The Five Elements rappresenta un punto d’incontro tra Oriente ed Occidente. Jazz europeo e musica indiana uniti in un lavoro che rappresenta bene la passione del chitarrista per una cultura permeata di spiritualità.

The Five Elements (Emme Record Label) è il nuovo album  del chitarrista Giuseppe Cistola e ben rappresenta un personale punto di incontro tra Occidente e Oriente, in cui il Jazz europeo incontra la cultura indiana in un velato abbraccio. Un progetto sperimentale al quale hanno partecipato la vocalist Marta Giulioni, Simone Maggio al pianoforte, Marco Postacchini al sax tenore, Lorenzo Scipioni al contrabbasso e Michele Sperandio alla batteria. Il disco nasce dalla passione del band leader per la musica indiana, una cultura permeata di spiritualità che entra a contatto con i lati interiori del proprio spirito. Non a caso il titolo fa riferimento ai cinque elementi che appartengono alla tradizione indiana, ovvero l’Etere, l’Aria, il Fuoco, l’Acqua e la Terra. Tuttavia The Five Elements non è prettamente un disco di musica indiana, ma un approccio ad una tradizione raffinata che può facilmente connettersi con il modo occidentale di concepire la musica. L’India diventa fonte di ispirazione, il mezzo per aprire la mente a nuovi territori, per contaminare e contaminarsi allo stesso tempo. Le scale, gli echi orientaleggianti, l’utilizzo di strumenti tipici come l’harmonium sono tutti elementi che vengono filtrati da un senso di appartenenza che non viene mai meno. Non  un limite, ma un punto di partenza per mettersi in gioco verso declinazioni musicali differenti. The Five Elements è, in realtà,  un album che apre la strada alla sperimentazione, all’incontro tra diverse tradizioni, senza tralasciare un senso melodico che trascende dall’appartenenza culturale.   Il risultato più convincente e contaminato  di un musicista che inizia giovanissimo a coltivare la passione per la musica, giocando con le chitarre che aveva in casa. I suoi studi sono essenzialmente da autodidatta e le sue prime fonti d’ispirazione sono stati Wes Montgomery (dal quale ha ereditato l’uso esclusivo del pollice al posto del plettro) e Bill Evans. L’incontro con i dischi di questi due giganti lo fa appassionare al jazz, saltando così la parentesi rock, che è generalmente la palestra dei giovani musicisti. La spiccata predisposizione verso la musica lo porta a fare veloci progressi sullo strumento e lo porta nel 2010 a vincere una borsa di studio ai seminari di Arcevia Jazz. Nel 2014 si aggiudica, nel concorso “Bottega Jazz Contest” il secondo posto e un premio di 10 ore di registrazione, che userà per la sua prima demo. Nel 2016 s’iscrive al triennio di chitarra jazz presso il Conservatorio Pergolesi di Fermo. Nel 2017 durante la sua permanenza in Argentina, conosce alcuni musicisti locali che gli organizzano une serie di concerti. Entra così, in contatto con la musica argentina e ne trae ispirazione per le sue composizioni. Nel 2019 si distingue nei corsi organizzati a Perugia dalla prestigiosa scuola americana Berklee College of Music, per “Umbria Jazz”, che lo porta ad esibirsi sul palco centrale del festival per il concerto degli allievi. Vince la borsa di studio dei corsi Berklee e viene selezionato come miglior chitarrista dei corsi, così insieme ai migliori allievi degli altri strumenti suona all’Umbria Jazz Winter 2019 (versione invernale ad Orvieto di Umbria Jazz). Con Lorenzo Scipioni al contrabbasso e Michele Sperandio alla batteria formano il B – Side Trio che per la registrazione del disco Por la calle argentina si trasforma nel Giuseppe Cistola Quintet con l’aggiunta di Marco Postacchini al sax tenore e soprano e Simone Maggio al pianoforte. Nel 2020 il Giuseppe Cistola Quintet pubblica Por La Calle Argentina, sempre per l’etichetta discografica Emme Record Label. L’album contiene dieci brani interamente composti e arrangiati dal giovane chitarrista. Un anno molto impegnativo per Giuseppe che non si è fermato qui, finalista al “Premio Massimo Urbani”, prestigioso concorso in Italia. Nella stessa estate partecipa più volte al prestigioso Fara Music Festival, organizzato da Enrico Moccia. A settembre decide di dare un’opportunità al suo secondo progetto, in cui mantiene il quintetto e aggiunge la voce di Marta Giulioni. Ha partecipato al concorso All you have to do is play, organizzato dalla casa discografica Emme Record Label ed ha presentato il suo nuovo progetto The Five Elements (otto composizioni tutte composte e arrangiate da Giuseppe) che ora è disponibile per tutti i cultori della buona musica.

Spotify
https://open.spotify.com/album/39ul7Dbr2aI76vUueWp2N4?si=1o03Qw3ST7u6txxwY5bMaQ

Release
http://www.emmerecordlabel.it/release/the-five-elements/

Tracklist
The Five Elements
Quintessence [Ether] – Part 1
Quintessence [Ether] – Part 2
Air
Water
Fire
Heart – Part 1
Heart – Part 2