La nostra intervista a Jo McLaren, stunt coordinator sul set di Maleficent – La Signora del Male, disponibile dal 12 febbraio in 4K Ultra HD, Blu-Ray e DVD.

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Dal 12 febbraio sarà disponibile nei migliori negozi fisici e online in formato 4K Ultra HD, Blu-Ray e DVD Maleficent – Signora del Male, secondo film Disney ispirato alla favola di Malefica. Tra i contenuti extra, sarà possibile scoprire in che modo gli effetti speciali hanno contribuito a rendere la pellicola ancora più realistica, soprattutto in riferimento al volo delle Creature Magiche. Noi ci siamo fatti raccontare qualcosa in più da Jo McLaren, coordinatrice degli stuntmen del film, che ha già lavorato a progetti come Cats e Overlord.

Ciao Jo, prima di tutto sono molto felice di sentirti. Come stunt coordinator di Maleficent – Signora del Male, credo che tu abbia lavorato veramente tanto. Qual è stata la parte più complicata di tutto il lavoro?
Sicuramente il fatto che volevamo far apparire il volo delle Creature Magiche – e anche i vari salti in aria che erano previsti nelle scene di volo – il più naturale possibile, ovviamente senza che si vedessero i vari fili che ogni attore aveva dietro le spalle. I movimenti dovevano sembrare reali, come se avessimo a che fare con ali vere. Questo ha richiesto un certo sforzo nella ricerca e nello sviluppo. E, oltre a ciò, devo aggiungere la difficoltà di rispettare la tabella di marcia, le varie scale di grandezza e i movimenti veloci, tenendo ovviamente sempre in conto l’importanza della sicurezza. Dovevamo fare in modo che tutto fosse corretto e sicuro.

Immaginavo che la parte del ‘volo’ fosse in effetti una delle difficoltà principali. In che modo ha cambiato il tuo solito metodo di lavoro?
Sì, abbiamo faticato molto soprattutto nelle scene di decollo e di atterraggio delle Creature Magiche. Abbiamo usato uno strumento che si chiama tuning fork, che sembra realmente una forchetta ed è molto utile soprattutto per gestire l’equilibrio degli attori. Ha veramente funzionato per il cast in termini di movimenti e li ha anche aiutati nei dialoghi.

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C’è una scena che reputi sia stata particolarmente difficile da realizzare?
Senza ombra di dubbio le scene di battaglia. Ma devo dire anche che ne sono particolarmente soddisfatta. Avevamo a che fare con circa 70-80 stuntmen che dovevano appunto supportare gli attori e avevamo 20 stuntmen che dovevano invece occuparsi delle scene in volo durante le battaglie. È stato un momento particolarmente complicato e impegnativo. Soprattutto nella gestione delle dimensioni della scena.

Posso immaginare. È la scena di cui vai più fiera?
Sicuramente è stata la più complicata. Però sì, devo confessare che è anche una delle mie scene preferite, perché è stato molto emozionante girarla e poi rivederla. C’è molta azione, per cui dal punto di vista del lavoro di stuntmen c’è stato un gran da fare. Anche le scene con Angelina sono state tutte bellissime. Maleficent è un personaggio straordinario e Angelina riusciva a far sembrare ogni movimento come se non ci fosse alcuno sforzo dietro. Ma se proprio devo scegliere la mia scena preferita direi quella della battaglia.

Hai lavorato a tantissimi film, c’è qualcosa che in questi anni è cambiato nel tuo lavoro?
Beh, ovviamente c’è stato il cambiamento portato dai effetti visivi. Ed è bellissimo lavorarci perché ciò che otteniamo sono indubbiamente risultati migliori in modo naturale. Puoi creare grandissime sequenze. In questo senso, è aumentata anche la sicurezza, questo è un dato importante. Con gli effetti visivi puoi eliminare i fili. Sicuramente è complicato, ma almeno puoi realizzare scene che prima erano impossibili da girare e farle in totale sicurezza. Basta avere un green screen.