Autostima e talenti nella Generazione Alfa: una ricerca racconta i più giovani

Condotta nei mesi di marzo e aprile 2022, la ricerca Generazione Alfa: Tra autostima e talenti restituisce un quadro che vede protagonisti i più giovani. Lo studio, svolto da AstraRicerche per MGA Entertainment nell’ambito del progetto Rainbow High: Fai brillare i tuoi colori, ha avuto come target i bambini nati dal 2010 con l’obiettivo di approfondire il modo con cui percepiscono se stessi.

Due i poli indagati, come riferisce anche il titolo, ovvero il grado di autostima e le abilità creative che i bimbi ritengono di possedere. Da qui, il messaggio che si intende lanciare, ovvero che è il momento di fare un passo avanti per stimolare bambine nella ricerca e nell’espressione del proprio talento.

“Autostima e talento sono pilastri con un legame importante fra loro – viene spiegato in conferenza stampa – a maggior ragione durante infanzia e adolescenza. Ispirandoci a Rainbow High, abbiamo voluto il progetto Fai brillare i tuoi colori, per sostenere le nuove generazioni e chi si prende cura di loro a credere nei giovani, nelle loro passioni e abilità creative. Perché questo aumenta la loro autostima”.

Foto da Ufficio Stampa

E l’indagine ha dovuto necessariamente tenere conto del contesto psico-socio-culturale che la pandemia prima e la guerra in territorio europeo poi stanno determinato. “Questo ha un impatto sui più piccoli che ancora non conosciamo, che si aggiunge all’esposizione massiccia sui social e sul web”, continuano i relatori.

“L’infanzia è un territorio di grandi sfide educative e culturali, anche per i brand che comunicano con questi bambini della Generazione Alfa”, spiega Patrizia Martello, Sociologa dei consumi dell’Università IUAV di Venezia. “E questa ricerca fornisce chiavi di lettura anche su un processo di svalutazione de sé: da un’idea del sé e del futuro che da positiva diventa negativa”.

Dieci anni, il momento della svolta

Così, diventa importante capire come e in che modalità avvenga questa variazione. “I dieci anni sono un momento di svolta”, dichiara Marta Rizzi, Psicologa e Psicoterapeuta esperta in età evolutiva e terapia genitoriale. “È una tappa importante, quella delle prime insicurezze. E l’adulto ha un ruolo di appoggio e supporto che non è un’anticipazione ma è essere al fianco; quindi, è indispensabile perché, spesso, il bambino si ritrae e inizia a farsi domande. I dieci anni sono il momento di transizione”.

“La domanda è, dunque, come possiamo sostenere e stimolare i talenti dei bambini in un contesto che più che alla diversità punta alla uniformità? Come possiamo muoverci tra libertà e omologazione del sistema?”, afferma ancora la Psicologa.

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“A un campione di quasi mille bambini tra i sei e i dodici è stato sottoposto un questionario online semplificato”, racconta Cosimo Finzi, Direttore AstraRicerche. Svariati gli ambiti indagati, dalle sfere dell’impegno e della forza a quelle del dialogo come scambio (talenti mentali, fisici e relazionali) fino alle emozioni e i colori. Ne è emerso che un bambino su tre non si piace e dai dieci anni inizia ad avere dubbi su se stesso mentre le abilità creative diventano motore primario per l’autostima. Questa, nel complesso, risulta essere deficitaria, addirittura bassa o carente in un terzo dei bambini della Gen Alfa.

Foto da Ufficio Stampa

Come si deve comportare, allora, un genitore o in generale un adulto nei confronti di questi bimbi? “Devo dire al figlio: ‘tu hai valore perché esisti’, indipendente dal risultato e dall’omologazione esterna”, spiega Rizzi. “E deve valorizzare gli errori perché solo attraverso di essi i piccolo riescono a conoscersi, a capire i loro limiti e migliorarsi. Bisogna andiamo oltre le etichette senza proiettare sui bambini le aspirazioni di noi adulti”.

Il ruolo del gioco e il progetto Rainbow High: Fai brillare i tuoi colori

Come si suole dire, il gioco è davvero una cosa seria. “È una grande sfida educativa perché può aiutare a capire chi si vuole essere”, continuano i relatori. “E l’intelligenza emotiva è una bussola, per distinguere le emozioni, da accogliere con tutte le sfumature che i bambini vogliono”. Sulla scorta di questo quadro, MGAE ha elaborato il progetto Rainbow High: Fai brillare i tuoi colori per raccontare storie di talenti di successo che possano ispirare i bambini di oggi.

Tramite contenuti entertainment, i ragazzi possono vivere un viaggio dall’acquisizione di consapevolezza del sé alla ricerca e celebrazione del proprio. Questa strada sarà suddivisa in quattro tappe o wave tematiche, identificate ciascuna da un colore (rosso, giallo, blu e verde). Nel ruolo di testimonial d’eccezione, il make-up artist Manuele Mameli e la scrittrice per ragazzi Fiore Manni.

Tra le proposte anche la web app Scopri il Tuo Colore con cui ciascuno identificare, tramite semplici domande, il proprio colore oltre a leggere le caratteristiche che ne definiscono meglio il profilo.

Foto da Ufficio Stampa