C+S Architects completa la nuova scuola dell’infanzia ad Alzano Lombardo, un padiglione trasparente nel parco di Villa Paglia.

Alzano Lombardo ha una nuova scuola dell’infanzia. E che scuola. Un padiglione luminoso e prezioso, immerso nel verde storico di Villa Paglia, accoglie i 125 bambini dell’Arca di Noè. Progettata da C+S Architects di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, in collaborazione con lo studio Capitanio Architetti, la scuola è un esempio di innovazione spaziale e sostenibilità energetica, radicata nel territorio bergamasco ma con un’anima che guarda al design italiano del Dopoguerra.

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Un progetto innovativo, spiega Segantini, che si basa su un nuovo modo “di concepire gli spazi”. Secondo “una forma di abbattimento dei muri che, attraverso la trasparenza e l’intervisibilità, [che] privilegia la socializzazione, la creatività dei bambini e dei loro insegnanti coinvolgendo anche le famiglie e la comunità”.

Costruita in cinque anni con un investimento di 5,5 milioni di euro, finanziati da Regione Lombardia, Gse, Fondazione Cariplo e il Comune di Alzano Lombardo, la scuola si estende su 3.380 mq nell’area degli “orti” di Villa Paglia, parco vincolato dalla Soprintendenza. Il progetto, realizzato con il supporto strutturale dello studio Myallonier, impiantistico di MCZ, acustico di Andrea Breviario e geologico di Castaldia, reinterpreta il paesaggio della Val Seriana.

Scuola Alzano Lombardo Project: C+S Architects
Scuola Alzano Lombardo Project: C+S Architects / Immagine da Ufficio Stampa

L’ispirazione locale reinterpretata

Un muro in cemento rosso pigmentato, con inerti a vista, si innesta su via Montelungo, evocando i muri di contenimento locali. Questo elemento, che ospita contatori e un cancello con il logo della scuola, si trasforma in una rampa-gioco incisa con gli animali del celebre puzzle di Enzo Mari del 1957, omaggio al design italiano.

Le domeniche, sopra un tavolino davanti al camino, la mamma e la nonna sparpagliavano gli animali di Enzo Mari e io e mia sorella giocavamo a ricostruire il puzzle. Amavo quel gioco, amavo toccare il legno, amavo vedere come tutti i pezzi componevano un insieme dove tutte le figure si abbracciavano. Il calore di quel momento era custodito da qualche parte nella memoria per riaffiorare quando ho iniziato a pensare alla scuola di Alzano. Volevo che ogni bambino provasse quel calore nella mia scuola.

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Quell’idea di stare insieme, quel piacere di giocare imparando. Per questo ho proposto al team di incidere quegli animali lungo il percorso che conduce alla scuola, come se la scuola diventasse un’arca di Noè che salva il mondo… e dove tutti, animali, bambini, piante si abbracciano”, racconta Maria Alessandra Segantini.

La scuola, un unico livello che si apre in altezza, è rivestita in mosaico di vetro bianco e serramenti in bronzo, che riflette il parco secolare e le sue stagioni. Gli shed in copertura sono, invece, un richiamo al passato industriale di Alzano noto per il “bianco Alzano”. E sono strategici per diffondere la luce negli spazi interni, suggerendo la metafora della “fabbrica del sapere”.

In qualità di architetti e ricercatori, riconosciamo alle scuole un importante ruolo di politico – dal greco polis, comunità – allo spazio della scuola. Sono spazi pubblici che costruiscono comunità. Ci piace pensare alle nostre scuole come Piazze dei Piccoli Centri Urbani”, raccontano ancora Cappai e Segantini.

Scuola Alzano Lombardo Project: C+S Architects
Scuola Alzano Lombardo Project: C+S Architects / Immagine da Ufficio Stampa

Il layout tripartito, con un salone centrale multifunzionale, è pensato in ottica di flessibilità. Le sei sezioni, affacciate sul parco, si aprono su un porticato ispirato all’asilo Sant’Elia di Terragni, con pilastri metallici e tende esterne. Ogni aula, identificata da un animale colorato di Mari, è attrezzata con armadiature e giochi su misura, mentre il pavimento in linoleum bianco si estende ovunque, con piastrelle di ceramica lucida nei bagni. Infine, due corti interne, pavimentate con tappeti antishock e decorate con animali, permettono ai bambini di giocare all’aperto in sicurezza.

Sostenibilità e comunità

L’intera struttura non prescinde dalla sostenibilità, anzi ne fa un punto di forza. Classificata NZEB (Nearly Zero Energy Building), la scuola utilizza energie alternative per un’efficienza all’avanguardia. Ma un altro focus progettuale è stato il senso di comunità. Per tale ragione, il salone centrale, circondato da vetrate, si trasforma in uno spazio per eventi collettivi oltre l’orario scolastico, rafforzando il legame con Alzano.

Abbiamo disegnato uno ‘spazio delle potenzialità’, dove ogni ambiente può essere trasformato dalla creatività degli insegnanti o della comunità che vi ruota intorno. Tutti gli spazi di distribuzione sono generosi e possono essere trasformati in ‘spazi per attività speciali’ anche in orario extra-scolastico. In questo modo la scuola diventa un epicentro per la comunità e ne rafforza l’identità”, prosegue Carlo Cappai.

Scuola Alzano Lombardo Project: C+S Architects
Scuola Alzano Lombardo Project: C+S Architects / Immagine da Ufficio Stampa

Entusiasta, il sindaco Camillo Bertocchi sottolinea anche la sicurezza del complesso. “Il progetto è nato dalla consapevolezza che la vecchia scuola della Busa, costruita negli Anni Cinquanta, non poteva essere efficientata. Così la scelta è stata la demolizione e ricostruzione della scuola in un ambito diverso […]. È un edificio costruito per essere sicuro, funzionale e altamente performante e che raccoglie tutte le migliori tecnologie oggi disponibili. Una scuola pensata e progettata per favorire nuovi modelli di apprendimento, ospitandoli in un luogo accogliente e flessibile.”

Di certo un modello da seguire e, magari, replicare. “L’esperienza di questo progetto ci ha dato l’occasione di conoscere un territorio ricco di memoria antica e recente […] Siamo onorati di aver lavorato con la comunità di Alzano per prenderci cura delle preziose risorse storiche, artistiche e di paesaggio e restituirle agli abitanti attraverso i bambini”, concludono Cappai e Segantini. L’Arca di Noè oggi non è solo una scuola, ma un simbolo di comunità, creatività e sostenibilità, destinato a ispirare le generazioni future.

Immagini da Ufficio Stampa

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