La Casa Museo Boncompagni Ludovisi ospita un dialogo tra pittura e artigianato nei costumi disegnati da Antonella Cappuccio.

Roma si veste di sete e velluti con Theatrum Mundi, personale di Antonella Cappuccio alla Casa Museo Boncompagni Ludovisi visitabile fino al prossimo 30 novembre. Curata da Maria Giuseppina Di Monte e Tiziano M. Todi, con la collaborazione di Marina Casadio, l’esposizione presenta 16 grandi tele che ritraggono costumi teatrali e cinematografici della leggendaria Sartoria Farani.

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«Antonella Cappuccio entra in dialogo con questo luogo con un’indagine sulla natura dell’abito, esplorando il costume teatrale come un oggetto vivo», spiega Todi. Ne nasce un percorso nel quale «i costumi di scena protagonisti assoluti, scollegati dai corpi che li hanno abitati. Elementi narrativi autonomi, capaci di evocare identità passate e possibili». L’allestimento, che si snoda nelle sale storiche, trasforma infatti gli abiti in presenze evocative, intrecciando arte, teatro e memoria in un’esperienza sensoriale.

Antonella Cappuccio Theatrum Mundi

In questo senso, le tele di Cappuccio elevano i costumi protagonisti di produzioni iconiche a corpi autonomi, capaci di narrare anche senza attori. L’artista napoletana cattura la tensione interna degli abiti, le storie nelle pieghe e nei dettagli, trasformando oggetti di scena in simboli di identità e tempo. Così, lungo il percorso espositivo arte e artigianato si fanno vive, evocando epoche e personaggi che hanno segnato il teatro e il cinema italiano.

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Un omaggio alla memoria scenica 

La mostra, che mette in luce rigore tecnico e libertà espressiva dell’artista, celebra l’eredità della Sartoria Farani, custode di costumi teatrali e cinematografici. E Cappuccio, che ha sviluppato un percorso autonomo fin da giovanissima, esplora la relazione tra il visivo e il poetico, tra tecnica e libertà. Non secondaria, del resto, la scelta della Casa Museo Boncompagni Ludovisi, gemma Liberty del quartiere Ludovisi, amplifica il messaggio della mostra.

«Sono lieta di inaugurare la mia Direzione della Casa Museo Boncompagni con una mostra che lega insieme molteplici fil rouge. Costumi e dipinti ai quali rispondono gli arredi, le suppellettili e gli abiti esposti nella Casa Museo, luogo pulsante di storia e vita vissuta», dichiara Di Monte.

Gli ambienti della casa sono, infatti, la scenografia perfetta per le tele di Cappuccio che ha già esposto in sedi prestigiose in Italia e all’estero.

Immagini da Ufficio Stampa

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