Shade ci racconta ‘Allora Ciao’, il nuovo brano uscito il 10 gennaio che mostra un volto inedito del rapper, più intimo e personale.

Avevamo incontrato Shade in occasione di Up! Xmas 2019 e ci aveva raccontato di essere impegnatissimo nella scrittura e, infatti, venerdì 10 gennaio è uscito Allora Ciao, un brano dal sapore malinconico anticipato però da uno spassoso freestyle che cita la saga di Ritorno al Futuro. Ecco cosa ci ha raccontato Shade di Allora Ciao.

Ciao Vito come stai? Partirei dal freestyle, che ho trovato geniale. Come ti è venuta l’idea?
L’idea è arrivata dai miei fan. Nel momento in cui ho annunciato che sarebbe uscita una nuova canzone, si sono divisi in due fazioni. C’era chi voleva una canzone più rap, come quelle che facevo tempo fa sullo stile dei freestyle, e chi invece voleva una canzone che lo facesse emozionare come quelle recenti. Alla fine mi sono detto Perché il vecchio Shade non sfida quello nuovo nel prossimo freestyle?. L’escamotage per far sì che si incontrassero doveva per forza essere un viaggio nel tempo. E quale metodo migliore se non il masterpiece del cinema mondiale, Ritorno al Futuro?

Tra l’altro, tu nel video del freestyle indossi gli stessi abiti sfoggiati in un altro celebre video, come i fan hanno notato…
Sì, anche le scarpe solo delle Nike Air Force che avevo quando ero più piccolo, nel 2012. Quasi lo stesso outfit che avevo nel video di Lavanderie Ramone.

Esatto. Hai ricreato volutamente il look, quindi.
Sì, sono contento che l’abbiano colto. Non me l’aspettavo lo cogliessero così in tanti.

Dimmi la verità, lo Shade di un tempo ti direbbe proprio quelle cose se ti vedesse ora?
Assolutamente sì. È stato il freestyle più facile da scrivere per me, perché sapevo già chi andavo a sfidare da entrambe le parti. Sapevo cosa mi avrebbe detto Shade dieci anni fa e so cosa gli risponderei adesso. È stato molto semplice. Chiaramente quando sei più piccolo vedi tutti gli artisti sovraesposti come il male più grande del mondo. Tante volte magari qualche ragazzo più piccolo mi muove qualche critica e io non mi sento neanche di biasimarlo o di dargli troppe spiegazioni. Quando sei piccolino, hai una mentalità che ti costringe a schierarti. E io all’epoca ero nello schiera dei super rapper underground freestyler. Quindi è un freestyle reale.

Ok, parliamo di Allora ciao. È una canzone molto romantica e la affronti tutta da solo, senza una partner o un featuring. Da dove nasce questo brano?
Quando scrivo questo tipo di pezzi sono sempre molto personali. Ma a volte scrivo un ritornello che non è proprio semplice da cantare e su cui, a mio parere, una voce femminile sta meglio. Penso a Irraggiungibile o Figurati Noi. In questo caso ho scritto la canzone con l’intento di cantarla, dall’inizio alla fine. Era da un po’ che non facevo un pezzo d’amore da solo. Anzi, probabilmente non ho mai scritto un pezzo così intimo e personale e pensavo fosse il momento di farlo. Avevo fatto molti tentativi e, come ti avevo detto, ho scritto proprio tanto. Allora Ciao è il brano che mi faceva uscire di più dalla comfort zone del canone con le strofe rappate un po’ tecniche e il ritornello martellone con la voce femminile. Allora Ciao ha le strofe e il ritornello cantato. C’è la parte tecnica ma stavolta è nello special, quindi stravolge un po’ i crismi tipici dei miei singoli. Era la scelta giusta da fare.

Ma hai avuto qualche dubbio prima di lanciare un singolo così diverso?
Sì, ne ho avuti tantissimi. Ma sono fortunato perché le persone che avevo intorno erano molto convinte, il mio manager su tutti. Lui ci credeva tantissimo e infatti mi ha detto Visto? Alla fine avevo ragione io. Ma anche la mia discografica ha creduto subito in questo brano più di quanto ci credessi io e questo mi rende molto felice, perché almeno non sono da solo.

Senti, una critica i fan però te l’hanno fatta perché manca lo Shade! iniziale. Sarebbe stato un po’ too much
Bravissima, hai detto proprio la cosa giusta. Fare Shade! su un pezzo triste sarebbe stato too much. Magari su quelli un po’ più up è perfetto, ma in questo caso era un po’ troppo.

Potevi farlo ASMR, come dici nel freestyle.
Bravissima, uno Shade sussurrato. Magari alle ragazze sarebbe anche piaciuto (ride, ndr).

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Del video cosa puoi dirmi?
È in uscita, è girato. Tutti mi chiedono il significato di questa bussola e nel video viene più o meno spiegato. La bussola non è una bussola che punta al Nord, ma – citando Jack Sparrow – punta alla cosa che più desideri al mondo. È quindi un viaggio attraverso i ricordi di una persona e le cose che più desideri rivivere. Non sempre abbiamo una bussola per capire quello che vorremmo, sarebbe bello averla.

Questa canzone è veramente importante per te, hai considerato Sanremo come si è vociferato?
Sanremo è stato considerato e, allo stesso tempo, sconsiderato, perché fare due Sanremo di fila è proprio da sconsiderati! Non era nelle mie intenzioni, mi ero detto di non farlo. E poi avrei voluto portare un altro tipo di brano, un brano meno sanremese paradossalmente. Mi piacciono i brani up fatti a Sanremo. Ricordo la canzone di Gabbani o la presenza di Rovazzi come ospite lo scorso anno, quando ha cantato Andiamo a comandare con l’orchestra, fu una cosa incredibile. Credo che un pezzo diverso ti resti anche più in mente.

Quindi ora stai scrivendo?
Sì, sto scrivendo tantissimo e vorrei riuscire a far partire questo Shade 2.0 – quello che ha cantato Allora Ciao – e lanciarmi sempre più lontano da quella che fino ad ora è stata la mia comfort zone.

Allora grazie mille Vito!
Allora ciao!