La promozione dei valori dello sport e l’inclusione sono alla base del movimento Champions for Change, nato con un flashmob a Milano.

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Un flashmob presso l’Arco della Pace di Milano ha sancito la nascita di Champions for Change, il primo movimento di sport social responsibility. 70 sportivi di 50 sport diversi hanno preso parte all’iniziativa, per sottolineare che lo sport è – prima di tutto – inclusione. I presenti hanno suonato all’unisono sulle note inedite del brano che Saturnino ha preparato per l’occasione.

È Value In Action – prima Società Consortile Benefit in Italia – la promotrice del movimento, ideato da Action Agency, Agenzia di Advanced Communication capofila del consorzio.

Il Manifesto di Champions for Change

Champions for Change

Non solo il flashmob. Champions for Change propone infatti un Manifesto, già sottoscritto da sportivi e non.

«I campioni dello sport, di tutti gli sport, sono modelli in grado di spingere altre persone verso comportamenti migliori per il benessere proprio, della Società e anche del Pianeta. – recita l’incipit del Manifesto – Lo sono perché mettono al centro l’essere umano nella sua completezza fatta di muscoli e nervi, cuore e cervello, in costante scambio con la Natura che lo circonda e con la Comunità nella quale vive. I media, tutti i media, condividono la responsabilità di usare la propria influenza per diffondere, soprattutto verso le nuove generazioni, i valori di cui lo sport deve ricominciare a nutrirsi, trasformando un grande spettacolo mediatico in una palestra per allenarsi a diventare cittadini, e uomini, migliori».

«Mi ricordo che mia mamma mi diceva sempre Ti faccio fare sport che così stai lontana dalle cattive compagnie. – commenta Manuela Ronchi, CEO di Action Agency e di Value In Action – Vogliamo poter pensare che i modelli a cui guardare nella vita non siano solo personaggi con migliaia di followers su Instagram. Personaggi che di colpo pensano di essere diventati famosi senza tenacia o sacrificio, valori che invece lo sport ha sempre incarnato. Vogliamo poter pensare che, usciti da un’Olimpiade, gli sportivi non siano solo presenti nei programmi tv e nei reality show per poi sparire fino alla conquista successiva. Ma che quella storia possa continuare ad essere raccontata a tutti con un linguaggio moderno e attuale».

La campagna digital e analogica

Champions for Change

Contestualmente alla nascita del movimento – in collaborazione con H-FARM Digital Marketing – partirà una campagna digital e analogica per raccogliere le storie di sportivi e campioni non solo nelle loro discipline, ma anche nella vita. Tutte le redazioni sportive potranno candidare le loro migliori storie di sport, ma non solo. Anche i singoli atleti potranno candidare la propria storia sul sito di Champions for Change con una di queste modalità: o un video della durata massima di due minuti, da realizzare con l’ausilio della rivoluzionaria app gratuita di content creation PYXIE o un podcast di massimo due minuti e mezzo o un testo di massimo 2500 battute.

Tutte le storie saranno poi votate sui canali social del movimento, che selezionerà le 5 migliori storie di responsabilità sociale. Una volta selezionate, le 5 migliori storie saranno raccontate con dei verticali multi-piattaforma. Il loro racconto, dopo un anno di narrazione, culminerà in un riconoscimento che premierà la miglior storia dell’anno.