Raffaele Tovazzi è il primo filosofo esecutivo in Italia e, da quest’anno, è ospite fisso di ‘Freedom’. Ma tv e filosofia vanno d’accordo?

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Raffaele Tovazzi è il primo Filosofo Esecutivo in Italia. Grandissimo sostenitore della praticità della filosofia, Tovazzi diffonde la propria idea di una filosofia presente nelle nostre vite più di quanto possiamo credere. Dopo podcast, radio e video, per Raffaele è arrivata la prima esperienza televisiva, diventando ospite fisso di Freedom, il programma condotto da Roberto Giacobbo. Ma filosofia e tv possono andare d’accordo nel 2020?

«Ci hanno insegnato che la televisione ormai è morta e che la radio è stata superata dai podcast. – ci dice Raffaele – Ma è veramente così? La mia recente esperienza su Italia1, con Roberto Giacobbo, mi ha dimostrato esattamente il contrario».

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«Il ritorno che ho avuto da una singola ospitata in televisione rispetto a quello che avevo facendo podcast è sproporzionatamente a favore della televisione. La tv ha una capacità di coinvolgere a livello popolare una massa di individui che non hanno ancora scoperto i benefici e i lati oscuri del digital».

Raffaele Tovazzi: Freedom e i content creator

I suoi interventi in Freedom sono, di fatto, un angolo pensato per aprire la mente e offrire approfondimenti e nuovi spunti di riflessione per mettere il pensiero in azione.

 «Avevo qualche perplessità al pensiero di portare la filosofia all’interno di un programma su Italia1 – conclude Tovazzi – ma la fede di Roberto nei confronti della tv mi ha conquistato completamente. Siamo portati a considerare i media come compartimenti stagni, ma in verità fanno parte di un unicum che si chiama comunicazione. Se parliamo di futuro della televisione, è imprescindibile che la tv impari la lezione del digital. Vince chi è in grado di creare contenuti che sanno intrattenere, istruire, informare. In Freedom tutto viene fatto egregiamente, è un programma di content creator. Roberto ha la capacità di far pensare, di riuscire a diffondere conoscenza e storia. E a partire da oggi anche di filosofia».