Abbiamo ascoltato in anteprima gli inediti dei concorrenti di X Factor 2019: ecco qualche anticipazione su quello che sentiremo il 21 novembre.

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Giovedì 21 novembre la puntata di X Factor sarà senza dubbio speciale: i concorrenti rimasti in gara presenteranno infatti i propri inediti, sperando di riuscire a mettere piede – oltre che in tv – anche nel mercato discografico. Abbiamo ascoltato gli inediti dei ragazzi in anteprima e ce li siamo fatti raccontare da loro. Ecco qualche anticipazione.

Eugenio Campagna. Di puntata in puntata, l’appeal di Eugenio Campagna nei confronti del pubblico è cresciuto, tanto da essere considerato attualmente uno dei favoriti alla vittoria. Il suo inedito – Cornflakes – lo abbiamo già ascoltato in puntata in realtà, e infatti Eugenio precisa subito che si tratta di «un inedito senza sorprese». «Si tratta della solita canzone d’amore – spiega Campagna – vissuta però in solitudine in una camera. Spero che questo brano possa essere di tutti perché ci tengo molto». Prodotto da Fabrizio Nardelli («Con lui lavoro benissimo» spiega il cantautore), artista non a caso affiliato a Gazzelle, il brano appare subito molto radiofonico calcando le orme ormai già segnate della scuola cosiddetta indie. «Per scrivere devo essere molto lucido – conclude Eugenio – cerco una connessione con la realtà. Mi piace infatti definirmi membro del real pop, perché dico le cose come stanno senza girarci troppo intorno».

Giordana Petralia. La discussa cantante del Team Sfera Ebbasta si presenta sul palco senza la sua arpa, con un singolo scritto – tra gli altri – da Sia. Chasing Paper – questo il titolo – vanta tra l’altro la produzione di Shablo. «Questo brano mi descrive al 100% – spiega Giordana – e descrive il mio percorso qui, perché ho sempre cercato di trovare un equilibrio. Nella seconda parte del brano, proprio come nella vita, spero di spiccare il volo. Lo spero anche io, Sia è la mia cantante preferita».

La Sierra. I due ragazzi del Team di Samuel ripropongono il loro inedito Enfasi, già ascoltato alle audition. Anche qui, però, con qualche opportuna modifica. Il pezzo è stato infatti prodotto nientemeno che da Big Fish. «La canzone sarà in una forma diversa – spiegano i ragazzi – l’abbiamo scritta anni fa e siamo molto contenti di aver trovato la fine del percorso di questo brano. Con la scrittura speriamo di aprire qualche cassetto».

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Nicola Cavallaro. Il cavallo pazzo del Team di Mara Maionchi ha scelto un brano in inglese – Like I Could – scritto da Tom Walker con Jon Green e Jordan Riley. Nicola ci tiene però a precisare subito che ama considerarsi un cantautore: «Scrivo per un bisogno interiore e per fare arrivare agli altri un messaggio di speranza. – spiega – Abbiamo dimenticato come si comunica». Messo da parte il proprio archivio, Nicola ora dovrà però cimentarsi col suono graffiante di Like I Could, prodotto da Michele Canova. «Credo che sia un inedito dalle sonorità internazionali – spiega Nicola – con un testo super dritto nella sua semplicità. Si tratta di una storia d’amore in cui lui promette a lei un amore che nessuno potrebbe darle».

Davide Rossi. Scritto da Roberto Vernetti e Michele Clivati, l’inedito di Davide si intitola Glum. «Di questo brano mi incuriosisce il contrasto – anticipa il ragazzo – perché la melodia è felice, ma il testo è triste. Penso sia un brano coerente col percorso che ho fatto finora. X Factor mi sta aiutando a trovare la mia identità».

Sofia Tornambene. Anche Sofia ripropone l’inedito delle audition, A domani per sempre. Prodotto da Shablo, il brano avrà tuttavia un sound differente da quello del primo ascolto. «Sono onorata di essere arrivata qui – esordisce Sofia – questo è il primo brano che ho scritto senza l’aiuto di mio padre, per dimostrargli che anche io so scrivere. So che è un brano che parla d’amore. Io non mi sono mai innamorata ma ho voluto descrivere cosa penso che sia per me l’amore». Il brano riarrangiato per Sofia è stato comunque un piccolo shock. «Sono rimasta sconvolta, ma penso sia normale faccia strano. – scherza – Shablo è un professionista e mi fido ciecamente di lui, lo ringrazio».

Booda. L’inedito dei Booda – Elefante – è super energico, proprio come la band. «Lo abbiamo scritto in due giorni. – spiegano i ragazzi – Lo consideriamo il nostro primo bambino e non volevamo risultare troppo sbagliati. Ci tenevamo a portarlo in italiano perché non siamo molto bravi in inglese». «Si tratta del racconto di una giungla urbana – conclude la band – ci sono allegorie, animali e il messaggio è che è importante continuare a lottare, perché si può».