‘The Traitors Italia’: da Castel Valer a Castel Nanno, i luoghi del Trentino dove arte, storia e mistero si incontrano.

Nel cuore del Trentino, tra i filari della Val di Non e le nebbie dei suoi castelli, si muovono alleanze, inganni e tradimenti. Ma non siamo nel Medioevo: siamo sul set di The Traitors Italia, il nuovo reality psicologico di Prime Video, condotto da Alessia Marcuzzi e prodotto da Fremantle Italia per Amazon MGM Studios in collaborazione con la Trentino Film Commission.

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Le riprese si sono svolte in due delle architetture più iconiche e affascinanti del territorio: Castel Valer e Castel Nanno, due manieri che custodiscono secoli di storia, arte e simboli, oggi riscoperti anche attraverso il linguaggio visivo di una produzione contemporanea.

La Val di Non come palcoscenico visivo

The Traitors – format premiato ai BAFTA e agli Emmy – ha trovato nella Val di Non un set naturale perfetto per la sua estetica sospesa tra realtà e finzione. I castelli, avvolti dalla foschia e circondati da boschi, hanno fornito l’atmosfera ideale per un racconto di manipolazioni e strategie, amplificando il senso di tensione e mistero.

Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto della Trentino Film Commission, dell’Azienda per il Turismo Val di Non e del Castello del Buonconsiglio – Monumenti e Collezioni Provinciali, che da anni lavorano per valorizzare il patrimonio storico e culturale della valle.

Dietro lo show c’è un lavoro collettivo di tutela e promozione del territorio: una forma di diplomazia culturale che attraverso l’audiovisivo porta l’arte e l’architettura trentina nel mondo, con un’attenzione anche alla sostenibilità ambientale grazie al protocollo Green Film.

Castel Valer: la vertigine gotica del potere

Tra i castelli più imponenti del Trentino, Castel Valer domina la Val di Non dal comune di Ville d’Anaunia, incastonato tra vigneti e rocce. Il suo nome deriva dalla cappella dedicata a San Valerio, e la sua prima menzione risale al 1297, in piena espansione tirolese.

Fondato nel 1211 dai conti di Appiano come torre di guardia militare, il castello passò poi ai Coredo e infine, nel Trecento, alla famiglia Spaur, che lo abitò fino al 2021. Oggi appartiene alla Provincia autonoma di Trento, ma conserva ancora intatti gli arredi, le stufe storiche e gli affreschi originali.

La sua torre ottagonale di 40 metri – la più alta del Trentino – è un capolavoro di ingegneria medievale. Gli Spaur ne fecero un vero e proprio palazzo nobiliare, arricchendolo di sale affrescate e soffitti lignei intagliati. Nella Cappella di San Valerio, i pittori bergamaschi Giovanni e Battista Baschenis realizzarono nel Quattrocento un ciclo pittorico di rara intensità cromatica: una Natività vibrante di luce e di simboli, che ancora oggi trasmette il fervore religioso e artistico dell’epoca.

Nel linguaggio visivo di The Traitors Italia, Castel Valer diventa molto più di un set: è un organismo scenografico vivente. I suoi corridoi, i giochi di luce, le ombre sulle pareti di pietra, amplificano l’idea di labirinto mentale, dove nulla è come sembra e ogni stanza nasconde un segreto. L’arte gotica del castello si fonde così con la grammatica televisiva del reality, creando un cortocircuito estetico che restituisce un’Italia misteriosa e cinematografica.

Castle Valer – Shutterstock

Castel Nanno: il Trentino delle leggende

A pochi minuti di distanza, Castel Nanno racconta una storia completamente diversa. È un maniero rinascimentale, elegante e geometrico, costruito tra il 1520 e il 1530 per volere di Giovanni Gaudenzio Madruzzo, padre del celebre principe vescovo Cristoforo Madruzzo. Ma le sue radici sono più antiche: le prime citazioni risalgono al 1264, e per secoli appartenne ai da Nanno, poi agli Spaur e ai Madruzzo.

La sua struttura, perfettamente quadrangolare, è protetta da quattro torrette agli angoli e da una cinta muraria che ne accentua la simmetria. Al centro, il mastio medievale – parzialmente crollato nell’Ottocento – racconta la sua origine fortificata.

A differenza di Castel Valer, qui domina una sobrietà rinascimentale, un equilibrio razionale che bilancia la potenza del paesaggio. Ma dietro questa calma apparente si celano storie oscure e leggende popolari: amori proibiti, processi alle streghe, alleanze tradite. The Traitors Italia ha scelto Castel Nanno per le riprese esterne proprio per questa sua natura simbolica: un castello che custodisce, insieme alla bellezza, la memoria del dubbio e della paura.

Castel Nanno – Shutterstock

Architettura come racconto

La forza di queste due location non risiede soltanto nella loro spettacolarità visiva, ma nella loro capacità di trasformare l’architettura in linguaggio narrativo. Le pietre, le torri, i cortili diventano metafore dei sentimenti umani che attraversano la serie: il sospetto, la lealtà, l’inganno.

L’arte medievale e rinascimentale del Trentino si intreccia così con il linguaggio del contemporaneo, dando forma a un dialogo inatteso tra storia e immaginario audiovisivo. Ogni episodio di The Traitors Italia è un piccolo esperimento estetico di storytelling architettonico, dove la bellezza del patrimonio diventa elemento di tensione, non semplice sfondo.

Cinema, paesaggio e sostenibilità

Dietro questo racconto visivo, la Trentino Film Commission continua a essere un motore culturale e produttivo d’eccellenza. Dal 2011 sostiene film, serie e documentari che sanno valorizzare il territorio, promuovendo pratiche sostenibili con il protocollo Green Film, primo fondo europeo che certifica la produzione cinematografica a impatto leggero.

Il Trentino è ormai un set a cielo aperto dove arte, natura e cinema si incontrano: da Murder Mystery 2 a Sanctuary, fino a The Traitors, la regione è diventata una delle mete più ambite dalle produzioni internazionali grazie ai suoi paesaggi poliedrici e alla qualità delle infrastrutture.

Dove la storia incontra l’immaginazione

Castel Valer e Castel Nanno rappresentano due anime complementari del Trentino: l’una gotica e visionaria, l’altra rinascimentale e armonica. Entrambe custodiscono secoli di arte e memoria, ma oggi tornano a vivere anche grazie alla forza della narrazione contemporanea.

Nel gioco psicologico di The Traitors Italia, questi castelli diventano protagonisti silenziosi di una riflessione più ampia: come la bellezza dei luoghi possa ancora parlare al presente, svelando il mistero di un’Italia che non smette di trasformare la propria storia in racconto.

Revenews