di più. 

«Drast è un cantautore e un musicista incredibile. – ci dice – Mi ha proposto diverse cose e ho scelto il pezzo che sentivo più mio. Poi abbiamo iniziato a lavorare».

C’è anche poi un omaggio al mondo cinematografico in Amelie, realizzata insieme a Leon Faun. 

«Leon Faun è un artista incredibile e un amico. Una bella persona, mi vedrete lavorare spesso con lui. Il brano è nato perché volevamo fare una canzone d’amore. Mi è piaciuto inserire Amelie perché il mondo non è così meraviglioso come dice lei e per rendere meno banale la canzone d’amore. Leon Faun l’ha valorizzata ancora di più, ha fatto linee melodiche che potrebbero essere altri ritornelli».

Se Weed Soldi Sesso porta poi avanti l’intesa artistica con Gemitaiz, del tutto inediti sono i duetti con Emis Killa (in Icona Hip Hop) e con Nayt (in Foto Di Noi). Particolari, infine, sono la partecipazione speciale di M¥SS KETA in How To e il feat con KKRISNA, co-autore di Shaq E Kobe.

«Per me, questo voleva essere un disco più completo. Volevo rappresentasse una svolta, poi dipende dal pubblico. Quando ascolto l’album sono contento di tutte le tracce. Credo che siano tutte hit. Il fatto che ci sia tantissima musica sposta un po’ l’attenzione, ma io sono contento» dice Dani Faiv.