È stato inaugurato nel quartiere Gallaratese il primo murale milanese dello street artist OBEY di cui è in corso una mostra alla Fabbrica del Vapore.

Si trova nel quartiere Gallaratese il primo murale dello street artist Shepard Fairey, in arte OBEY, realizzato a Milano. L’opera si intitola Tear flame peace ed è stata inaugurata in occasione della mostra che fino al prossimo 27 ottobre ripercorre la carriera dell’artista alla Fabbrica del Vapore. A fornire la cornice per lo speciale intervento di Arte Urbana è stato Manifestival, promosso dalla Fondazione Arrigo e Pia Pini con il supporto di Orticanoodles e Wit Design.

Murale Obey Milano
Foto da Ufficio Stampa

Il murale (in via Adolfo Consolini 26) è stato svelato alla presenza di OBEY e dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale. Da ora, nel quartiere Gallaratese campeggia un messaggio di pace universale realizzato sul muro di un edificio residenziale comunale (34×12 metri quadrati). In primo piano spicca l’occhio di una donna con l’hijāb, il tradizionale velo islamico, che piange una lacrima gigante. Questa, a sua volta, contiene il segno della guerra (una fiamma) e quello della pace (una colomba bianca).

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A caratterizzare l’opera è anche la scelta cromatica: i colori che OBEY ha scelto, infatti, sono quelli delle bandiere ucraina e russa, su un pattern che richiama il mondo arabo e i suoi conflitti. Ne nasce un manifesto di pace, tema profondamente sentito anche dalla cittadinanza coinvolti nella selezione dell’argomento da proporre all’artista.

Nativo di Charleston (USA), OBEY è tra gli urban artist più impegnati del panorama contemporaneo e ha raggiunto la fama internazionale in occasione della campagna elettorale di Barack Obama. Suo, infatti, il manifesto Hope con il volto dell’allora governatore dell’Illinois nei colori della bandiera nazionale e la grande scritta HOPE.

Foto da Ufficio Stampa

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