Sognando la Mongolia: duemila anni di arte e storia al Museum Rietberg

Un viaggio nelle steppe, tra antiche città scomparse e metropoli contemporanee. Il Museum Rietberg di Zurigo presenta Mongolia. Un viaggio attraverso il tempo, un’esposizione che invita a superare i luoghi comuni e a riscoprire duemila anni di arte e storia di un paese ancora poco conosciuto in Occidente.

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Curata da Alexandra von Przychowski e Johannes Beltz, in collaborazione con le principali istituzioni culturali mongole e con il Deutsches Archäologisches Institut, la mostra riunisce oltre 200 reperti provenienti dal Museo Nazionale Chinggis Khaan, dal Museo di Kharakhorum e dall’Istituto di Archeologia dell’Accademia delle Scienze Mongola. Molti di questi oggetti vengono esposti per la prima volta al di fuori del paese.

Un nuovo sguardo sulla Mongolia

Steppe infinite, cavalli al pascolo, nomadi solitari: l’immaginario collettivo lega ancora oggi la Mongolia a visioni di libertà e isolamento, o alle orde selvagge di Gengis Khan. Ma la mostra di Zurigo ribalta questo cliché, raccontando una Mongolia urbanizzata, dinamica e centrale nei traffici culturali eurasiatici.

Attraverso scoperte archeologiche recenti, filmati e reperti preziosi, Mongolia – Un viaggio attraverso il tempo ricostruisce una civiltà fatta di città, commerci, scambi e migrazioni. Al centro del percorso ci sono le grandi capitali mongole, fiorite tra il II e il XIV secolo, che testimoniano un’urbanizzazione precoce e una convivenza tra popoli di origini diverse. Le steppe nordasiatiche, mostrano i curatori, non furono terre di nomadi isolati, ma un crocevia vitale tra Europa e Asia orientale.

Ulaanbaatar, metropoli contemporanea

Il viaggio parte dall’oggi, con un’immersione nella megacity Ulaanbaatar, dove vive metà della popolazione del paese. Grandi proiezioni a parete accompagnano il visitatore dalle steppe alla vita urbana, in un racconto di contrasti: la modernità si intreccia al retaggio nomade, e la scena artistica contemporanea riflette queste tensioni.

Artisti come Erdenebayar Monkhor, Baatarzorig Batjargal, Lkhagvadorj Enkhbat e Nomin Zezegmaa indagano il rapporto tra identità, urbanità e tradizione, tra il passato socialista e la Mongolia globale di oggi.

Karakorum, la capitale dell’impero di Gengis Khan

Dal presente, la mostra conduce nel XIII secolo, cuore dell’Impero Mongolo. Sotto Gengis Khan e i suoi successori, il territorio si estendeva dalla Corea all’Ungheria, e la capitale Karakorum, situata nella valle dell’Orchon, era una città cosmopolita e multiculturale.

Reperti, manoscritti e oggetti di lusso rievocano la vita urbana di allora. Mercanti, artigiani e religioni convivevano in un sistema amministrativo sofisticato, testimoniando una rete di comunicazione e conoscenza che univa il mondo antico.

Karabalgasun e gli Uiguri: l’impero dell’VIII secolo

Nella stessa valle sorgeva anche Karabalgasun, capitale dell’impero uiguro. Estesa per 40 chilometri quadrati, la città fu un crocevia di influenze cinesi, centroasiatiche e mediterranee. Il Rietberg presenta in anteprima nuove ricostruzioni archeologiche dagli scavi della cittadella, con tombe principesche, gioielli d’oro e statue funerarie perfettamente conservate nei loro colori originali. Un patrimonio che mostra quanto le élite turcofone fossero colte e connesse, protagoniste di una cultura raffinata e internazionale.

L’impero degli Xiongnu e la nascita della leggenda

Il percorso si conclude tornando al I secolo d.C., con l’impero degli Xiongnu, considerato una delle prime grandi potenze delle steppe. Fu da loro che si diffusero invenzioni e tradizioni diventate simboli dell’Asia: il cavallo da guerra, l’arco composito, la struttura militare decimale.

Le tombe reali, ricche di tesori e decorazioni, aprono un mondo mitologico popolato da draghi, unicorni e creature alate. Un universo estetico che riecheggia ancora nell’arte mongola contemporanea.

Tradizione e modernità

Con questa mostra, il Museum Rietberg propone una nuova collocazione culturale della Mongolia, presentandola non come terra di nomadi, ma come cerniera storica tra culture, religioni e linguaggi.
Opere contemporanee dialogano con reperti antichi in un continuo gioco di rimandi tra tradizione e modernità, urbanità e natura. Un catalogo illustrato di 160 pagine, pubblicato da Hirmer Verlag, accompagna la mostra con saggi e fotografie che raccontano la storia di un paese al tempo stesso remoto e centrale nella storia dell’Eurasia.

Informazioni

Titolo: Mongolia. Un viaggio attraverso il tempo
Sede: Museum Rietberg, Gablerstrasse 15, 8002 Zurigo
Date e orari: Mar–Dom 10–17, Mer 10–20, Lun chiuso
Biglietti: CHF 18 intero / CHF 14 ridotto / gratuito <16 anni
Info: rietberg.ch – Tel: +41 44 415 31 31

Foto allestimento: Ufficio Stampa