Dal 23 dicembre il Museo delle Arti Sanitarie di Napoli, presso l’ex Ospedale della Pace, ospita il presepe scientifico Incurabili pastori e guaritori ciarlatani. È un allestimento che ripercorre la storia delle malattie e delle pratiche curative attraverso il linguaggio simbolico del presepe napoletano.
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Ambientato nella sala Lazzaretto, il presepe mette in scena lebbrosi, amputati, malati di peste e figure segnate da diverse patologie, arrivando fino alla contemporaneità con un riferimento anche al Covid. Il progetto, riallestito a cura del Museo delle Arti Sanitarie e realizzato con il finanziamento della Città Metropolitana di Napoli, è visitabile a partire da martedì 23 dicembre.
Un presepe tra arte, medicina e memoria collettiva
«Si tratta di un presepe tecnico, un omaggio alla nostra scuola medica – spiega Gennaro Rispoli, direttore scientifico del museo – che utilizza il pastore napoletano, manufatto artigianale tipico della nostra terra, per mostrare le malattie del mondo ed esorcizzarle». Un racconto che intreccia medicina, artigianato e storia sociale, rendendo omaggio agli operatori sanitari. Omaggia anche il progresso scientifico che ha trasformato malattie un tempo incurabili in patologie trattabili.
L’allestimento ricrea una corsia dell’antico lazzaretto popolata da circa cento pastori: speziali, cerusici, barbieri che praticavano i salassi, sedicenti guaritori e medici in costume settecentesco. A fare da sfondo, riproduzioni in scala di alcuni tra i più antichi ospedali di Napoli. Tra queste la farmacia degli Incurabili, l’Annunziata e il San Gennaro.
L’ingresso è libero, previa prenotazione. È consigliata la visita guidata per cogliere appieno il valore scientifico della raccolta.
Exhibition designer: Luca De Lorenzo.
Video mapping: Emanuele Buonocore.