Lunedì 28 giugno l’ex frontman e voce del Canzoniere del Lazio sarà in concerto a Roma in occasione del terzo appuntamento della seconda edizione della rassegna di teatro, musica ed arti visive ParcoMilvio.

Lunedì 28 giugno alle ore 21.00 Piero Brega sarà in concerto con la sua band a ParcoMilvio, seconda edizione di una rassegna che porta a Roma incontri e dialoghi green, teatro, musica, cinema e tante iniziative dedicate alla sostenibilità e alle arti per offrire, non solo ai residenti del quartiere ma a tutti i cittadini, la possibilità di immergersi nella natura. Brega e i suoi musicisti presenteranno il suo nuovo CD, Mannaggia a me, edito da Squilibri, a undici anni di distanza dall’ultimo album da solista del cantautore romano, già frontman e voce del Canzoniere del Lazio e tra i fondatori del Circolo Gianni Bosio. Brega attraversa da protagonista i turbolenti anni settanta, affermandosi come una delle voci più carismatiche di una nuova tradizione urbana e caratterizzandosi, assieme ai suoi compagni, per l’originale fusione di elementi etnici con sonorità jazz e progressive, che anticipava di molto la stagione ancora da venire delle “contaminazioni”. Esperienze innovative, proseguite con i Carnascialia e Malvasia, e allargate anche al mondo del teatro dove è anche voce solista dell’opera di Giovanna Marini, “Il regalo dell’Imperatore”. Poi un’eclisse dalle scene musicali durata circa venticinque anni, in cui si è impegnato come architetto con progetti di grande prestigio come la direzione dei lavori della moschea di Roma agli ordini del prof. Portoghesi. E poi, improvviso e inatteso come una sorta di miracolo, nel 2004 l’esordio da solista con un disco di conturbante bellezza che rivelava al mondo anche le sue capacità di scrittura e affabulazione. Come li viandanti vince così il Premio Ciampi come opera prima alla quale fa seguito, cinque anni dopo, il disco della riconferma, Fuori dal paradiso, in cui si evidenzia la maturità dell’artista che riesce a elevare nelle atmosfere rarefatte della poesia anche le più ordinarie esperienze quotidiane. Con i movimenti carsici che contraddistinguono il farsi della sua ispirazione, chiamata a misurarsi con urgenze di vita o a lenire ferite che non trovano risposte, Piero Brega ritorna ora, a undici anni di distanza, con un nuovo disco in cui, con amore e disincanto, canta ancora di una Roma periferica e dolente, senza ammiccamenti né accondiscendenze al suo stesso pubblico. Da un punto di vista musicale, infatti, Mannaggia a me (Squilibri editore) si pone all’ombra di altre culture, coltivate fin dagli anni giovanili ma covate e accarezzate a lungo, anche quando sembrava del tutto immerso nelle tradizioni di casa nostra. Una scelta coraggiosa, quella di innovare ritmi e sonorità del nuovo disco, che in realtà è stato anche l’esito, in un certo senso obbligato, di una lunga ricerca. “Per esprimere fino in fondo quello che avevo dentro -ha dichiarato il cantautore romano- serviva un gruppo barocco e postmoderno, che raccogliesse tutto: la musica popolare, il blues, il Pop, l’avanspettacolo e lo stornello, quella musica che potevo mettere insieme con le mie canzoni”. Da qui la progressiva costituzione della band, a partire dal sodalizio con Oretta Orengo, compagna di vita e di arte, fino all’attuale gruppo che a chitarra e oboe ha aggiunto altre chitarre, fisarmonica e ancora batteria e basso “come un cuore pulsante, l’ineluttabile fluire del tempo che dice di andare e andare”. E un suono di magnifica pulizia e rigore, grazie anche a Pasquale Minieri, già con Brega nel Canzoniere del Lazio e Carnascialia. Nei testi Brega si conferma straordinario cantastorie contemporaneo con una ineguagliata capacità di fissare, in cartoline sonore di grande efficacia, scene di vita quotidiana che, come in un incubo, si rovesciano in spaccati di perdizione, emarginazione e redenzione. Sull’onda lunga di altre sue memorabili interpretazioni come Su comunisti della Capitale, una nota amara di protesta civile si leva dal suo canto senza però ricadere nelle enfatizzazioni di una successiva canzone politica. Folgorante al riguardo il brano che dà il titolo all’album, la ricostruzione di una lite tra barboni nella metropolitana, di impressionante verismo, o anche Strada scura dove un fatto di cronaca nera e di teppismo, qual è stato l’incendio della libreria La pecora elettrica in un quartiere di Roma, si intreccia a una storia di alcolismo in un’altra periferia, avvertendo nella notte della disillusione il dolore della città. Di brano in brano si delinea con forza una sorta di autoritratto dell’artista, irriducibile a quanto lo circonda, fiero di una libertà che si esalta nel rovesciamento di valori e prospettive. Un artista capace di specchiarsi nel fare noncurante di un altro drop out nel brano Il sorriso di un pensatore (“E non mi importa dei quattrini/ non m’importa del successo/ tale difetto m’ha permesso/ di evitare me stesso”), o di gridare la propria alterità a un manager in vena di angherie in Triangoli quadrati (“Siamo geniali siamo eccentrici/ Siamo ai margini del normale/ Siamo dei mostri angelici/ Siamo degli abnormali), nella consapevolezza di essere in fondo “un marinaio senza mare” che, fuori da ogni schema, trova però il senso pieno di quanto vive e realizza (“Sono un campo di grano/ Una scintilla smarrita/ Voglio bruciare dentro la vita/ Ogni giorno una fiamma nuova/ che fuori piova o non piova”). Si susseguono così vivide istantanee sonore che elevano in una dimensione epica momenti di vita quotidiana e scene di ordinaria brutalità urbana: una processione elettrica e potentissima, vibrante e ondivaga come può essere solo lo sguardo distaccato e partecipe che un poeta getta sul mondo. Insieme a Piero Brega e agli spettatori una platea naturale e vivente accoglierà ogni singolo evento: 200 piante distribuite sugli spalti, assisteranno anche loro agli spettacoli, costituendo una cornice unica di un teatro immerse nella natura e nell’arte. ParcoMilvio è un parco urbano, uno spazio verde, sostenibile, attrezzato, dove osservare ed imparare la natura, e portarla con sé a casa. È uno spazio vivente, dove le iniziative hanno luogo in un ambiente sostenibile. Il posto ideale per fare una passeggiata, assistere a performance e ad altre espressioni di arte, partecipare a incontri, fare l’aperitivo con gli amici e gustare cibi deliziosi in un’ambiente naturale. ParcoMilvio si estende lungo la banchina del fiume Tevere, in una delle zone di intrattenimento più vivaci della città che comprende lo Stadio Olimpico e altre strutture di ozio offrendo spazi per il relax, lo svago e lo sport. L’accesso al parco può essere effettuato da vari punti lungo la banchina destra del fiume Tevere nel tratto tra Ponte Milvio e Ponte Duca d’Aosta. Inoltre, nello spirito del parco e data la vicinanza della pista ciclabile, ParcoMilvio promuove la mobilità sostenibile e incoraggia l’utilizzo di biciclette ed ogni altra forma di mobilità sostenibile per ridurre al minimo l’impatto ambientale, massimizzando l’efficienza e la rapidità degli spostamenti nonché il benessere degli individui. ParcoMilvio è una piacevole passeggiata di oltre 400 metri dove specifici allestimenti di alberature ed altra vegetazione va a valorizzare la ricca biodiversità già presente lungo il fiume. Inoltre, grazie all’impianto di fitodepurazione fornito dall’azienda italiana Carra depurazioni, sarà possibile effettuare la depurazione con le piante dell’acqua del Tevere per irrigare il verde del ParcoMilvio. Il parco, ospita un’area pic-nic, zone sportive e diversi punti di ristorazione nei quali poter guastare le pietanze siciliane di Sicilia Bedda e le specialità di Birra del Borgo, il birrificio nato nel 2005 a Borgorose (RI), attraverso il quale i visitatori partiranno per un viaggio alla riscoperta della tradizione. Materie prime selezionate e proposte iconiche dello street food assumeranno nuove, insospettabili forme accanto alla birra di qualità. L’Osteria di Birra del Borgo di via Silla (Prati) si farà in due per piantare le tende a ParcoMilvio, proprio sotto Ponte Milvio. Dall’aperitivo al dopocena, il sabato e la domenica anche a pranzo, 200mq tutti da vivere con uno spazio esterno affacciato sul fiume. Oltre allo spazio stand, lungo il percorso del parco urbano, due banchi spillatura siglati Birra del Borgo. Nel parco più suggestivo di Roma le antiche tecniche di panificazione di Luca Pezzetta, chef pizzaiolo de l’Osteria di Birra del Borgo, si fonderanno con il più moderno concetto di street food e la buona birra nel Nuovo Sapore Della Tradizione. Il centro informativo di ParcoMilvio fornirà informazioni sulle diverse attività programmate e racconterà gli eventi attraverso una grande bacheca. ParcoMilvio vuole essere un evento diffuso, partecipato e pensato che cerca, non solo di mostrare e valorizzare le eccellenze già attive sul territorio di Roma, ma anche allargare la comunità di persone che vogliono adoperarsi per una città sempre più “green” attraverso pratiche partecipative e condivise.

Piero Brega formazione:

Luciano Francisci: fisarmonica
Ludovico Piccinini: chitarra
Emanuele Marzi: basso
Piero Fortezza: batteria
Oretta Orengo: oboe, corno inglese, canto
Piero Brega: voce, chitarra 

Per informazioni:

ParcoMilvio, Via dei Capoprati 00135 Roma
Aperto dal 21 giugno al 10 settembre 2021
Ingresso a Parco Milvio gratuito
Ingresso al concerto (Palco 3 – Floating) 15 € + d.p.
In zona parcheggi disponibili
Aree food & Beverage                                                 

Come arrivare:

www.parcomilvio.it/info-visitatori

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Web parcomilvio.it

comunicazione@parcomilvio.it

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