Il PAC di Milano ospita il progetto fotografico realizzato da nove adolescenti affiancati da fotografi professionisti in collaborazione con Dynamo Camp.
Milano annuncia RI-SCATTI. Il cielo è sempre più blu, undicesima edizione di un progetto che dal 2014 trasforma la fotografia in strumento di riscatto sociale. Dal 14 al 26 ottobre, il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea ospita infatti le immagini di nove adolescenti, frutto di un laboratorio supervisionato da fotografi professionisti.
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In collaborazione con Dynamo Camp, che offre Terapia Ricreativa gratuita a ragazzi con patologie gravi, disturbi neurosviluppo e disabilità, la mostra eleva la vulnerabilità a forza espressiva. Il percorso espositivo nasce da tre mesi di lavoro con partecipanti tra 15 e 21 anni, che hanno catturato il mondo attraverso l’obiettivo. Guidati da Ri-scatti, hanno trasformato sfide personali in narrazioni visive, esplorando quartieri, natura e introspezione.
I lavori esposti e i protagonisti
Benedetta V., per esempio, ha immortalato i contrasti urbani in bianco e nero, evocando la potenza dei maestri della fotografia. Benedetta L., ipovedente, ha giocato con luce e colori, dimostrando che l’impossibile si fa sorprendente. Arianna, invece, ha sospeso aria e acqua in universi eterei, mentre Cristian ha omaggiato la canoa e lo sport con intensità ritmata.

E ancora, Sofia ha catturato la solitudine in mezzo alla folla, una riflessione visiva che tocca corde universali. Chiara Luna ha osservato il quotidiano con ironia, strappando sorrisi, e Francesco ha intrecciato natura e dramma in un flusso poetico. Luca, partito dubbioso, ha creato scene surreali con Lego, guadagnandosi la locandina. Isabella, infine, ha fuso il passato di Matera con l’entusiasmo milanese, rendendo il suo esilio un ponte di possibilità.
Queste immagini, diverse per stile, formano un coro coerente: un inno alla creatività nata dalla difficoltà, dove la fotografia diventa specchio di forza interiore.
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«La città di Milano crede nel valore della cultura come strumento di crescita, inclusione e partecipazione», spiega l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. «In questo senso, progetti come RI-SCATTI dimostrano quanto l’arte possa offrire possibilità di espressione a chi, troppo spesso, non ha voce. La collaborazione tra PAC, Ri-scatti e Dynamo Camp si pone quindi come esempio virtuoso di come le istituzioni culturali possano dialogare con il sociale.
Questa mostra in particolare è una testimonianza forte della capacità della fotografia di farsi linguaggio universale: un mezzo attraverso cui ragazze e ragazzi riescono a raccontare il proprio mondo con coraggio, creatività e consapevolezza. Un percorso espositivo che contiene un messaggio potente: ogni fragilità porta con sé un potenziale creativo straordinario»

«Questa mostra è il frutto di un viaggio cominciato nel momento in cui abbiamo messo una macchina fotografica semi-professionale nelle mani di chi, fino a quel momento, aveva conosciuto solo lo scatto istintivo del cellulare» dichiara quindi Stefano Corso, Presidente Ri-scatti ODV. «L’obiettivo non era semplicemente documentare, ma accompagnare questi ragazzi e ragazze nella scoperta della fotografia come linguaggio creativo ed evocativo, capace di trasformare la realtà in visione. […] Per alcuni il percorso è stato più complesso a causa di difficoltà motorie o visive, ma la loro determinazione ha trasformato ogni ostacolo in opportunità. A noi volontari hanno restituito insegnamenti preziosi: ci hanno permesso di crescere, di emozionarci e di comprendere che uno sguardo, anche se non può cambiare il mondo intero, può rendere migliore un suo angolo. E questo, ancora una volta, è il senso più autentico di Ri-scatti».
Il concept del progetto
«Scritta e interpretata da Rino Gaetano nel 1975, Ma il cielo è sempre più blu è una delle canzoni più celebri del repertorio italiano. E quest’anno compie cinquant’anni», così Diego Sileo, Conservatore PAC e curatore della mostra. «In quell’elenco caotico e frenetico di umanità, Rino Gaetano ci mostra che, in fondo, esiste un elemento che accomuna tutti: un cielo che diventa sempre più blu. Sono partito da questa suggestione per il concept del progetto, ma senza quell’avversativa iniziale che nel brano sottolinea la contrapposizione. Qui non c’è contrapposizione: c’è accettazione».

E aggiunge: « Durante le lezioni di fotografia con i ragazzi di Dynamo Camp ho compreso come si possa affrontare la malattia e la fragilità con un atteggiamento diverso. Concentrandosi sul presente e sulle possibilità del futuro, senza lasciarsi travolgere dal rancore. Accettare non significa rassegnarsi, ma trasformare la propria esperienza in consapevolezza, aprirsi alla possibilità di vivere momenti di serenità anche nelle difficoltà. È questo il punto di contatto tra Ri-scatti e Dynamo Camp: offrire strumenti per affrontare le sfide con coraggio, scoprendo che il cielo, nonostante tutto, può essere sempre – e comunque – più blu per tutti», conclude .
Il ricavato dalla vendita delle foto e del catalogo sostiene Dynamo Studios, laboratori di fotografia e video per bambini e ragazzi, guidati da professionisti che trasformano la creatività in strumento di narrazione personale.
Immagini da Ufficio Stampa