Nel nuovo album la pianista romana reinterpreta compositori minimalisti che hanno influenzato il suo percorso artistico. Brani di Arvo Part, John Cage, Philip Glass ed Alan Hovhaness insieme a due preludi inediti della stessa Celletti.

A pochi mesi dal progetto video/musicale LOVE ANIMALS, Alessandra Celletti ci regala una nuova chicca. Un album dedicato ai compositori minimalisti che più ama e che  hanno maggiormente  influenzato il suo percorso artistico. L’album s’intitola, appunto, MINIMAL ed è già disponibile su Spotify e su tutte le piattaforme digitali per Double J Music.

In questo nuovo album la musicista romana torna così a cimentarsi con un repertorio a lei molto caro, mettendo insieme autori che lei stessa considera suoi importanti riferimenti: Arvo Part, John Cage, Philip Glass, Alan Hovhaness. D’altronde Alessandra Celletti ha dedicato la sua vita al pianoforte e si è diplomata al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma partendo da una formazione classica, ma con una particolare attenzione alla corrente minimalista.

Notevole, poi, l’attitudine a sperimentare sempre cose nuove, tanto che le sue esperienze si moltiplicano con deviazioni interessanti anche nel campo del rock, dell’avanguardia e dell’elettronica. Tantissime le collaborazioni con artisti italiani (da Gianni Maroccolo a Claudio Rocchi, ai Marlene Kuntz, a Franco Battiato) e internazionali (tra cui il mitico Hans Joachim Roedelius, pioniere dell’elettronica tedesca con Brian Eno e i Cluster). Il nuovo album si apre con Fur Alina di Arvo Part, una composizione la cui semplicità disarmante nasconde una profondità ricca di sfumature “magiche”. A seguire delle reinterpretazioni di brani di John Cage caratterizzati da una delicatezza fuori dal tempo: In a Landscape, Dream e A Room per pianoforte preparato. Altro omaggio presente nel disco è Truman Sleeps di Philip Glass, stella polare e fonte d’ispirazione costante per Alessandra Celletti. L’album contiene anche due Preludi inediti della stessa pianista romana che contribuiscono a perpetuare e amplificare le atmosfere incantate dell’intera produzione .