Dopo oltre un secolo di mistero, il tesoro imperiale degli Asburgo è riemerso dal silenzio: custodito per decenni in una cassetta di sicurezza in Canada, conteneva gioielli appartenuti a Carlo I d’Austria e a Zita di Borbone-Parma, tra cui il leggendario Diamante Fiorentino. Si tratta di una gemma da 137 carati, grande quanto una noce, che per secoli ha brillato sui diademi dei Medici, di Maria Teresa d’Austria e perfino di Maria Luisa, moglie di Napoleone.
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Un diamante che racconta l’Europa
Poche pietre al mondo hanno attraversato la storia come il Diamante Fiorentino, detto anche Grand Duke of Tuscany. Proveniente dall’India e tagliato nel Cinquecento con 126 sfaccettature da Lodewyk van Bercken, passò dai Medici di Firenze alla corte viennese, divenendo parte dei gioielli imperiali degli Asburgo. Il suo colore citron, un giallo chiaro con riflessi verdi, lo rese uno dei diamanti più riconoscibili e celebrati d’Europa.
Dopo la caduta dell’Impero austro-ungarico nel 1918, l’ultimo imperatore Carlo I ordinò di mettere al sicuro i gioielli reali. Con la moglie Zita e i figli, fuggì a Zurigo portando con sé una piccola valigetta marrone: al suo interno, secondo quanto rivelato oggi dallo Spiegel e dal New York Times, c’erano il Fiorentino, la corona di Sissi e altri preziosi del tesoro imperiale.
Il segreto di Zita
Durante la Seconda guerra mondiale, mentre l’Europa veniva travolta dal nazismo, Zita lasciò la Svizzera e raggiunse gli Stati Uniti, poi il Québec, dove si stabilì con i figli. Qui nascose il tesoro in una banca canadese e impose ai discendenti di mantenere il segreto per cento anni dalla morte dell’imperatore, avvenuta nel 1922.
Soltanto nel 2025, con la scadenza di quel voto di silenzio, i nipoti Karl Habsburg-Lothringen e i suoi cugini hanno deciso di rivelare la verità: «Il Fiorentino e gli altri gioielli non erano mai scomparsi. Mia nonna li aveva nascosti e protetti. Per lei, rappresentavano la memoria viva di un impero e di una famiglia costretta all’esilio».
Il mito del Fiorentino e la paura di un nuovo esproprio
Il Fiorentino è considerato il quarto diamante più grande del mondo. La sua leggenda è intrecciata a quella delle grandi corti europee: Carlo il Temerario lo avrebbe indossato in battaglia nel 1477, i Medici lo avrebbero trasformato in simbolo della loro potenza, e gli Asburgo l’avrebbero incastonato nella corona imperiale.
Ma il ritrovamento riapre anche un contenzioso storico: l’Austria non ha mai rinunciato formalmente ai beni degli Asburgo, nazionalizzati dopo la caduta dell’Impero. Secondo lo Spiegel, la famiglia teme un possibile esproprio da parte di Vienna, che potrebbe rivendicare la proprietà del tesoro come patrimonio nazionale.
Per ora, gli eredi hanno annunciato l’intenzione di esporre il diamante e gli altri gioielli in un museo canadese, in segno di gratitudine verso il Paese che offrì rifugio all’imperatrice. «Il Canada protesse mia nonna. – ha dichiarato Karl Habsburg – È giusto che il mondo possa ammirare ciò che lei ha difeso per tutta la vita».