L’Espace Louis Vuitton Tokyo presenta ‘Andy Warhol – Serial Portraits’, una selezione di opere e materiali rari dedicati all’evoluzione del ritratto nell’opera di Warhol.

L’Espace Louis Vuitton Tokyo inaugura Andy Warhol – Serial Portraits, una nuova mostra dedicata al tema del ritratto nell’opera dell’artista che più di ogni altro ha ridefinito il rapporto tra immagine, identità e cultura pop. L’esposizione, parte del programma Hors-les-Murs della Fondation Louis Vuitton, porta in Giappone una selezione di opere celebri e materiali raramente esposti, provenienti dalla collezione della Fondation.

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Un progetto che conferma la volontà dell’istituzione di diffondere il proprio patrimonio artistico a un pubblico internazionale attraverso gli Espaces Louis Vuitton di Tokyo, Monaco, Venezia, Pechino, Seoul e Osaka.

Warhol, figura iconica e prolifica, fu molto più che maestro della serigrafia. Fu regista, produttore musicale, scenografo, editore, provocatore culturale. E soprattutto, artista ossessionato dall’idea di ritratto.

ANDY WARHOL – SERIAL PORTRAITS

A partire dagli anni universitari al Carnegie Institute of Technology fino all’ultimo scatto prima della morte nel 1987, Warhol non ha mai smesso di osservare, disegnare, fotografare e filmare il volto del suo tempo. Dalle star del cinema agli amici e collaboratori, fino naturalmente se stesso.

Warhol e la costruzione dell’identità

La mostra ripercorre il modo in cui Warhol ha usato la propria immagine come strumento di performance, marketing e metamorfosi. Attraverso serigrafie, fototessere, Polaroid in drag, autoritratti in “fright wig”, l’artista costruisce una galleria infinita di alter ego, un archivio vivente che mette in discussione autenticità, travestimento e spettacolarizzazione.

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Ma Serial Portraits va oltre il Warhol-icon. I disegni degli anni ’50, raramente esposti, aprono il percorso mostrando un lato intimo e sorprendentemente delicato, rivelando la forza del tratto che poi lascerà spazio alle tecniche meccanizzate delle serie successive. Da Unidentified Male ai Ten Portraits of Jews of the Twentieth Century, la mostra disegna una linea narrativa che unisce prime prove grafiche, fototessere, esperimenti fotografici e maturi ritratti serigrafati.

Ossessionato dalle immagini di celebrità fin da ragazzo, Warhol capisce prima di molti che il vero potere dell’arte contemporanea è nella capacità di riflettere – e moltiplicare – i miti del presente. Attraverso tecniche sempre più meccaniche e riproducibili, l’artista trasforma la pratica ritrattistica in un linguaggio collettivo, un dispositivo culturale che registra desideri, paure e icone della sua generazione.

ANDY WARHOL – SERIAL PORTRAITS

Serial Portraits mette in scena proprio questo: l’evoluzione di un artista che ha saputo trasformare la sua vita, il suo corpo e il suo volto in un laboratorio permanente di immagine e immaginario.

Immagini ©The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. / Licensed by Adagp, Paris 2025. Courtesy of the Fondation Louis Vuitton, Paris Photo credits: Jérémie Souteyrat / Louis Vuitton

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