L’arte contemporanea entra nel cuore pulsante della mobilità globale. Al Terminal 1 dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Roma Fiumicino è stata presentata Apparato Circolatorio, l’installazione di Jago che accompagna il passaggio di milioni di viaggiatori con un messaggio potente e immediato. Ricordare, anche nel tempo sospeso dell’attesa, l’appartenenza a un’umanità condivisa.
L’opera accoglie i passeggeri con sei cuori rossi in ceramica, elementi centrali della ricerca dell’artista e già presenti in una sua creazione del 2017. Disposti in cerchio – una forma senza inizio né fine – i cuori sono associati a valori universali come uguaglianza, empatia, memoria, accoglienza, speranza e coraggio. Una videoproiezione ne amplifica la presenza, restituendo la pulsazione ritmica che trasforma l’installazione in un organismo vivo. Capace di dialogare con il flusso continuo delle persone.
Alla presentazione ufficiale hanno preso parte Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, e Marco Troncone, Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma. Proprio Troncone ha sottolineato come l’arrivo dell’opera di Jago si inserisca in una visione più ampia. Ovvero quella di uno scalo che è spazio culturale e simbolico.
«Roma Fiumicino supera i 50 milioni di passeggeri annui e si conferma nell’élite degli hub a livello globale per qualità e connettività. Continuiamo a investire per offrire a chi transita in aeroporto un ambiente accogliente. Che celebri la straordinarietà e l’eccellenza dell’arte italiana valorizzando al massimo questa infrastruttura», ha dichiarato.
Per poi aggiungere: «È in questo orizzonte che si inserisce l’opera di un artista di assoluto rilievo sulla scena contemporanea. La cui presenza nel nostro scalo assume un significato che va oltre il valore estetico. Dopo aver rappresentato l’Italia nel tour del Vespucci e all’Expo di Osaka, Jago apre uno spazio di riflessione condivisa anche qui, al centro della mobilità globale. I cuori di Apparato Circolatorio sono più di un simbolo. Sono un messaggio di pace universale e un richiamo potente alla dimensione umana del nostro lavoro, che connette ogni giorno persone, esperienze, sogni e valori».
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Apparato Circolatorio rappresenta una nuova tappa nel percorso intrapreso da Aeroporti di Roma – società del gruppo Mundys – per trasformare lo scalo in una vera e propria piattaforma culturale. Negli anni, i terminal sono stati arricchiti da capolavori come il Salvator Mundi di Bernini e le vetrate attribuite a Giotto provenienti dalla Basilica di Santa Croce. Jago porta ora la sua riflessione in un crocevia di storie e persone trasformando l’hub romano in occasione di scoperta e bellezza.
Immagini da Ufficio Stampa