L’artista Arianna Gasperina espone a Col Vetoraz grazie a ‘Terra d’Arte’, per un racconto di rinascita e cura nel cuore del Valdobbiadene.

Nel cuore del Valdobbiadene DOCG, Patrimonio UNESCO, l’azienda vinicola Col Vetoraz rinnova il suo dialogo tra arte e vino con la quarta edizione di Terra d’Arte, progetto iniziato nel 2022 per celebrare le eccellenze del territorio. Dal 16 luglio 2025, la sala accoglienza di Col Vetoraz ospita le installazioni lignee dell’artista pordenonese Arianna Gasperina, in arte Arya, che per quattro mesi trasformano lo spazio in un luogo di riflessione e bellezza. Tre le opere a grandezza naturale in esposizione – Rinascita, L’Ascolto nella Cura e Respiro d’Anima – per un intreccio di messaggi profondi di trasformazione e cura. Ma anche di connessione con la natura.

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Terra d’Arte si conferma, dunque, un’iniziativa visionaria che celebra il legame tra la materia prima del vino e quella dell’arte. “Così come un artista conosce, rispetta e modella la sostanza originaria per trasformarla in opere che esprimono la sua identità, allo stesso modo noi accompagniamo, vendemmia dopo vendemmia, il percorso della nostra materia prima. Dalla vigna fino al calice”, dichiara Loris Dall’Acqua, amministratore delegato ed enologo di Col Vetoraz. “Lo facciamo con dedizione, attenzione e ascolto, in un costante gesto di tutela delle nostre radici”.

In questo contesto, le sculture di Arianna Gasperina dialogano con il paesaggio del Cartizze, offrendo un’esperienza che celebra l’armonia tra natura, arte e tradizione.

Terra d’Arte
Foto da Ufficio Stampa

Le opere di Arianna Gasperina

Arianna Gasperina, con la sua ricerca appassionata, dà vita a tre installazioni che incarnano messaggi universali. Rinascita (100 cm, pino cembro) rappresenta un passaggio verso l’essenza, un distacco dalla superficialità di una società che soffoca l’individualità. La scultura invita a liberarsi per ritrovare sé stessi, evocando un’evoluzione spirituale.

L’Ascolto nella Cura (154 cm, cedro del Libano) è, invece, uno sguardo fermo che accoglie la vita con attenzione, sottolineando l’urgenza di rallentare per rispettare la terra, gli animali e l’umanità. Infine, Respiro d’Anima (100 cm, cedro del Libano pigmentato) parla di un contatto profondo, un respiro che unisce pieni e vuoti, sorrisi e lacrime, in una celebrazione della vitalità dell’anima.

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Arianna vive la scultura come parte di sé, un’espressione che unisce tecnica e sentimento. La sua ricerca, iniziata con creta, bronzo, marmo e pietra, si è concentrata sul legno, lavorato con motosega e scalpelli per creare forme eleganti e potenti. La sua è una felice unione di tecnica e studio della materia, si legge nel comunicato, che descrive il suo processo come un riversare emozioni e vibrazioni nei materiali. Oltre alla scultura, Arianna si esprime attraverso pittura e scrittura, trasformando ogni opera in un dialogo tra l’artista e il mondo.

La crescita di Gasperina è stata rapida e intensa, guidata da una ricerca del bello e da un bisogno di esprimere emozioni profonde. Il legno, materiale vivo e versatile, è diventato il suo mezzo privilegiato, modellato con tecniche che combinano forza e precisione. Le sue sculture non sono solo oggetti, ma narrazioni che parlano di trasformazione e connessione.

Immagini da Ufficio Stampa

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