Bowland, roma, il trio iraniano nato a Firenze atteso per una grande data alla cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma

Ripetere che i Bowland piacciono anche se non suonano pop è come dire di una persona che è intelligente anche se non ha i capelli. Non ha senso perché esistono migliaia di dischi ascoltati da milione di persone anche se non sono dischi pop. Purtroppo, questa è la conseguenza del fatto che il primo impatto con la critica musicale i Bowland l’abbiano avuto a causa di X Factor, capace di stimolare lo stesso livello di critica musicale di Tempation Island. La storia televisiva di Saheed, Leila e Pejman è quella di un corto circuito celebrato per attirare sempre più pubblico, sempre più click. 

Biglietti BowLand, Roma, Auditorium parco della Musica, 19 Luglio ore 21:00

Così accade che il pubblico che saprebbe capire il mite minimalismo dei Bowland non si fidi di una proposta che arriva da un Talent TV subordinata a motivi di “sceneggiatura” acchiappa like, mentre il pubblico del talent non capisca i Bowland se non come uno show temporaneo e stravagante, un famolo strano insomma.

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Quindi, creato il corto circuito e recitata la filastrocca che X Factor è un modo per farsi conoscere (in pratica il remix dell’annosa filastrocca che recita che Sanremo è una vetrina), tocca ricominciare da capo; calcare palchi, macinare chilometri e pasti freddi. Insomma, tocca fare la gavetta, guarda un po’. Perché i gruppi che suonano la loro musica fatta con strumenti spesso non convenzionali, il pubblico se lo devono guadagnare, perfino se piacciono anche se non suonano pop

Proviamo a cancelliare per un attimo X Factor dalla storia dei Bowland e puliamoci la mente. Dimentichiamo il danno che crea lo sfruttamento televisivo delle speranze musicali per vendere patatine, macchine e rossetti e ascoltiamo i Bowland di Floating Trip, album uscito nel 2017, prima del Talent cannibale, che divora il suo contenuto. Beh, è il disco di un act che starebbe con disinvoltura nella line up del Sonar di quest’anno, magari nella parte pomeridiana. Potrebbe essere nella line up del Sonar non per una particolare genialità di scrittura, ma per la perfetta sincronia con la musica del presente, per l’intuizione dell’attuale musicale che corre lungo tutto l’album. Il Sonar è il festival di musica e cultura elettronica che più di tutti intercetta il presente e il multiculturale. Presente e multiculturale proprio come il suono dei Bowland ed è strano che l’Italia, incapace di futuro e vogliosa di monocultura, sforni una band così all’unisono con quello che si muove nella musica nel resto del mondo. Ah, giusto i Bowland sono iraniani…  

Comunque, il trio iraniano è in tour in Italia e la data all’Auditorium di Roma potrebbe farvi dimenticare per una sera il brutto, perdonare l’incapace, capire il mediocre. Potrebbe dissolvere, almeno per un po’, i muri culturali sempre più stretti e farvi assaggiare l’enorme prato verde della musica, un luogo di arte senza confini su cui è lecito scorrazzare in libertà e sul quale non ci sono barriere e non ci sono giudici.

Biglietti BowLand Roma 19 Luglio Auditorium Parco della Musica

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