I commenti ‘a caldo’ di Gaudiano, Dellai, Wrongonyou e Davide Shorty dopo essere stati selezionati per partecipare a Sanremo 2021.

Saranno sei vincitori di Sanremo Giovani e due artisti selezionati da Area Sanremo a formare il cast delle Nuove Proposte del prossimo Festival di Sanremo. Abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con i cantanti il giorno successivo alla finale di Sanremo Giovani, per capire le loro sensazioni e cosa si aspettano da questa avventura.

Gaudiano – Polvere da Sparo

Si intitola Polvere da sparo il potente brano con cui il giovane cantautore pugliese Gaudiano parteciperà alla gara delle Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2021. Una canzone pop dalla forte identità, caratterizzata da ritmiche incalzanti, per affrontare in modo autentico, viscerale, tagliente, uno dei tabù della nostra società: il dolore per la perdita di una persona amata.

«Il confronto con Morgan è stato bellissimo, perché la sua domanda è stata diretta. – ricorda Gaudiano raccontando il confronto con Morgan (escluso poi dalla finale di Sanremo Giovani) – Mi ha messo nelle condizioni di parlare meglio del testo della canzone e mi ha consigliato di rifarmi a chi riesce a dire di più con meno parole. È un consiglio che prendo per buono da un grande della musica come Morgan. Prendo e porto a casa. Il mio tentativo sarà quello di riuscire a esprimermi al meglio mantenendo la mia cifra stilistica».

Sulla pandemia – che ha comunque influito sull’organizzazione dell’evento – Gaudiano commenta: «Personalmente non ha inciso negativamente, perché la Rai ci ha permesso di gestire la cosa nel migliore dei modi. Avevamo convocazioni ben precise e lontane dalle prove, avevamo tempo di riposarci, tutto era organizzato nel migliore dei modi. Certo è una situazione atipica, ma per me è già atipico essere a Sanremo».

«Confrontandomi anche con gli altri artisti – continua poi il cantautore – è venuto fuori un sentimento comune. La finale di Sanremo Giovani è stata l’ultima ansia e guardiamo al Festival. Ma non avremo mai l’ansia che abbiamo vissuto qui. Avremo più un atteggiamento di festa, come se fossimo un unico cast».

«Per affinità – conclude poi Gaudiano – tifo Wrongonyou».

Dellai – Io sono Luca

Superata la prima fase del concorso di Area Sanremo, i fratelli Matteo e Luca Dellai si sono trovati curiosamente ad affrontare un’accesa, ma illuminante discussione che fa perno sul titolo del brano in gara, intitolato inizialmente Castelli di Carte. Il duo e i suoi addetti ai lavori sono giunti, infine, alla conclusione che quella canzone parla proprio di Luca, coautore e protagonista di un brano che, in fondo, rispecchia un po’ tutti noi con le nostre paure e le sfide di tutti i giorni.

«All’inizio volevamo iscriverci a Sanremo Giovani, ma per problemi tempistici non ce l’abbiamo fatta. – raccontano i Gemelli – Così abbiamo scelto Area Sanremo. Facciamo musica da tempo, ma stiamo finendo l’università. Ci siamo decisi a partecipare ad Area Sanremo perché il pezzo ci piaceva molto. Da lì è stato un susseguirsi di eventi che non ci aspettavamo».

«Con gli altri ragazzi – raccontano i gemelli – condividevamo lo stesso hotel. Si è creato un legame forte, stavamo veramente bene tra di noi. I ragazzi di Area Sanremo arrivano da diverse dirette, ma non ci sentiamo esclusi. Siamo tra i più nuovi, ma per noi è una sfida. Alla fine c’è sempre qualcuno che ha fatto più di te».

«Abbiamo cercato di puntare sull’immagine e soprattutto sulla musica. Il resto viene di conseguenza».

Wrongonyou – Lezioni di Volo

Lezioni di Volo, scritta e prodotta insieme ad Adel Al Kassem e Riccardo Scirè, nasce in seguito ad un periodo di profonda crescita personale e artistica che Wrongonyou ha maturato  durante i mesi del primo lockdown, mesi che Marco Zitelli (vero nome dell’artista) ha dedicato al dialogo con sé stesso. La naturale conseguenza è stata esprimere attraverso musica e testi questa sua nuova fase di maturità e libertà, convogliati in un brano coinvolgente e contemporaneo, che rafforza ulteriormente l’identità di Wrongonyou, unica nel panorama italiano, capace di far coesistere la melodia italiana con le atmosfere folk, ormai un vero e proprio marchio di fabbrica dell’artista.

«Perché non sono tra i Big? – dice Wrongonyou – Penso sia una questione di ascolti e di numeri. Io sono molto contento del cast di Amadeus, che è innovativo, e sono molto felice che ci siano molti amici dentro. È un Festival molto giovane e credo sia una questione di numeri, non sui social ma sui contatori degli ascolti. Sono anche tutti artisti molto bravi».

«Io favorito? – conclude il cantautore – Non direi. Ho iniziato a cantare in italiano da quasi due anni e mi sembrava giusto iniziare dalle basi. Quindi abbiamo fatto questo percorso».

Davide Shorty – Regina

Dopo aver affrontato l’impegnativa finale, il cantautore, rapper e producer siciliano Davide Shorty è ufficialmente tra i vincitori di Sanremo Giovani e gareggerà tra Le Nuove Proposte della 71esima edizione del Festival di Sanremo con il brano Regina (Totally Imported/The Orchard).

«Per me è un’opportunità di crescita per conoscermi meglio e per imparare a usare la pressione con la forza. – ci dice Davide – Un motivo per tirare fuori lo spirito di sopravvivenza».

«Non la vedo come una questione di riscatto nei confronti di X Factor, perché quell’esperienza per me è stata molto positiva. È stato negativo quanto venuto dopo, ma è dipeso da come stavo io. Ho attratto un determinato tipo di persone. Ho imparato che bisogna sempre stare attenti alla salute mentale. Più che riscatto, per me è una crescita. – racconta il cantautore sulla sua partecipazione a X Factor – Nel periodo di X Factor indossavo panni che mia avevano messo addosso. Ora ho un vestito che mi sono cucito io, con persone che ho scelto e che mi calza a pennello. Sono più centrato e ho imparato a volermi bene. Non smettiamo mai di imparare».

«Faremo un grandissimo lavoro orchestrale, perché al Festival ci sarà un organico pazzesco. – conclude Davide – Bisogna saperlo gestire. Alla luce di questo devo stare molto attento a capire chi dirigerà l’orchestra, ma ho già più o meno un’idea».