Dopo il moltiplicarsi dei casi di danneggiamenti e mancanza di rispetto per le opere, ecco come comportarsi nei luoghi dell’arte secondo Galateo dei musei 2025.

La mania dei selfie, lo scatto a ogni costo davanti a un’opera, la condotta irrispettosa nei luoghi in cui si conservano capolavori dell’arte. Solo per citare il caso italiano più recente, a Firenze un turista in cerca dell’ennesimo autoscatto si è sporto troppo vicino a un ritratto del XVIII secolo firmato Anton Domenico Gabbiani. Il risultato? Un angolo del dipinto strappato. E che dire della Van Gogh Chair di Nicola Bolla mandata in frantumi da una coppia che ha ben pensato di sedervisi sopra?

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Episodi che sono quasi – inaccettabilmente – all’ordine, del giorno in tutto il mondo e le notizie testimoniano l’urgenza di stabilire regole più rigorose.  Se da una parte, infatti, occorre garantire la libertà di fruizione dall’altra è doveroso aumentare la consapevolezza dei luoghi che si visitano. A maggior ragione in tempi in cui like e condivisioni sembrano prevalere su tutto il resto.

Come risolvere il problema?

Il problema di visitatori che vengono nei musei per fare meme o scattare selfie per i social è dilagante”, racconta Simone Verde, direttore degli Uffizi. “Porremo dei limiti molto precisi, impedendo i comportamenti non compatibili con il senso delle nostre istituzioni e del rispetto del patrimonio culturale.” Preoccupata anche Marina Pugliese, direttrice del MUDEC di Milano: “Esiste, per alcuni musei, una sorta di overtourism, una concentrazione eccessiva di visitatori rispetto a una sensata gestione degli spazi in sicurezza. Questo, unitamente all’uso pervasivo dei social media e di dispositivi digitali, rende la combinazione esplosiva”.

Foto Shutterstock
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I musei, negli ultimi trent’anni, si sono aperti all’inclusività, ma si trovano ora a gestire conseguenze impreviste, come il deficit di attenzione alimentato dai social media. Per evitare disattenzioni potenzialmente rovinose e preservare l’arte, Libreriamo ha collaborato con i direttori dei principali musei italiani per stilare il Galateo dei musei: 11 regole semplici ma fondamentali per un turismo rispettoso.

I musei dedicano da sempre tempo e minuzia alla conservazione di reperti storici messi a disposizione del pubblico attraverso le mostre”, spiega Saro Trovato, sociologo. “I musei sono posti pubblici che devono ospitare più persone possibili, proprio come avviene nei centri commerciali. Ma occorre avere rispetto per l’ambiente che li sta ospitando e per le altre persone che vogliono vivere un’esperienza unica”.

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Con oltre 60 milioni di visitatori nell’estate 2024 e un’ulteriore crescita prevista per il 2025, secondo il Ministero della Cultura, il Galateo dei Musei diventa uno strumento essenziale per garantire esperienze culturali rispettose.

Le 11 regole del Galateo dei musei

1. Borse leggere

   Gli spazi espositivi spesso sono ristretti. Svuota la borsa del superfluo per evitare di urtare opere delicate con movimenti involontari.

2. Parla a bassa voce

   Il chiacchiericcio disturba chi desidera immergersi nell’arte. Le sale dei musei non sono il luogo per conversazioni personali: scegli altre location per chiacchierare.

3. Niente cibo, bevande o sigarette

   Consumare snack o fumare, anche sigarette elettroniche, è vietato. Questi comportamenti possono danneggiare opere e compromettere il decoro. Usa i bar interni per una pausa.

Museo
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4. Silenzia il telefono 

   Rispondere al cellulare disturba la concentrazione degli altri e la tua esperienza. Comunica via messaggio, come previsto, ad esempio, al Metropolitan Museum di New York.

5. Non sostare troppo a lungo

   È naturale voler ammirare un’opera a lungo, ma non bloccare l’accesso agli altri. Lascia spazio a chi attende il proprio turno.

6. Fotografa con moderazione 

   Evita di scattare foto ossessivamente. “Una fotografia, per quanto ben fatta, è destinata a perdersi nell’archivio del ‘già visto’”, sottolinea il *Galateo*. Concentrati sull’emozione della visita.

7. No al flash

   Se le foto sono consentite, disattiva il flash: la luce può danneggiare i materiali delle opere. Presta attenzione ai cartelli di avviso.

Museo d'Orsay
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8. Banditi i selfie stick

   I bastoni per selfie, con movimenti distratti, rischiano di urtare le opere. Scatta foto con cautela per proteggere il patrimonio artistico.

9. Attenzione al percorso

   Rispetta le zone delimitate e i cartelli di divieto. Un passo falso può innescare un “effetto domino” con conseguenze disastrose.

10. Non toccare le opere 

   La tentazione di sfiorare una scultura è forte, ma il cartello “Vietato toccare” è un monito imprescindibile. Immergiti con lo sguardo, non con le mani.

11. Non appoggiarti alle pareti

   Le pareti ospitano opere o sono parte dell’allestimento. Anche in caso di stanchezza, usa le sedie disponibili invece di appoggiarti.


Più che un elenco di regole, questo galateo vuole essere un invito a vivere l’arte con rispetto e consapevolezza. In un’estate che si preannuncia record per i musei italiani, il bon ton diventa un alleato per preservare il patrimonio e garantire a tutti un’esperienza indimenticabile. Come ricorda Trovato, “per rendere fruibili i percorsi museali e preservare le opere per le generazioni future”, il rispetto è la chiave per trasformare ogni visita in un momento unico.

Immagini Shutterstock / Ufficio Stampa

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