In attesa del nuovo album la cantautrice e produttrice sarda presenta un brano delicato ed essenziale nato nel giro di una sola giornata. Sorprendente come ogni sua creazione.

Martedì è un brano delicato ed essenziale. Dopo il viaggio nostalgico e lunare nel deserto del post-amore di Lunedì, Bluem torna con Martedì, nuovo singolo della giovane cantautrice e produttrice sarda. Nato nel giro di una giornata nella sua camera, Martedì è la canzone più emblematica del processo di scrittura e produzione dell’artista, e racchiude in sé tutti gli elementi che caratterizzano anche Notte, il suo primo album in italiano in uscita in primavera per Peermusic Italy.  Il brano si apre con una registrazione originale fatta sul telefono la prima volta che Bluem ha dato forma sonora a Martedì, solo chitarra e voce, il modo in cui spesso nascono le idee delle sue canzoni. Da lì, la canzone si dilata delicatamente grazie a un beat costruito principalmente con drum machine e piano elettrico e a intarsi raffinati ed evocativi di seconde voci. Su questo sound scarno, etereo e soave si inserisce un elemento che caratterizza il pezzo, così come l’intero disco: la voce parlata. Il parlato ha un ruolo fondamentale, afferma Bluem. Si tratta di una mia cara amica che mi dice di essersi finalmente confrontata con sua nonna riguardo un trauma che le accomunava. Alla fine del brano, e anche alla fine del suo discorso, dice: “everything’s good, so yeah, love you”. Vorrei che fosse un reminder, per tutti coloro che s’immedesimano nelle mie parole, del fatto che si può sempre tornare a stare bene. La canzone ha un animo contrastato che prova a descrivere sia cosa rappresenti nella vita di una persona scegliere di trascinarsi ogni giorno un’esperienza segnante, sia cosa significhi poi doverla mettere da parte. Martedì crea una lieve corolla musicale attorno ad emozioni potenti, dolorose e discordanti, scavando fino a trovare la radice più profonda e pura del suono. Una tensione verso l’arcaico e il primordiale che si evince anche dall’immaginario del progetto artistico che accompagna il singolo e tutto il disco, dedicato alla sua terra madre, la Sardegna. Tutto il lavoro visivo infatti, interamente curato da lei, è costruito intorno a quest’isola, alla sua  anima rurale, affascinante e ancestrale, alla memoria delle sue nonne, ed è fiorito tra vecchie cartoline di donne vestite in costume sardo appese nella sua cameretta. Un altro interessante segnale lanciato da quest’originale artista che risponde al nome di Bluem ( in realtà Chiara Floris, giovane cantautrice e produttrice sarda classe 1995). Trasferitasi a Londra nel 2014 per studiare musica, inizia a scrivere e produrre i suoi brani originali. Nel 2018 pubblica da indipendente il suo EP di esordio cantato in lingua inglese e composto da tre brani: Picolina. Il suo primo album in Italiano, come già detto, si intitola Notte ed uscirà prossimamente

Crediti Martedì
Musica e testi di Chiara Floris.
Prodotto da Chiara Floris e Simone D’Avenia.