L’attrice e cantante veneziana si affida ad importanti autori per un album che, a pieno titolo, si inserisce nell’ambito della migliore canzone d’autore. Echi, fra gli altri, di De Andre’, Ciampi, Endrigo, Lauzi e Battiato.

E’ un lavoro rigoroso e, nello stesso tempo, non allineato quello della bella e brava cantante ed attrice veneziana Rossella Seno. Rigoroso, perché nelle sue trame strumentali, nell’educata vocalità (insieme all’incisivo recitativo) ritroviamo i sapori artigianali e densi di significati che hanno caratterizzato e continuano, fortunatamente, ad  animare una delle scene più caratteristiche della nostra storia musicale: quella della canzone d’autore. Ed, in quest’ambito, non mancano i riferimenti a nomi di assoluta rilevanza come, fra gli altri, De Andrè, Ciampi, Endrigo, Lauzi etc. Non allineato, perché “Pura come una bestemmia” (Azzurra Music) è diretto e controcorrente, fin dall’irriverente copertina (opera dello street artist Moby Dick) che vede l’artista nuda ed in croce a simboleggiare non solo la donna maltrattata, ma, insieme a lei, l’intero genere umano e la natura stessa che, come nella croce raffigurata, poggiano su un mare di rifiuti. E, poi, i testi dei brani che come ne “Gli occhi di Stefano” (riferito alla vicenda di Stefano Cucchi) denunciano sopraffazioni divenute oggetto di  procedimenti penali e dure prese di posizione  o come, nella stessa, bellissima e coinvolgente  title track, mettono all’indice tutti quelli che pensano di essere esenti da ogni possibile empatia  verso l’altro e gli ultimi, soltanto perché frequentano la messa o si dedicano alla carità.  E poi c’è “La chiamano strega”, primo estratto dal disco. «Dopo aver letto la storia di Simona Kossak, ne parlai con Michele Caccamo e così nacque il testo di “La chiamano strega” – racconta Rossella Seno – Una biologa che decise di abitare per più di trent’anni nella foresta di Bialowieza, adeguandosi a uno stile di vita antico, vivendo in una capanna senza elettricità, acqua corrente, lontano da ogni comodità. Etichettata come strega, nome che davano in quell’epoca alle donne in grado di comunicare con gli animali e la natura stessa». E Massimo Germini, autore degli arrangiamenti, aggiunge:«La canzone (musica mia e testo di Michele Caccamo, affermato poeta e scrittore), prende spunto dalla storia vera di Simona Kossak. La musica è di sapore irlandese completa di un riff introduttivo, che poi ricorre all’interno del brano, eseguito dal violino e il mandolino all’unisono (appunto all’irlandese)». Insomma, un album, ed un interprete che hanno tutte le carte in regola per ritagliarsi un importante posto nell’attuale panorama dell’italica canzone d’autore. Per raggiungere questi risultati, naturalmente, non mancano importanti contributi e così i brani sono firmati da personaggi di  grande spessore come Massimo Germini (storico e straordinario chitarrista di Roberto Vecchioni), Pino Pavone (che collaborò in gran parte della discografia di Piero Ciampi), Piero Pintucci (autore delle musiche delle più toccanti canzoni di Renato Zero), Michele Caccamo (poeta tradotto in cinque lingue e considerato nei Paesi Arabi il “Poeta della fratellanza”), Matteo Passante, Lino Rufo che ha musicato un testo di Sanguineti, Federico Sirianni, il cui brano è preceduto da una poesia di Erri De Luca (“Mare Nostro”) che apre l’album. Per “Luna su di me”, poi, scritta da Germini e Fiorucci, parte dei proventi andrà ad Animals Asia, per la protezione e il salvataggio degli orsi tibetani. Un progetto realizzato per mettere a conoscenza della crudeltà che l’uomo può esercitare su altri esseri senzienti, in questo caso gli orsi della luna. Altro tassello, dunque, che conferma la vocazione sociale, oltre al valore artistico, di un lavoro da ascoltare e condividere con passione ed attenzione.

 

“Pura come una bestemmia” tracklist:

 

1 MARE NOSTRO (Erri De Luca) – 0’52” 2 ASCOLTAMI O SIGNORE (Federico Sirianni) – 3’07” 3 PRINCIPESSA (Pino Pavone – Massimo Germini) – 3’07” 4 LA BALLATA DELLE DONNE feat Mauro Ermanno Giovanardi (Edoardo Sanguineti – Lino Rufo) – 4’12” 5 GLI OCCHI DI STEFANO (Michele Caccamo – Piero Pintucci) – 3’37” 6 LA CITTÀ È CADUTA (Pino Pavone – Massimo Germini) – 2’43” 7 LUNA SU DI ME (Paolo Fiorucci – Massimo Germini) – 2’40” 8 LA CHIAMANO STREGA (Michele Caccamo – Massimo Germini) – 3’56” 9 IO CHE QUANDO POSSO (Matteo Passante – Massimo Germini) – 4’06” 10 REMI E ALI (Matteo Passante – Massimo Germini) – 3’01” 11 LASCIATEMI STARE (Michele Caccamo – Massimo Germini) – 4’53” 12 SEI L’ULTIMO (Matteo Passante – Massimo Germini) – 3’07” 13 PURI COME UNA BESTEMMIA (Federico Sirianni) – 2’40”

Arrangiamenti: Massimo Germini

Chitarra classica, acustica, 12 corde, mandolino, basso, armonica: Massimo Germini

Pianoforte, Tastiere, Programmazioni, Glockenspiel: Lele Battista

Percussioni: Emiliano Cava Violoncello: Saverio Gliozzi

Violino: Simone Rossetti

Organetto (su “”Sei l’ultimo””): Alessandro D’Alessandro