Nel mese di agosto l’opera di riscoperta e valorizzazione dei territori attraverso la musica e le arti performative si localizza nel cuore del Parco Nazionale del Circeo, tra San Felice e Sabaudia.

Nel mese di agosto la rassegna itinerante ideata dall’Aps Exotique prosegue la sua opera di riscoperta e valorizzazione dei territori affidandosi ancora una volta alla musica e alle arti performative, confermandosi come nuova opportunità di rinascita culturale. I tre appuntamenti con le Passeggiate Poetiche al chiaro di luna saranno il preludio al più ampio programma di agosto che ci porterà nel cuore del Parco Nazionale del Circeo tra San Felice e Sabaudia (il programma sul litorale pontino proseguirà poi per tutto il mese di settembre toccando anche le Isole Pontine, e fino a dicembre passando per Tivoli, Roma, Anagni, Fiuggi, Sonnino, Pastena, Alatri, Veroli, Cori, Norma, Collepardo) alla scoperta dei diversi ambienti del Parco come il Promontorio, le Zone Umide e i Laghi Costieri, la Duna, la Foresta. Sarà occasione per riscoprire vecchi e nuovi cammini ancora poco battuti e un cast artistico di altissimo livello. Colonne portanti di queste imperdibili Passeggiate Poetiche agostane saranno le infaticabili guide esperte, veri e propri pilastri della manifestazione, e alcuni degli artisti tra i più affezionati alla rassegna come Gianmarco Cucciolla e Fede Torre (10 agosto), Stefano Malatesta e Badara Seck (11 agosto), Massimo Gentile e Vittorio Continelli (25 agosto) e l’ormai immancabile concerto di piano solo di Alessandra Celletti nel mezzo della Selva di Circe (20 agosto). Come anche ci sarà spazio per scoprire nuovi e importanti ospiti: per la prima volta il suggestivo concerto degli Interiors di Valerio Corzani ed Erica Scherl (12 agosto, accompagnati per l’occasione da Gaetano Alfonsi) e la prima volta degli Enten Hitti di Pierangelo Pandiscia e Gino Ape (26 agosto, insieme a Gianpaolo Verga, Jos Olivini e Carmen D’Onofrio), il cui primo lavoro discografico è stato prodotto da Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti con il marchio del Consorzio Produttori Indipendenti ben 25 anni fa. Ci sarà poi un graditissimo e importante ritorno, quello del dj e produttore di fama internazionale Donato Dozzy (24 agosto), tra i protagonisti della scena musicale elettronica che più hanno contribuito all’evoluzione di questo suono negli ultimi 20 anni; da sempre legato al Circeo e a Exotique, potremmo adesso vederlo all’opera in una nuova veste rispetto alle sue precedenti partecipazioni che risalgono agli albori della rassegna. I primi tre cammini del mese agosto saranno illuminati dal chiarore della luna e dai giochi delle stelle, viaggiando dalla notte di San Lorenzo alla notte di luna piena.

Si inizia mercoledì 10 agosto con la Passeggiata Poetica al chiaro di luna al faro di Capo Circeo. Una Passeggiata Poetica ad anello che dal centro storico di San Felice arriverà al faro di Capo Circeo lungo il sentiero della Grotta delle Capre per poi tornare dalla Strada del Sole, ma illuminati questa volta da una luna quasi piena nella notte delle stelle cadenti. Fondale ideale per Multiplo di tre: racconti brevi, poesie, immagini e visioni suggerite per mezzo della parola, una performance basata sui testi di Fede Torre, visionaria voce narrante, interpretati dall’attore/doppiatore Gianmarco Cucciolla. Nato come promessa della nullafacenza, Fede Torre col passare degli anni ha confermato quanto di bene si dicesse di lui sull’argomento. Sceneggiatore di sogni, promoter di eventi musicali e culturali, conduttore radiofonico, chiacchieratore, è tornato alla sua antica attività, scrivere. Multiplo di tre è la raccolta di immagini di una vita nata all’età di 3 anni che si è sviluppata sui multipli del 3 lavorando alla propria versione 3.0. Gianmarco Cucciolla, che si presta ad essere voce del Multiplo di tre, è doppiatore professionista. Dal 2016 ha all’attivo un’intensa attività teatrale a Roma e in provincia e dal 2020 collabora stabilmente con l’associazione Exotique per le Passeggiate Poetiche. Le Passeggiate Poetiche al chiaro di luna proseguono giovedì 11 agosto. Dal Centro Storico di San Felice Circeo si sale lungo i sentieri del Brecciaro e degli Uliveti, in un avvincente cammino immerso nella foresta di lecci che ricopre buona parte del Promontorio, fino a ridiscendere alla spiaggia di Torre Paola per consumare, immersi nei colori del tramonto, la cena al sacco con le prelibatezze del territorio. Illuminati e confortati dalla luna ecco che “sorgerà” anche il concerto di Stefano Malatesta e Badara Seck. Suggestioni blues, afro funk, sonorità ancestrali a tratti riconducibili a un mantra. Questo il repertorio proposto dai due artisti con alle spalle lunghe e fortunate carriere ricche di incontri e collaborazioni, tra cui quelle con Massimo Ranieri e Fiorella Mannoia del cantante senegalese. Un concerto anche per celebrare a 360° quella matrice musicale afroamericana che è stata foriera del loro incontro, avvenuto circa 20 anni fa. Venerdì 12 agosto la Passeggiata Poetica al chiaro di luna, partendo dalla sommità del Promontorio, nei pressi delle Crocette, arriverà a Punta Rossa percorrendo un’antica mulattiera e via delle batterie fino al Fortino Napoleonico, che i sanfeliciani chiamano semplicemente “Il Fortino”, da cui si gode di una vista mozzafiato sulle isole di Ponza, Palmarola e Zannone. Nella suggestiva cornice di questa fortificazione costruita sui ruderi della Torre Moresca, da cui si controllava il mare in precedenza, la musica degli Interiors di Valerio Corzani (basso, basso tinozza, laptop, i-phone) ed Erica Sherl (violino, tastiera, effetti e looper), accompagnati per l’occasione da Gaetano Alfonsi (batteria), cavalcando il ritmo senza mai abusarne, unendo elettronico e analogico, ci porterà al largo di un nuovo viaggio alla scoperta di un tessuto sonoro fibrillante e pieno di sorprese per un inedito rimbalzo di visioni favorite dalla luce del sole riflessa nella luna e dalla luce della luna riflessa a sua volta nella schiuma delle onde al loro infrangersi sulla scogliera. Un’occasione imperdibile per godere del loro nuovo album “Overtones”, per esplorarne i suoni nella natura selvaggia tra improvvisazioni di taglio jazz, squarci dub, sfumature etniche e suggestioni visive, come fossero da sempre destinati a quel luogo. Quello e nessun altro, sospeso tra il mare e la luna piena.  La Selva di Circe è la più estesa Foresta di pianura esistente in Italia. Un ecosistema ricchissimo dichiarato nel 1977 Riserva della Biosfera nell’ambito del programma M.A.B. (Man and the Biosphere) patrocinato dall’Unesco. Camminando in questa Selva ci ritroveremo, come per incanto, davanti al concerto di piano solo di Alessandra Celletti dedicato alla coraggiosa nativa americana Sacajawea, nata nel lontano 1788, emblema dell’emancipazione femminile, per un tributo a tutto tondo alla forza della Madre Terra. Nella storia di Sacajawea si fondono realtà e leggenda. Quello che è certo è che nacque nella tribù degli Shoshoni intorno al 1788 e che la sua fu una vita incredibile e avventurosa. Affascinata dalla storia di questa coraggiosa nativa americana, Alessandra Celletti ha deciso di dedicarle un concept album cercando di trasferire nella musica “le suggestioni che mi ha donato una donna diventata simbolo di libertà e di coraggio.”

Nel 1804, nonostante avesse soltanto sedici anni e fosse incinta del suo primo figlio, Sacajawea fu scelta per accompagnare l’audace spedizione pacifica dei due inglesi Lewis e Clark che si proponevano di trovare nuove rotte verso l’Oceano Pacifico. Unica donna della spedizione, Sacajawea partorì lungo il viaggio e diede alla luce il piccolo Jean Baptiste. Il cammino proseguì con il bimbo sulle spalle e, tra pericoli e difficoltà, Sacajawea mostrò sempre una grande forza dimostrandosi indispensabile in mille situazioni al limite.  In America Sacajawea è una vera eroina ed è l’emblema dell’emancipazione femminile. Per questo – spiega la musicista – volevo far conoscere anche da noi la sua storia. Sacajawea, il brano di apertura che da il titolo all’intero album, è un romantico assolo di pianoforte che ritrae la giovane nativa shoshoni tra la nostalgia della sua terra e il desiderio di avventura. E proprio con questo brano Alessandra Celletti aprirà il concerto che la vedrà protagonista il 20 Agosto nella Selva di Circe nell’ambito delle Passeggiate Poetiche. Note romantiche, atmosfere minimaliste e composizioni di grande intensità daranno vita ad un racconto musicale avvincente. L’installazione immaginata per la Grotta delle Capre prende spunto dal progetto artistico che Gianmaria De Luca ha intrapreso dal 2020 tornando alle origini del linguaggio fotografico ed utilizzando una tecnica il cui funzionamento replica quello dell’occhio umano. La luce, entrando da un foro stenopeico, proietta a colori e in movimento l’immagine esterna su una carta fotografica ai sali d’argento, ma proprio come accade nell’occhio umano, le immagini sono capovolte e riflesse. Protagonista di questi scatti sono la bocca della grotta e il mare antistante catturati da un punto inaccessibile al pubblico e pertanto in grado di offrire una prospettiva insolita, immaginario ventre materno.  Questo processo fotografico mi ha aiutato a tornare alle origini della mia stessa esistenza, all’origine dei mezzi che ho scelto per comunicare durante la mia vita, ossia la fotografia e l’arte figurativa.  L’immagine che ne vien fuori diventa “metafora” di trasfigurazione grazie all’uso del principio alchemico fotografico. La visuale è capovolta, riflessa, priva di colore e in negativo, e ci porta a pensare alla fotografia come atto, come sintesi culturale di un’epoca, come un invito rivolto ad una distratta “società delle immagini” a ricordare le proprie origini. Questa grande visione presuppone infatti la performance come parte integrante dell’opera. L’artista, lentamente, con pazienza, isola il raggio di fotoni in grado di attivare l’immagine latente in una superficie sensibile e lascia che il tempo lungo agisca scolpendo l’immagine che la finestra offre alla visione. Ogni esposizione produce una matrice unica ed irriproducibile. I lunghi tempi di esposizione, rimuovono ogni movimento. Nonostante questo l’opera sembra “urlare” l’immagine di luoghi millenari che la luce forma, replicando la realtà senza compressioni, e riservando dignità anche al più piccolo dei dettagli. Mi sono appassionato all’arte contemporanea, avendo avuto la possibilità di entrare negli studi d’artista, fotografando i loro lavori con il mio maestro Claudio Abate, ed è per questo che oggi sto invitando le persone nel sottotetto della Chiesa Nuova. Vorrei condividere lo stupore che ho provato io stesso nello scoprire questi luoghi. Luoghi che sto cercando di trasformare in luoghi della memoria, d’altronde è come se ci trovassimo nell’occhio dell’artista, dentro la sua testa, che in questo caso è un’architettura. Gianmaria De Luca ha realizzato diverse camere oscure, anche in esterno. Tra le location utilizzate la Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli, la terrazza di un attico di via del Governo Vecchio, il MAAM nelle periferie romane e al Circeo nella Grotta Guattari. In questi giorni, a Roma, è ancora possibile visitare Roma: Camera Obscura. Sotto il tetto di una delle perle del barocco romano, la chiesa di Santa Maria in Vallicella (o Chiesa Nuova), è possibile visitare il laboratorio temporaneo di Gianmaria De Luca dove sono stati realizzati, ed esposti uno alla volta, tre negativi fotografici delle dimensioni di 9 x 5 m ciascuno, impressionati con la  tecnica della camera oscura. Le tre immagini catturate dai tre timpani sotto la cupola della chiesa formano insieme una panoramica di 270 gradi della città creando una relazione diretta tra Roma e l’architettura della chiesa. Il concetto dietro i suoni della Via Lattea è di natura ovviamente cosmica, si tratta di un accompagnamento sonoro che non mira ad alterare l’equilibrio naturale del mare e delle stelle, ma piuttosto ad esaltarlo. Gruppi di suoni creati con dei preziosi sintetizzatori che si susseguiranno durante tutto l’arco dell’esperienza, un insieme di colori e suggestioni oniriche, quasi a voler ricordare il canto delle sirene. Pochi DJ e produttori sono così ampiamente e universalmente acclamati nei circoli techno come l’italiano Donato Dozzy, che ha una rara capacità di farsi strada nella mente delle persone in contesti sia contemporanei che classici, prestando sempre attenzione allo spirito del tempo e covando paesaggi sonori ipnotici in cui sembra sfidare continuamente sé stesso. La notte del 24 agosto, a pochi giorni dalla Luna Nuova, la Duna Litoranea del Parco Nazionale del Circeo, sarà per lui, e per tutti coloro che parteciperanno, il territorio di una nuova affascinate sfida creativa. Un itinerario in cui mito, storia e leggenda si rincorrono sullo sfondo di panorami mozzafiato. Dopo un primo appuntamento il 16 luglio al Monumento Naturale Tempio di Giove Anxur a Terracina, il discorso sul Mito prosegue da una visuale geografica diametralmente opposta alla precedente, quasi a riflettersi in uno specchio.In collaborazione con l’associazione culturale Sidera il discorso sul Mito, racconti di e con Vittorio Continelli con l’accompagnamento musicale di Massimo Gentile, torna per raccontare passioni, sentimenti, avventure, disavventure, amori e metamorfosi di déi e uomini.  Vittorio Continelli, con una serie di racconti a braccio incentrati sulle vicende della mitologia classica, restituisce uno sguardo talvolta impietoso, talvolta divertito sull’umanità e sul presente. Ognuno dei partecipanti potrà riconoscersi nei sentimenti e nelle azioni dei protagonisti di queste storie, che siano dèi, eroi o “semplici” uomini. Discorso sul Mito racconta di noi tutti, coraggiosi e codardi allo stesso tempo, avventurieri e vittime delle nostre più intime paure. È il racconto dell’umanità filtrate da storie antichissime. Ognuno può ritrovare sé stesso nelle vicende di Orfeo o in quelle di Euridice, ognuno può immaginare di essere Zeus o una delle sue vittime. Perfetto per gli scenari proposti da Exotique e per un pubblico che da sempre dimostra di essere in grado di ascoltare e che, nell’intimità della natura, potrà favorire in maniera di gran lunga diversa che non a teatro, la relazione tra attore e spettatore. Come dichiara Vittorio Continelli: Ho cominciato a raccontare queste storie perché da bambino i miei nonni me le raccontavano. Attraverso la meraviglia in esse contenuta rispondevano alle mie domande sulla vita e sulle cose del mondo. Ricordo esattamente quando ho scoperto il potere del mito e della parola ascoltando di Ulisse che si prende gioco di Polifemo quando dice di chiamarsi “Nessuno”. “discorso sul Mito” è il mio tentativo da attore/autore di restituire e condividere quel sentimento di meraviglia. Si tratta di un esperimento in continua evoluzione che ha visto Vittorio Continelli collaborare con strutture consolidate (CSRT di Pontedera, Teatro Nazionale della Toscana), con realtà emergenti del panorama teatrale nazionale (Teatro dei Venti di Modena) e prendere parte a diversi festival teatrali e letterari che sono diventati nel tempo sostegno costante del progetto: Trasparenze festival (Modena), UniversoAssisi (Assisi), Festival della Disperazione (Andria), Festa di Teatro EcoLogico (Stromboli). È attualmente in cantiere il racconto del ritorno di Ulisse in patria, esperimento che parte dal lavoro nello spettacolo Odissea prodotto da Teatro dei Venti e ERT / Emilia Romagna Teatro Fondazione. Una notte sonora per sognare mondi possibili. Così gli Enten Hitti sintetizzano il concetto de  La Notte dei Sogni, un originale esercizio performativo che prende spunto dalle pratiche di veglia sonora tipiche di alcune tradizioni mistiche (sufi, tibetane) e dalle esperienze degli sleeping concert per introdurre un momento di social dreaming. L’intento è di esplorare e far vivere in modo collettivo l’esperienza del sogno accompagnato da musiche, azioni rituali e coreografiche in modo da gettare un seme di possibile rigenerazione sociale in un’epoca che ha perso nel tempo questo valore.  La Notte dei Sogni  è dunque un evento partecipativo che si articola lungo tutta una notte con l’obiettivo di ampliare la percezione del paesaggio sonoro in cui l’evento prende corpo e di sperimentare l’evocazione di ricordi, immagini e suoni nello stato di confine fra veglia e sogno. Un’esperienza comunitaria nella notte, un viaggio nel silenzio notturno fra suoni, sogni e percezioni personali: un momento di social dreaming che riattualizza una dimensione tribale nel tempo presente. Lontano dallo spettacolo. Vicino al rito.

La Notte dei Sogni, dalla mezzanotte andrà avanti fino all’alba, e si articolerà in 5 momenti:
La purificazione e l’accoglimento (lavaggio delle mani con acqua profumata, sonagli scaccia spiriti, conchiglie e zucche tromba);
L’inizio del viaggio (tamburi sciamanici e voci);
Moto perpetuo (violino, oboe, voci, lastre di pietra sonora, ocarine, flauti…);
Il sogno (ciotole d’acqua, campane di cristallo, arpa celtica, azioni rituali…);
Il risveglio, l’alba (metallofoni, steel drum, violino, oboe, voci, tamburi…).

I musicisti suoneranno ininterrottamente. Ritmi arcaici, suoni naturali e brevi frasi melodiche saranno ripetute in modo da creare uno stato ipnotico utilizzando sia strumenti a suono indeterminato (campane di cristallo, campane tibetane, lastre di pietra sonora, bambu, flauti solari, arpe eoliche…) sia strumenti tradizionali (violino, cetra, arpa celtica, oboe e altri). Gli spettatori sono invitati a portare i propri sacchi a pelo e a trascorrere la notte alternando stati di veglia con stati di sonno/sogno. Al risveglio vien chiesto loro di ricordare e scrivere i sogni fatti nella notte per appenderli infine a un albero, testimonianza comunitaria di una possibile rigenerazione del luogo e della comunità. Enten Hitti è un gruppo aperto fondato da Pierangelo Pandiscia e Gino Ape. Dal 1995 lavorano sulla sperimentazione sonora e la dimensione rituale della performance e può considerarsi una delle formazioni più ardite e sperimentali della musica italiana di ricerca. Il loro esordio discografico risale al 1996 e l’anno dopo viene ri-prodotto con una nuova veste, non solo nuova grafica, dal Consorzio Produttori Indipendenti di Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti. È così che Giant Clown of the Solar World (Amplexus, 1996) vira in Giganteschi Pagliacci del Mondo Solare (CPI/Polygram, 1997) e segna l’inizio di un viaggio in musica dalle radici arcaiche del suono e dei demoni sonori che attraversano ogni essere vivente, fino alle alte sfere delle armonie celesti. E ancora più alto verso la costellazione della Via Lattea, da cui il titolo del loro ultimo album. Un lavoro che si ispira alla ricerca sul “femminile” e alla trasmissione matrilineare della vita. Un viaggio di memorie, sogni, visioni che torna, dopo un quarto di secolo di ricerca musicale ininterrotta sulla Linea Materna e nei luoghi in cui la cultura del “sacro femminile” ha preso corpo oltre 4000 anni fa e di cui si è trovata traccia a Cipro, Creta, Turchia, Irlanda, Sud Africa, Indonesia.…Eracle è venuto a liberare Prometeo e per farlo ha dovuto uccidere il centauro, l’uomo belva, ma non si uccidono, i mostri. Non lo possono nemmeno gli dèi. Giorno verrà che Eracle crederà di aver ucciso un altro mostro, più bestiale, e invece avrà soltanto preparato la sua rupe. Il centauro ha offerto il suo sangue per liberare Prometeo nella legge del mondo e del destino… L’esigenza della performance scaturisce dalla volontà e dalla necessità di portare i testi classici a contatto con i luoghi che li hanno già abitati, un percorso di pensiero che restituisca all’opera il contesto ideale. I siti archeologici e naturalistici diventano così il luogo di appartenenza e scambio tra il teatro classico e la drammaturgia contemporanea.  Lo spazio scenico diventa così un luogo ideale e straniante che vive di nuova luce. DI-RUPO è un progetto che mette in relazione il mito classico e immortale con il linguaggio poetico e filosofico dei nostri tempi. Il mito diviene una chiave per aprire gli occhi sul contemporaneo, un mezzo per grandi visioni. Prometeo ci dona la tecnica e sostiene l’immaginario di un’opera complessa dell’era moderna. Un interessante modo di osservare le sincronie del pensiero e del tempo, rivolgendo lo sguardo indietro, anziché oltre a teorizzare scenari futuri. Prendendo spunto dallo straordinario testo di Eschilo, un testo forte, immortale e profondamente attuale, solida base per le fondamenta del lavoro, Prometeo esibisce costellazioni di significati che hanno presa sul nostro immaginario più profondo, drammatizzando nella coscienza dell’uomo il problema della sopravvivenza stessa.  Oggi Prometeo è il filo che corre lungo svariate riflessioni: dal tempo in cui l’uomo, per sopravvivere, inizia a rendere artificiale il suo ambiente in maniera rispettosa, giungendo poi all’epoca della forte artificializzazione. Fino a quando gli effetti del prometeico fare umano rischiano di mettere in crisi il futuro dell’umanità stessa.

PROGRAMMA

LE PASSEGGIATE POETICHE DI EXOTIQUE
PROGRAMMA DEL MESE DI AGOSTO 2022

Mercoledì 10 agosto 2022 ore 21 – San Felice Circeo (LT)
PASSEGGIATA POETICA AL CHIARO DI LUNA AL FARO DI CAPO CIRCEO
“MULTIPLO DI TRE”
CON FEDE TORRE – voce narrante
E GIANMARCO CUCCIOLA – voce recitante 

Giovedì 11 agosto 2022 ore 18 – San Felice Circeo (LT)
PASSEGGIATA POETICA AL CHIARO DI LUNA DAL PERETTO A TORRE PAOLA
CONCERTO IN SPIAGGIA
CON STEFANO MALATESTA – chitarra e voce
E BADARA SECK – voce 

Venerdì 12 agosto 2022 ore 19 – San Felice Circeo (LT)
PASSEGGIATA POETICA AL CHIARO DI LUNA AL FORTINO NAPOLEONICO
INTERIORS IN CONCERTO
VALERIO CORZANI – basso, basso tinozza, laptop, i-phone
ERICA SCHERL – violino, looper, effetti
GAETANO ALFONSI – batteria 

Sabato 20 agosto 2022 ore 18 – Sabaudia (LT)
PASSEGGIATA POETICA NELLA SELVA DI CIRCE
ALESSANDRA CELLETTI IN CONCERTO
“SACAJAWEA”
Piano solo 

Martedì 23 agosto 2022 ore 17:30 – San Felice Circeo (LT)
PASSEGGIATA POETICA ALLA GROTTA DELLE CAPRE
“LA GROTTA E L’ORIGINE DELL’ARTE FIGURATIVA”
INSTALLAZIONE A CURA DI GIANMARIA DE LUCA 

Mercoledì 24 agosto ore 21 – Sabaudia (LT)
PASSEGGIATA POETICA NOTTURNA
SULLA DUNA LITORANEA DEL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
“VISIONI SONORE DALLA VIA LATTEA”
DONATO DOZZY – sintetizzatori 

Giovedì 25 agosto 2022 ore 18 – San Felice Circeo (LT)
PASSEGGIATA POETICA ALLA VILLA DEI QUATTRO VENTI
“DISCORSO SUL MITO”
DI E CON VITTORIO CONTINELLI
ACCOMPAGNAMENTO MUSICALE DI MASSIMO GENTILE 

Venerdì 26 agosto 2022 ore 19 – Sabaudia (LT)
PASSEGGIATA POETICA NOTTURNA DEI QUATTRO LAGHI
“LA NOTTE DEI SOGNI”
ENTEN HITTI IN CONCERTO
DALLE ORE 24 FINO ALL’ALBA
PIERANGELO PANDISCIA – liuto, tamburi sciamanici, salterio
GINO APE – oboe, flauti, electronics
GIANPAOLO VERGA – violino
JOS OLIVINI – piano, cetra, gong, arpa
CARMEN D’ONOFRIO – voce 

Sabato 27 agosto 2022 ore 21 – San Felice Circeo (LT)
PASSEGGIATA POETICA NOTTURNA A TORRE PAOLA
“DI-RUPO PERFORMANCE”
SUGGESTIONI E VISIONI DAL PROMETEO DI ESCHILO
A CURA DEL TEATRO KO
NATASHA MAZZARELLA – performer
ANTONELLA CARPINO – performer
ROBERTA TAFURI – performer
IVANO SALIPANTE – performer
GIANNI TUDINO – sonorizzazione e regia

L’iniziativa è ideata e realizzata dall’APS Exotique con il contributo della Regione Lazio.

Le Passeggiate Poetiche rispettano tutte le precauzioni per la tutela della salute pubblica atte prevenire la diffusione del coronavirus. I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria.

Per informazioni su come partecipare: +39.350.5670004 | +39.329.8424810 | info@exotique.it
Programma completo su https://exotique.it