Nell’anno in cui festeggia i primi trent’anni di carriera, Marco Masini torna sul palco del Teatro Ariston con ‘Il confronto’. Ecco il testo della canzone.

Marco Masini inaugura i festeggiamenti per il suo trentennale di carriera al Festival di Sanremo 2020, portando in gara il brano Il confronto. La canzone, scritta insieme a Federica Camba e Daniele Coro, fa parte del progetto antologico Masini +1, una raccolta di duetti che ripercorre il repertorio dell’artista (qui la nostra intervista).

Dall’Ariston ai teatri italiani fino all’Arena di Verona: queste sono le tappe in programma. “Non sarà una celebrazione – chiarisce Masini – Sarà una festa, sì, ma non con tono celebrativo. E l’Arena di Verona sarà uno spettacolo studiato diversamente, con altri parametri e con la voglia di fare lo spettacolo. È un sogno incredibile essere lì e tutto questo mi darà grandi stimoli.”

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Il confronto è la storia di tutti quegli uomini che scappano dalla verità e da stessi, che hanno paura di confrontarsi con lo specchio per il timore di confessare anche la propria vigliaccheria – spiega Masini in merito all’inedito sanremese – E la responsabilità delle parola è verso noi stessi per prima cosa, poi verso gli altri.”

Il confronto è con noi stessi, è il fare i conti col tempo che passa. La vita ci insegna a cambiare e a rimetterci in gioco.

Marco Masini: il testo de ‘Il confronto’

TESTO e MUSICA: M. Masini / Federica Camba / Daniele Coro

E sei stato un bugiardo
non hai avuto coraggio,
quasi sempre imperfetto ma qualche volta saggio.
E sei stato per qualcuno, un marito mancato.
E sei diventato padre, ma non è capitato.
E sei stato sul campo, sempre dietro a un pallone.
E ora sei qui sulla porta, a tirarti un rigore
Come un eterno bambino, dentro gli anni di un uomo.
E sei stato importante, e in un lampo, nessuno
hai un cuore diesel, che ci vai piano.
La vita è un flipper e infatti ci giochiamo.

Ma cosa aspetti a dire basta
e in quello specchio a urlare cambia faccia.
Non sei arrivato qui per sbaglio,
hai dato tutto il peggio, ma hai fatto del tuo meglio.
E no la vita non è giusta,
è che il passato ci esce dalla testa
come canzoni dalla radio, amori nell’armadio.
Un po’ ti odio, un po’ ti amo
ma oltre la paura del confronto, hai vinto tutto.

E sei stato uno stronzo, quando lei ci credeva,
l’hai lasciata morire, lì con te alla deriva.
Ma sei stato un signore, quando non hai risposto
e ti bastavano due parole, due parole
per rimetterla a posto.
Il cuore è un killer, preso alle spalle
il mondo è open, sopra miliardi di stelle.

Ma cosa aspetti a dire basta
e in quello specchio a urlare cambia faccia.
Non sei arrivato qui per sbaglio,
hai dato tutto il peggio, ma hai fatto del tuo meglio.
E no la vita non è giusta,
è che il passato ci esce dalla testa
come canzoni dalla radio, amori nell’armadio.
Un po’ ti odio, un po’ ti amo
ma oltre la paura del confronto, hai vinto tutto, hai vinto tutto.
Ma oltre la paura del confronto, hai vinto tutto.

E non la vita non è
e non la vita non è giusta,
è che il passato ci esce dalla testa
come notizie sul giornale, impronte su un pugnale.
Non vuoi cadere, non puoi volare
ma oltre la paura del confronto [x2]
Il confronto.

Sai che adesso mi è chiaro, mi son dato il permesso
di parlarti davvero e accettare me stesso.

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Foto di Luisa Carcavale da Ufficio Stampa Parole e Dintorni