Scopri le location di Malta Biennale 2026 a La Valletta: Forte Sant’Elmo, MUŻA, Museo di Archeologia e Palazzo del Gran Maestro.
In attesa della seconda edizione di Malta Biennale, che inaugurerà ufficialmente a marzo 2026, ci siamo presi tempo per esplorare più nel dettaglio La Valletta. Le location dell’evento si snodano infatti tra la storia de La Valletta, i palazzi di Vittoriosa e il fascino di Gozo, permettendo in questo modo a chi vorrà ammirare le opere esposte di conoscere meglio anche i gioielli dell’isola.
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A La Valletta, in particolare, Malta Biennale occuperà gli spazi di Forte Sant’Elmo, del MUŻA (Museo Nazionale di Belle Arti), del Museo Nazionale di Archeologia e del Palazzo del Gran Maestro. A Vittoriosa potrete invece esplorare l’Antica Armeria dei Cavalieri di Malta, il Museo Marittimo, Forte Sant’Angelo e il Palazzo dell’Inquisitore. Infine, a Gozo, i luoghi scelti per la Biennale sono la Cittadella, il Mulino a vento Ta’ Kola e il Parco Archeologico Gigantia. Tutti curati da Heritage Malta. Noi abbiamo esplorato le location de La Valletta: ricche di storia e tradizioni, pur senza (ancora) l’arte della Biennale, appaiono come cornici impregnate della creatività e delle vicende del passato.
Malta Biennale 2026: le location a La Valletta
Forte Sant’Elmo
Appena arrivati a La Valletta, vi basterà affacciarvi da uno dei numerosi belvedere per scorgere la presenza solida e perenne del Forte. Come una vedetta sull’attenti, il Forte (in maltese Il-Forti Sant Iermu) sembra infatti apparire continuamente alla vista dei visitatori. Una certezza per gli abitanti nel corso dei secoli e, ancora oggi, uno dei luoghi più visitati della Capitale. La sua storia risale al 1417, quando la milizia locale scelse la punta della penisola come posto di guardia. È solo nel 1488, tuttavia, che gli aragonesi costruirono una torre dedicandola a Erasmo di Formia, meglio noto come Sant’Elmo. Una dedica non casuale, considerando che il Santo è il patrono dei marinai, che in massa sbarcavano e salpavano dalle coste di Malta.

Il forte a stella fu costruito nel 1552 (su progetto di quattro architetti italiani), ma è nel 1566 che il Gran maestro Jean de la Valette – deciso a costruire una nuova città sulla penisola – inglobò le rovine della struttura (distrutta da un assedio da parte dell’Impero Ottomano l’anno precedente) nelle nuove Mura.
Oggi, al suo interno, Forte Sant’Elmo ospita l’accademia di Polizia dell’isola e il National War Museum. Qui troverete testimonianze della Seconda guerra mondiale, ma ancora più interessante è la gente che lo visita per ricordare celebri film e serie tv. Il Forte è stato infatti l’ambientazione del carcere nel film del 1978 Fuga di mezzanotte di Alan Parker. Ancora più celebre è la sua comparsa in Game of Thrones (Il Trono di Spade): è qui – si fa per dire – che Ned Stark verrà decapitato, trovando la morte.
MUŻA
Il Museo Nazionale di Belle Arti è un dedalo infinito di opere, dall’arte classica a quella contemporanea. Tuttavia, già l’edificio che le contiene è un capolavoro a sé stante: ci troviamo infatti nell’Auberge d’Italie (Albergo d’Italia), vale a dire nell’edificio che ospitava i Cavalieri Ospitalieri italiani. A disegnarlo fu Girolamo Cassaro, ma tanti sono i rimaneggiamenti successivi e – ad oggi – l’edificio più che manierista appare barocco.
Il MUŻA – inaugurato nel 2018 – va visitato in coppia con il Museo di Archeologia: inizialmente tutte le opere e i reperti che oggi troverete nei due Musei erano infatti esposti nel Museo nazionale dell’Auberge de Provence. I troppi visitatori fecero però decidere per un doppio filo tematico e una doppia location: dipinti, mobilio e argenterie all’Auberge d’Italie e i reperti archeologici all’Auberge de Provence. Cosa troviamo, dunque, esattamente al MUŻA?

La collezione del MUŻA
La collezione esposta nel Museo fu iniziata nel 1923 da Vincenzo Bonello, curatore di Belle Arti: per riempire il Museo Nazionale dell’isola, Bonello acquistò opere a Londra e in Italia, all’epoca ancora alla portata di chi non poteva disporre di un cospicuo budget. Da segnalare la più grande collezione di dipinti di Mattia Preti, cavaliere italiano dell’Ordine di Malta, tra i maggiori esponenti del caravaggismo. Nel MUŻA potrete tuttavia ammirare anche opere di Guido Reni, Giovanni Baglione, Salvator Rosa e Bernardo Strozzi.
In breve, opere dal 15esimo al 21esimo secolo – a cui vengono accostati oggetti d’argento, mobili, lavori su carta – sono qui per mostrarvi lo sviluppo artistico di Malta con tutte le sue influenze. MUŻA – in maltese – vuol dire ispirazione e, anche per questo, il Museo è diviso in quattro sezioni: Mediterraneo, Europa, Impero e Artista. Un viaggio in tutto ciò che ha ispirato i maltesi. Tanti popoli e tanti governi hanno camminato tra le vie de La Valletta e, nei secoli, l’invasione è diventata contaminazione.
Museo Nazionale di Archeologia
Come già accennato, il Museo di Archeologia si trova nell’Auberge de Provence, Museo Nazionale dal 1958 per volere di Agatha Barbara, all’epoca Ministro dell’Istruzione maltese (poi prima donna ministra e prima donna Presidente della Repubblica di Malta). È Museo di Archeologia dal 1974, quando i dipinti furono trasferiti in un primo momento nella Casa dell’Ammiragliato.

Come tutto a Malta, l’Auberge de Provence vanta una storia tutta sua. Costruito per i Cavalieri Ospitalieri nel 1571 – sempre da Girolamo Cassaro – le stanze del Museo meritano una visita già per la storia che contengono. Al suo interno, l’edificio stupisce poi per la collezione di reperti preistorici maltesi. Qui troverete oggetti del Neolitico (5900-2500 a.C.) fino a ritrovamenti del periodo fenicio (ottavo – sesto secolo a.C.), tutti ritrovati e raccolti sull’Isola. In particolare, nei vari siti UNESCO di Malta.
Il piano superiore vi stupirà infine con il Gran Salon, una sala completamente dipinta con affreschi risalenti al 1800. Oggi in questa stanza si tengono esposizioni temporanee, conferenze, sfilate.
Palazzo del Gran Maestro
Infine, tra le location di Malta Biennale 2026 a La Valletta c’è il Palazzo del Gran Maestro (Il-Palazz tal-Granmastru in maltese). Qui c’è la vera storia di Malta: in questo luogo, infatti, nacque la nazione maltese e fu proprio il Gran Palazzo il primo edificio ad essere costruito nella nuova capitale.

Ad edificarlo furono i Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni per i loro Maestri. In seguito, tuttavia, diventò anche sede governativa e, nel 1921, ospitò addirittura il primo Parlamento Costituzionale del Paese.
Oggi è la sede del Presidente di Malta, ma potrete passeggiare tra le sue stanze ammirando arazzi, la Sala del Trono affrescata da Matteo da Lecce e tante, tantissime armature. Un luogo dove ogni stanza racconta il potere, il tempo e il passaggio di popoli e visioni. E che nel 2026 tornerà a farsi specchio dell’arte contemporanea.