Abbiamo incontrato Tancredi in occasione dell’evento di lancio di Wallapop. E ci ha parlato di ‘Splendido Splendente’ e di nuova musica.

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Donatella Rettore chiama e Tancredi risponde. La nuova versione di Splendido Splendente è stata infatti opportunamente modernizzata e arricchita proprio dal cantautore, in occasione del lancio in Italia dell’app Wallapop.

«All’inizio ho avuto un po’ di paura perché è un grande pezzo della musica italiana, ma poi mi sono lasciato andare. – mi dice Tancredi – Secondo me la resa è molto spontanea e mi son divertito tanto a farlo. L’idea di poter dare a Splendido Splendente una seconda vita mi ha fatto gasare. Ho scritto qualche verso, ho cercato di portare un concetto moderno parlando dei social. Ora c’è una versione distorta della realtà. Mi son divertito tanto».

«La cosa bella è che ogni persona intende i pezzi come vuole. Scrivere sopra Splendido Splendente lo rende diverso dalla versione originale».

A proposito di Wallapop, chiedo a Tancredi quali oggetti di seconda mano ama acquistare. «Sono appassionato di vestiti. – mi risponde – Mi piacciono i completi vintage e mi piace l’idea di portare capi vecchi in contesti giovanili. Il contrasto vintage – giovane a me piace tanto».

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Tancredi, nuova musica in arrivo

Parlando di musica, faccio notare al cantautore che proprio in questi giorni il suo nome è tornato in tendenza su Twitter.

«Nulla da togliere agli altri social, ma Twitter è il mio preferito. – mi confessa – È tutto scritto, lascia meno spazio all’immagine e più spazio all’espressione. Su Twitter si è creato un bel mondo. Lo uso in modo un po’ scherzoso, ogni tanto mi trovo in tendenza e mi fa molto ridere perché non sto facendo molto a livello di uscite».

Eppure – preciso – il suo nome è spesso accostato ad alcuni suoi brani, rimasti indelebili per tanti che lo seguono.

«È il motivo per cui faccio musica. – spiega – Dividerei la musica in due grosse bolle. In una c’è la parte commerciale. Si devono fare le canzoni, ma a volte lasciano il tempo che trovano. Altre sono scritte perché c’è un bisogno. Il mio approccio è sempre il secondo, perché poi nel lungo tempo sono le cose che rimangono veramente. Leggi dell’Universo è la mia canzone più personale oltre a Iride. Spero resti perché le persone possono ritrovarsi tanto nelle parole del testo».

Nulla di male però – aggiunge poi Tancredi – a scrivere canzoni più leggere.

«Paradossalmente – dice – puoi anche scrivere per divertirti. Non deve esserci per forza un messaggio dietro. Se l’emozione arriva, che sia divertimento o tristezza, il lavoro dell’artista è stato fatto. Sto scrivendo tanto e ho affinato tanto la scrittura perché mi sono liberato di tanti preconcetti. Ora la mia scrittura è molto più fluida. Scrivo tutto in studio, ma a volte anche senza rime. Prima ero fissato, ora non le uso spesso perché mi concentro su ciò che voglio dire più sulle decorazioni».

«Più crudo secondo me arriva di più».

Infine, chiedo a Tancredi qualcosa sui live che lo attendono nel 2022.

«Speriamo che non ci richiudano, però io non vedo l’ora. – risponde – Sto preparando tante belle cose, perché il mio concetto di live è che sia un’esperienza diversa da Spotify. Voglio fare tutto suonato e ci sarà da urlare tanto. Soprattutto con le nuove cose che usciranno. Nulla da togliere al mio progetto precedente, ma adesso c’è una consapevolezza diversa e un approccio al lavoro più professionale».