Le Vibrazioni a Sanremo 2020 con ‘Dov’è’: il testo della canzone

Per il loro terzo Festival di Sanremo, Le Vibrazioni hanno scelto il brano Dov’è, firmato da Francesco Sarcina, Davide Simonetta e Roberto Casalino. La canzone presenta come tema centrale la capacità di rialzarsi dopo ogni colpo che la vita infligge ma anche la ricerca della gioia nelle piccole cose.

Valorizzare la semplicità contro la desertificazione in un mondo carico di artificiosità: è questo il messaggio che la band comunica dal palco del Teatro Ariston. Alla direzione ancora una volta il Maestro Vessicchio, con cui Le Vibrazioni preparano anche il ritorno live nei teatri.

Ad oggi il gruppo conta oltre un milione di copie vendute con cinque album all’attivo e ha celebrato il ventennale con un concerto evento al Mediolanum Forum di Milano.

Abbiamo festeggiato vent’anni di band e solo dopo un percorso come il nostro si può arrivare a fare anche una riflessione del genere.

Le Vibrazioni: il testo di ‘Dov’è’

TESTO: F. Sarcina / R. Casalino / D. Simonetta
MUSICA: F. Sarcina / R. Casalino

Cerco di capire quello
che non so capire,
fuori vola polline
e ho creduto fosse neve
e non mi sento contento,
chissà se poi sono io
quello allo specchio.

Cerco dai vicini
la mia dose giornaliera
di sorrisi ricambiati
per potermi poi sentire
socialmente in pace
con il mondo e con il mio quartiere.

Chiedimi se dove sto
sto bene,
se sono felice.
Chiedimi qualsiasi cosa
basta che mi dici
dov’è [x7]
La gioia dov’è [x7]

Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai,
il cielo rosso, l’orizzonte
e l’odio arreso al bene
dov’è,
mi chiedo dov’è.

Cerco di sentire quello
che non so vedere.
La mia solitudine
è sul fondo di un bicchiere
d’acqua che m’inviti a bere.
Ho sete di stupore,
mi puoi accontentare?

Chiedimi se sono fuori posto
in questo posto,
chiedi tutto basta che qualcuno
mi risponda adesso
dov’è [x7]
La gioia dov’è [x7]

Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai,
il cielo rosso, l’orizzonte
e l’odio arreso al bene
dov’è,
mi chiedo dov’è.

E rimango già qui, rimango così e…
e non ci penso più.
Ho una clessidra ferma al posto del cuore
e un piano alto dove puoi vedere tutto
Rimango così, rimango così e
e non ci penso più.

E allora chiedimi se sono fuori posto
in questo posto,
chiedi tutto basta che qualcuno
mi risponda adesso
dov’è [x7]
La gioia dov’è [x7]

Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai,
il cielo rosso, l’orizzonte
e l’odio arreso al bene
dov’è,
mi chiedo dov’è.

Cerco di capire quello
che non so capire
fuori vola polline
eppure sembra neve.

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Foto di Chiara Mirelli da Ufficio Stampa Parole e Dintorni