Per il Natale 2020, in assenza del tradizionale concerto, Valerio Scanu regala ai fan il doppio progetto ‘Canto di Natale’ per cantare la speranza. La nostra intervista.

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Dal 2012 il concerto natalizio di Valerio Scanu era il modo con cui l’artista aveva deciso di scambiare i propri auguri con i suoi fan. Un evento diventato tradizione che l’emergenza sanitaria ha reso impossibile in questo 2020. Così, per non lasciare del tutto solo il pubblico, il cantante ha optato per un doppio progetto discografico (un album e un film) in cui la musica diventa immagine.

Anticipato dal brano inedito L’Aria del Natale, il lavoro di Scanu comprende dodici tracce raccontate anche grazie alla collaborazione di Massimo Lopez e Remo Girone. “Cantare la speranza in un periodo come questo è molto importante – ci racconta Valerio – In un momento di forte incertezza è l’unica cosa alla quale ci si appiglia per avere un risvolto positivo. Non si può fare altro che migliorare e dobbiamo sperare, anzi sicuramente sarà così, che le cose vadano meglio.”

L’artista non nasconde la tristezza di un appuntamento mancato. “Per la prima volta dal 2012 non potrò fare il mio concerto di Natale ed è una cosa che mi dispiace molto, per questo ho cercato di mitigare quanto più potessi con questo progetto. Ogni anno l’evento natalizio era un modo di avere un contatto con i fan e di farsi gli auguri: questa volta non ci sarà il concerto ma c’è stato questo progetto che non sarà come la musica live, ma è il primo progetto natalizio importante che è stato creato perché resti nel tempo.”

‘Canto di Natale’: racconto cinematografico e musica

“La scaletta di questo album è stata scelta dopo aver scritto il racconto – ci svela Valerio Scanu – Ogni brano è correlato a una a una parte precisa della storia ma non posso svelare troppo perché se no si perde il gusto di vederlo! L’idea del racconto cinematografico è nata nel momento in cui ho capito che non avremmo potuto fare il consueto concerto natalizio: volevo cantare il Natale.”

Fra le tracce, si diceva, c’è anche il singolo inedito che ha lanciato il progetto. “Ho commissionato L’Aria del Natale a un autore e amico, Gabriele Oggiano, che si è cimentato nella scrittura nell’arrangiamento di un brano natalizio. È stato lui a coinvolgere il coro di voci bianche del Laboratorio Musicale di Badesi dato che io volevo un coro di bambini per questa canzone perché portano gioia e speranza.”

Ma i piccoli cantori non sono gli unici ospiti di ‘Canto di Natale’. “Ho coinvolto in questo progetto Massimo Lopez e Remo Girone. Massimo ho avuto modo di conoscerlo e di lavorare con lui durante Tale e Quale Show nel 2015 e da lì siamo sempre rimasti in contatto. Remo Girone, invece, non ho avuto ancora occasione di conoscerlo dal vivo perché mi è stato presentato via etere. Entrambi, quando è stato proposto loro il progetto, non hanno esitato a dire subito di sì. È stato un lavoro di squadra per amore del Natale.”

Fare musica in questi mesi è stato un modo per stare vicino ai miei fan. È stato un periodo complicato però continuare a cantare è anche un modo per pregare e avere fede perché, come si dice ‘chi canta prega due volte’.

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Il Natale dell’infanzia e l’augurio per il 2021

Chiediamo, quindi, del suo rapporto con le Feste e Valerio ritorna alla sua infanzia. “I miei primi ricordi legati al Natale, di quando ero bambino, vanno alle grandi tavolate e alla famiglia unita. Anche oggi lo è ma se mi guardo indietro, ovviamente, molte persone di quella tavola non ci sono più. Sono cose che ricordo con grande affetto e malinconia. Questo Natale questo sarà molto difficile perché le grandi tavolate non ci potranno assolutamente essere ma ci faremo forza e speriamo in un Natale migliore per il 2021.

E ci auguriamo tutti un nuovo anno più scoppiettante e carico di musica soprattutto dal vivo. Sicuramente si lavorerà per un disco di inediti ma per il momento non è in cantiere. Per ora speriamo assolutamente di riprendere con la musica live che è la cosa che a noi i cantanti manca di più.”

Foto da Ufficio Stampa Comunicazione Globale Promotion