Il nuovo singolo anticipa l’album in uscita a novembre per Virgin Records/La Tempesta. Per il rapper milanese un brano dal linguaggio ironico che strizza l’occhio all’hip hop.

E’ già online il video di Latitudine https://bit.ly/3ppd7fc , terzo singolo vir.lnk.to/latitudine , dopo “ottobre” e “Scarabocchi”, che anticipa l’album d’esordio di Nicolaj Serjotti in uscita a novembre per Virgin Records (Universal Music Italia)/La Tempesta. Nicolaj Serjotti, 22 anni, viene dalla provincia di Milano e, più precisamente, da Milano 7. Si affaccia alla scrittura sin dai primi anni di liceo e nello stesso periodo conosce Wuf, con il quale comincia a collaborare da subito. Nel 2018 i due rilasciano Oversized Thoughts, un breve EP che determina la nascita dell’immaginario del progetto. Poco dopo entrano in contatto con Fight Pausa, con cui nasce un’intesa che li porta a lavorare insieme al primo disco di Nicolaj. Nel progetto trovano spazio varie sfaccettature dell’identità dell’artista, che rivela pezzi di sé tramite una poetica personale e ricca di immagini evocative. Le produzioni sono contraddistinte da una ricercatezza che non stanca, e permettono a Nicolaj di trasportare l’ascoltatore in un mondo di pensieri e riflessioni, ma anche di leggerezza e romanticismo. In un tappeto sonoro che strizza l’occhio all’hip hop, con un linguaggio ironico e un immaginario surreale, il video di questo terzo singolo che anticipa l’album (realizzato ancora una volta da Riccardo Orsini e Filippo Elgorni della Asfero Films) è parte di una trilogia di video verticali che hanno seguito le uscite di Nicolaj negli ultimi mesi. Sullo schermo scorrono le immagini di un ironico contrasto audio-visivo tra la canzone stessa e i labiali non sincronizzati di vari automobilisti, ripresi all’interno delle proprie auto, mentre cambiano “latitudine”. Serjotti, invece, corre all’infinito per riuscire a raggiungere, in un modo o nell’altro, dei posti indefiniti. «Il concept del video è nato quest’estate, mentre stavamo ritornando da una vacanza assieme – raccontano Riccardo Orsini e Filippo Elgorni – nel traffico, con la radio accesa, ci è capitato di fare caso al movimento delle labbra di chi guidava le auto che ci passavano accanto. Alcune parole sembravano sincronizzate a quello che stavamo ascoltando, altre no, e il fastidio che si provava nel tentativo di farle combaciare aveva un non so che di emotivo. Così comincia il video di Latitudine, con le auto che sfrecciano verso altre latitudini e Nicolaj che si allena per fare lo stesso. Nel finale la sua Clio, che l’ha accompagnato nel corso di questa trilogia, sembra abbandonarlo in un teatrale epilogo».Con una sonorità leggera e “colorata” che elimina le tossine dell’angoscia trasportando la realtà nella dimensione del sogno a occhi aperti, Latitudine racconta della necessità di distogliere l’attenzione da tutto. Il cantautore sogna di farlo volando verso destinazioni altre, dove non ci sia bisogno di pensare e dove ci si possa prendere un momento per cercare una condizione di tranquillità. Questo desiderio si contrappone però alla realtà dei fatti, che lo obbliga continuamente a confrontarsi con problemi concreti quali il tempo che è sempre troppo poco, le incomprensioni e la ricerca della propria identità. Situazioni che ci accompagnano nella vita quotidiana e che Serjotti riesce a riportare, nella sua musica, in maniera attuale e convincente.