Da Isle of MTV Malta 2025 l’intervista ad Alok: «Gli artisti devono guardare al futuro e proteggere la cultura».

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Keep Art Human, che l’arte resti umana: è questo il concept intorno a cui Alok ha imperniato il suo nuovo show. Un live spettacolare, che guarda al futuro, completamente imbastito anche per il set di Isle of MTV Malta 2025. Dai filmati iniziali che mostrano una società distopica (tristemente possibile) alle mani che circondano la consolle e che sembrano guidare – come inquietanti burattinai – la crew, italianissima, degli Urban Theory. Il DJ brasiliano fa vibrare la musica con un racconto che è anche messaggio: non facciamoci controllare dall’intelligenza artificiale, l’arte non è nulla senza anima.

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Per Alok, tra l’altro, era la prima volta a Malta. E, proprio per questo, ha voluto fare le cose per bene. «Siamo molto concentrati sul nostro nuovo concept che si chiama Keep Art Human. – ci dice quando lo incontriamo in hotel, poche ore prima del live a Fosos Square – Con me c’è il gruppo italiano Urban Theory. Fondamentalmente creiamo una connessione non solo con le immagini dello spettacolo, ma anche con lo storytelling. È un manifesto: per fare arte hai bisogno di anima». Al centro di questo approccio c’è la crescente preponderanza dell’IA («Sta prendendo il controllo di tutto», dice il DJ).

Alok: Keep Art Human, una dichiarazione

Keep Art Human è dunque «una dichiarazione». «È impressionante vedere che, quando gli esseri umani sono collegati, possiamo creare pensieri straordinari. – spiega Alok – Ricordo che pubblicavamo sui social le prove dello show e le persone commentavano Questo è AI. Non lo è, ma è interessante rendersi conto del fatto che le persone non credano che gli umani siano in grado di fare una cosa simile, ora che l’AI fa tutto».

Per Alok, tuttavia, è una missione. «Una delle responsabilità di un artista è spingere la cultura in avanti e anche proteggere la cultura, in qualche modo. – ci dice – L’arte è uno strumento molto importante per questo motivo. L’intelligenza artificiale nasce per portare conforto, ma l’arte non è solo conforto. È anche confronto per farti pensare e riflettere. È così che creiamo la società: si basa sui contenuti artistici che consumiamo. Non solo musica, ma film, poesie, libri. Tutto ciò crea il nostro immaginario collettivo intorno a qualcosa. Io non voglio trasferire questo controllo della narrazione nell’AI».

I pro e i contro della tecnologia

Ciò non vuol dire che il DJ non sappia servirsi della tecnologia, all’occorrenza. Nei suoi show (avanguardia pura) spiccano droni, giochi di luce, effetti speciali. «Ho sempre visto la tecnologia come una grande alleata nella mia carriera. – spiega in proposito – Ogni volta che vediamo apparire una nuova tecnologia, anche noi cerchiamo sempre di integrarla con lo spettacolo. Ricordo che stavo facendo una performance di droni alle Nazioni Unite due anni fa per sensibilizzare le persone sulla protezione delle foreste. Un investitore ucraino è venuto da noi e ha detto Sono molto emozionato perché nel mio paese usiamo i droni come arma per uccidere gli altri. Tu li stai usando per portare consapevolezza. Integrare la tecnologia non solo porta consapevolezza, ma offre anche un’esperienza molto piacevole».

La grande sfida è dunque piuttosto «avere a che fare con la tecnologia umana, perché è molto diversa dalla programmazione. – continua Alok – Ha bisogno del nostro personale coinvolgimento». Qui entrano in gioco gli Urban Theory con le loro incredibili coreografie. «Il mio direttore creativo ha avuto questa idea di collegare gli Urban Theory alla mia performance al Coachella. Li ha inseguiti, ha visto ciò che stavano facendo e poi abbiamo co-creato questo concetto da zero. Siamo ancora nel processo di apprendimento. Sono fantastici, lavorano molto duramente e fanno solo miracoli».

«Sai cosa è interessante? – continua poi Alok riflettendo – Se dico a tutti Ehi, mantieni l’arte umana e ho un sacco di LED e di tecnologia, la gente non capisce il messaggio. Mi direbbero Di cosa stai parlando?. Se avessi solo i ballerini e niente da dire al riguardo, sarebbe una grande performance e poco altro. Ma quando combino entrambi gli aspetti, la gente dice Ok wow, l’essere umano è capace di fare qualcosa di straordinario. E poi arrivo con la narrazione, mantenere l’arte umana: ecco, tutto ha senso».

La musica: Alok e la collaborazione con Kylie Minogue

Va da sé che «il punto più importante di questo progetto non è quello che stiamo facendo oggi, perché forse in un anno sarà una performance completamente diversa, ma è il concetto». E anche – sottolinea Alok – «la bellezza di commettere errori». «Tutto è così perfetto al giorno d’oggi. – continua – Dobbiamo solo capire che gli esseri umani non sono perfetti. La parte migliore dello spettacolo secondo me è il finale: i ballerini si tolgono le loro maschere e iniziano a ballare in modo normale. Si rompe la quarta parete e le persone possono relazionarsi e vedersi come in uno specchio».

Non va dimenticata la musica, ovviamente, parte integrante della narrazione di Alok. Del resto, sperimentare fa parte del DNA del DJ, come dimostra il singolo con Kylie Minogue, last night i dreamt i fell in love. «Era molto importante che potessimo trovarci lì e non fare una canzone che funzionasse nell’industria musicale, ma non per la mia fanbase o la sua. – conclude – Penso che la cosa giusta per me, la mia più grande priorità quando collaboro con qualcuno, è che le persone possano relazionarsi con il mio sound, la mia firma».

In Italia Isle of MTV Malta 2025 verrà trasmesso sabato 13 settembre su MTV (canale Sky 131 e in streaming su NOW) e su MTV MUSIC (canale 132 e 704 di Sky e in streaming su NOW). Inoltre, sarà disponibile prossimamente on-demand su Paramount+.

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