“La grande Onda” anticipa l’uscita dell’album “Emisferi” prevista il 26 giugno. Nuova multiforme e riuscita prova per l’eclettica artista tarantina che ci ha ormai abituato ad album imperdibili e di grande spessore.

Di Barbara Eramo si potrebbe parlare a lungo, visto che in Italia è molto difficile trovare artisti che hanno saputo affrontare universi musicali così diversi con la stessa creatività e professionalità. Dallo spiritual al gospel (Mario Donatone etc.), dal pop alla musica d’autore, dalla world music (Piccola Banda Ikona di Stefano Saletti, Hector Zazou) al jazz, senza perdere mai un colpo e producendo lavori validi nel tempo.

Sempre alla ricerca della qualità e guidata dall’ispirazione. Anche in occasione della sua apparizione a Sanremo Giovani, nel 1998 con il duo Eramo & Passavanti, si è distinta  ricevendo meritatamente il Premio della Critica e il Premio Volare assegnato dal presidente della giuria di quell’anno, il grande Michel Nyman. A breve (26 giugno) esce questo suo nuovo lavoro solista, Emisferi (mbcMusica Pirames International).

Un album preceduto dal singolo omonimo, dal seguente Ordinary People e da questa evocativa e bellissima La Grande Onda, dalla quale è stato tratto un video. Riguardo il nuovo album la stessa Barbara Eramo ha commentato:

Emisferi è un disco che contiene più anime, diretta espressione del mio percorso musicale e che lascia soprattutto la voce alla conduzione del viaggio al suo interno. – spiega Barbara in esclusiva a Sky – Le sonorità sono ampie a tratti cinematografiche, con l’idea che possano riempire l’aria di immagini, suggestioni, grazie soprattutto alla presenza degli archi in molti brani e di lievi richiami d’Oriente. Un’attitudine minimale dove emergono nitide le melodie senza rinunciare a momenti di maggior impatto ritmico ispirati ai miei ascolti teen nei pieni anni 80. In alcuni brani ho scelto di non utilizzare parole ma legare la voce ai suoni, diventare strumento tra gli altri utilizzando un linguaggio astratto, arcaico ed intuitivo: il brano La Grande Onda ne è la piena espressione. Il videoclip che lo accompagna ha il vissuto di una estasi artistica, la sindrome di Stendhal che mi coglie osservando i quadri sonori realizzati da Pejman Tadayon (musicista iraniano, già con Barbara nella Piccola Banda Ikona ndr.). Il video è stato realizzato da Artigiani Digitali e le parti animate sono ad opera di Sergio D’Innocenzo. I testi dell’album Emisferi hanno uno sguardo femminile, circolare, invocano la necessità di un misticismo lontano dai luoghi di culto e voraci di vita, raccontano di come il corpo sia un abito e come tale un’occasione; del disagio ad accettare la naturale bellezza dell’imperfezione; della drammatica attitudine alla condanna facile pervasa di pregiudizio verso il femminile e di cui la Storia è testimone; dei nostri emisferi che non possono decidere nulla in autonomia; di questa danza solitaria che spesso conduciamo nelle nostre vite pur essendo diamanti grezzi, ma che per vivere devono rifrangersi di luce, di umanità. Tutto ciò che esprime polarità, diversità, apparente separazione, sono in realtà elementi necessari l’uno all’altra per formare un’Unità, una forma compiuta, piena. Questo è il concept del disco. La scelta di cantare in Italiano, ma anche in altre  lingue esistenti e non, sia in termini lessicali che musicali, credo sia la matrice del DNA di questo mio nuovo progetto discografico che ha avuto una gestazione lunga in quanto -parlo solo per quanto mi riguarda- non può esserci fretta nella creazione di qualcosa, così come nella sua condivisione”.