In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo la metal symphonic band finlandese ci esorta a difendere la natura e le sue bellezze ed a ritrovare un equilibrio diverso in un pianeta troppo sfruttato per ragioni d’interesse.

Conforta davvero, in questo momento difficile che tutti noi stiamo passando, poter ascoltare (a partire da metà aprile e su tutte le piattaforme musicali, in versione doppio cd e triplo lp) un album così complesso e ricco di spunti artistici ed umani come questo lavoro della band metal symphonic finlandese, Nightwish.

Ogni lavoro della formazione finnica risponde, infatti, sempre ad esigenze creative e di pensiero di assoluta rilevanza che rimangono preponderanti rispetto a quelle prettamente commerciali. Ecco perché anche questo nuovo, imponente ed estremamente sfaccettato Human. :II: Nature (Nuclear Blast) costituisce un altro importante tassello nell’epopea musicale di questa amatissima band, aperta anche a suggestioni folk e progressive.

Sono passati cinque anni dal precedente Endless Forms Most Beautiful ed il tempo intercorso fra le due realizzazioni è stato speso per scegliere diverse e  affascinanti prospettive artistiche e sociologiche. Universo, Terra, Uomo e Natura sono solo alcuni delle fascinazioni che hanno portato alla realizzazione di Human. :||: Nature, primo doppio album mai pubblicato dalla band.

Nightwish Proprio a tal proposito uno dei migliori brani, Ad Astra inaugura una stretta collaborazione fra i Nightwsish e l’Organizzazione Internazionale World Land Trust che si prefigge la conservazione dei numerosi e tipici habitat animali e vegetali presenti sulla terra.

E così il nuovo album (imponente e diviso in due parti racchiuse in ben tre lp) apre rinnovati orizzonti per la band del tastierista e sempre più guida spirituale Tuomas Halopainen. Una prima parte, meno monolitica del solito, dedicata all’umanità e dove le parti vocali sono in bella evidenza (splendida quella della valchiria Floor Jansen). Una seconda, sorprendente, con protagonista la natura (quasi una raffinata partitura orchestrale).

Due facce di un lavoro bellissimo che riesce emotivamente a coinvolgere proprio ora che, a causa della pandemia, non possiamo muoverci ed ammirare tutti gli indimenticabili aspetti che la natura ci propone in ogni angolo della terra. Possiamo però sostenerla attraverso organizzazioni come World Land Trust www.worldlandtrust.org e viaggiare sulle note di una musica che ne canta la bellezza e la fragilità.