La scomparsa delle gemelle Kessler riporta l’attenzione sulla mostra ‘Pazza idea’, che espone gli scatti di Angelo Frontoni. Alla Mole Antonelliana un viaggio nell’Italia che cambiava attraverso le sue icone.

La scomparsa delle gemelle Kessler risuona come un’eco intensa anche dentro il Museo Nazionale del Cinema. L’imponente Mole Antonelliana sta, infatti, ospitando, la mostra Pazza idea che restituisce l’energia luminosa di un’epoca e l’eleganza senza tempo delle sue protagoniste. «Ci lasciano le gemelle Kessler, icone celebrate da Angelo Frontoni nella mostra Pazza idea – sottolineano Enzo Ghigo e Carlo Chatrian, presidente e direttore del Museo –. Dotate di una magnetica presenza scenica, hanno contribuito al cambiamento dei costumi e della televisione italiana negli anni Sessanta e Settanta. Le ricordiamo per la loro grazia, la loro classe e la loro elegante bellezza».

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Le fotografie che Frontoni dedicò alle due sorelle oggi assumono un valore testimoniale. Sono, infatti, immagini che cristallizzano un’epoca, caratterizzata da una spinta emancipatrice e da uno spirito libertario di cui le Kessler in primis furono protagoniste. Nella mostra torinese, i loro volti e i loro sorrisi si inseriscono come simboli riconoscibili in un mosaico più ampio, che racconta il fermento di un’Italia in trasformazione e il ruolo della televisione nel plasmare nuove forme di immaginario collettivo.

Pazza idea. Oltre il ’68: icone pop nelle fotografie di Angelo Frontoni, visitabile fino al 9 marzo 2026, è un viaggio nella cultura visiva degli anni Settanta e Ottanta. Curata da Carlo Chatrian con Roberta Basano ed Elena Boux, la mostra valorizza l’Archivio Frontoni custodito dal Museo che rimarca l’importanza di un progetto nato e realizzato all’interno della stessa istituzione. Capace di unire patrimonio storico e competenze di chi contribuisce quotidianamente a renderlo vivo.

Alice ed Ellen Kessler, primi anni ‘70 Foto di Angelo Frontoni © Museo Nazionale del Cinema / CSC-Cineteca Nazionale
Alice ed Ellen Kessler, primi anni ‘70 Foto di Angelo Frontoni © Museo Nazionale del Cinema / CSC-Cineteca Nazionale

L’allestimento abbraccia il visitatore fin dall’Aula del Tempio, dove tre schermi sospesi a diciotto metri di altezza animano i ritratti degli artisti, intrecciandoli alle sequenze dei film che li hanno visti protagonisti. Da qui inizia la discesa lungo la Rampa Elicoidale, dove duecento fotografie raccontano oltre vent’anni di spettacolo, attraverso volti leggendari. Tra loro, Jane Fonda, Brigitte Bardot, Jane Birkin, Claudia Cardinale, Ringo Starr, Elsa Martinelli, Moana Pozzi, Edwige Fenech, Patty Pravo e naturalmente le Kessler.

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Ogni immagine porta con sé il gusto barocco e provocatorio di Frontoni, un linguaggio visivo in bilico tra seduzione, ironia e una dolcezza inattesa, capace di restituire atmosfere che oggi appaiono quasi irripetibili. È lo stesso Carlo Chatrian a ricordare come, rivedendo questi scatti a distanza di mezzo secolo, si provi un sentimento duplice. Da una parte, la nostalgia per un’epoca in cui la fotografia custodiva un potere sovversivo e libero. E dall’altra la consapevolezza che proprio quelle immagini possano oggi agire come antidoto alla normalizzazione dello sguardo contemporaneo.

La mostra, infatti, non si limita a ripercorrere un periodo storico, ma apre riflessioni sul corpo, sull’identità, sulla trasgressione e sul modo in cui generazioni diverse interpretano e trasformano la percezione dell’immagine. E anche la musica diventa parte integrante dell’esperienza, con pannelli che richiamano canzoni dell’epoca e una playlist dedicata scaricabile da Spotify. All’esterno, la cancellata della Mole Antonelliana invita i passanti a entrare in dialogo con le icone del passato grazie a quattro pannelli-specchio, dove posare accanto alle figure.

Foto allestimento Pazza Idea
Foto allestimento da Ufficio Stampa

Così, mentre il mondo saluta due protagoniste indimenticabili della storia dello spettacolo, la mostra torinese ne rinnova il ricordo trasformandolo in presenza, gesto, immagine. Un omaggio che attraversa il tempo e testimonia, attraverso gli occhi di Frontoni, un’eredità ancora viva.

In copertina: Alice ed Ellen Kessler, primi anni ’70. Foto di Angelo Frontoni © Museo Nazionale del Cinema / CSC-Cineteca Nazionale

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