La band britannica, in procinto di dare alle stampe un nuovo album, ritorna con la versione deluxe di uno dei suoi migliori lavori. Tutto in occasione del 30° anniversario dell’album.

Uscirà a metà luglio questa nuova edizione deluxe (cd, vinile) in occasione del 30° anniversario dell’uscita del meraviglioso album Between Happiness And Heartache dei Breathlerss (Tenor Vossa/ Shellshock Distribution/Audioglobe), band britannica new wave, post punk, dream pop, shoegaze e gothic. Il disco  è stampato anche su vinile rosa ed anticipa l’uscita di un nuovo lavoro della band londinese dopo Green to Blue del 2012. Prodotto dai nastri originali, è realizzato in una sontuosa custodia apribile con foto di copertina appena restaurata e ritratti della band precedentemente non disponibili, opera del fotografo Kevin Westenberg. Questa ristampa include anche una versione scaricabile dell’album, con una traccia bonus, Everything I See. Registrato e mixato da Drostan John Madden, tranne il brano Flowers Die, mixato da John Perry, ospite speciale alla chitarra ritmica sullo stesso brano. Il familiare muro di echi del suono è, in questo caso, ampliato  da duelli di chitarre retrò che si diffondono melodiosamente tra Joy Division e Duane Eddy. Gli strati sonori malinconici  dei Breathless devono tanto al loro amore per Pink Floyd, Can, Eno, Joy Division e folk dei  60, quanto al loro amore per i Cocteau Twins. “Ci è piaciuto molto il lavoro di Drostan John Madden con i The Cocteau Twins su Treasure, quindi abbiamo deciso di lavorare con lui”, spiega Ari Neufeld, bassista e cofondatrice dei Breathless. La registrazione è iniziata con I Never Know Where You Are, al Rooster 2, dove Drostan Madden aveva precedentemente lavorato con Modern English e The Wolfgang Press. “Inizialmente siamo entrati con l’intenzione di registrarlo come lato B, ma siamo rimasti così soddisfatti dei risultati, che l’abbiamo pubblicato come lato A ed eravamo ancora più entusiasti quando è stato  promosso singolo della settimana in Melody Maker”. “Lavorare al Rooster è stato molto diverso dal Blackwing, il suono della live room era molto più brillante e la canzone è stata registrata con pochissime sovraincisioni”. Questa è stata seguita da una sessione al The Garden Studio di John Foxx, presto rilevato da Matt Johnson dei The The, dove Siouxsie And The Banshees, The Cure e Nick Cave avevano registrato alcuni dei loro primi album: “Il Garden aveva un’enorme sala dal vivo, con un suono incredibile, ottimo per la batteria, ma non così buono per il basso o il bassista! come presto scoprii quando mi mostrarono una minuscola stanza laterale, che era abbastanza grande da ospitare me, il mio amplificatore e il mio basso, a patto che non mi girassi troppo bruscamente” ancora Ari “Qui è dove abbiamo registrato Clearer Than Daylight che era originariamente di circa 3 minuti più lungo della versione finale e ricordo che Drostan svolse il nastro da due pollici dalla bobina mentre attraversava la stanza, finché non ce ne fu un’enorme pila sul pavimento, poi prese una lametta e ne tagliammo piedi su piedi, mentre noi guardavamo con terrore. Nessun annullamento o ripristino dei dati salvati come ora, solo un tentativo e basta! L’ultimo giorno, John Perry è venuto a mixare Flowers Die, cover degli Only One. Inizialmente stavamo cercando di entrare in contatto con Peter Perrett, per ottenere il suo permesso di coprire il canzone, ma si è rivelato impossibile da rintracciare – così abbiamo contattato John Perry, tramite un amico comune. Originariamente sarebbe venuto in studio solo per mixare la traccia, ma alla fine ha suonato anche la chitarra ritmica, cosa che ci ha resi tutti davvero entusiasti dato che siamo grandi fan degli Only Ones.” Conclude la Neufeld : “Mentre scrivevo Between Happiness abbiamo provato di proposito in due sale prove dal suono molto diverso, quando abbiamo scoperto che le nostre canzoni più rock suonavano alla grande in un ambiente più duro e quelle più dolci in uno più rilassato, e questo era il modo migliore per coltivare entrambi i suoni. Quindi forse il nostro ritorno al Blackwing è stato un’estensione di questo, poiché l’ultimo gruppo di canzoni era più delicato, con molti piatti luccicanti e chitarre acustiche. Ho suonato per la prima volta la chitarra acustica su Let’s Make A Night Of It, sul nostro precedente l’album Three Times And Waving, ed ero davvero soddisfatto della nuova dimensione che ha aggiunto al nostro suono. E’ stato anche un ottimo modo per trovare idee per le canzoni, come è successo con Wave After Wave. Ne ho anche sovraincise alcune su Over And Over, che è stato davvero difficile da suonare! Questo a sua volta ha influenzato il modo in cui suonavo il basso, con molti accordi strimpellati e corde aperte per dare al mio basso un suono più pieno, o accordi scelti come all’inizio di Over And Over. Riascoltare questo album di nuovo dopo tutto questo anni mi da ottime sensazioni. Mi piacciono particolarmente le canzoni  registrate al Blackwing”. Questa l’opinione di Ari Neufeld, misurata e tecnica su quello che, comunque, rimane un capolavoro della musica alt rock internazionale. E i Breathless di quella scena possono essere considerati ancora ora fra i maggiori e, colpevolmente, non fra i più conosciuti esponenti.